Lo chiede - in una lettera inviata al ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti - il presidente dell’ANCI, Piero Fassino, ricordando che il decreto dello scorso anno, che metteva a disposizione 350 milioni di euro, ha fatto registrare “solo 248 domande, per un totale di 610 interventi con un impegno di spesa pari a 110 milioni di euro”.
I motivi del flop
Vista la notevole “sensibilità al tema da parte degli enti locali e l’effettivo fabbisogno che si riscontra sui territori”, Fassino attribuisce il parziale utilizzo dei fondi alle “diverse criticità già segnalate dall’ANCI prima dell’emanazione del decreto”. Tra queste, “il poco tempo concesso agli enti locali per predisporre la diagnosi energetica e i vincoli imposti dal Patto di stabilità 2015”.Ricordiamo che gli enti locali avevano 90 giorni di tempo per richiedere i finanziamenti a tasso agevolato; alla domanda doveva essere allegata la diagnosi energetica e la certificazione energetica dell’immobile.