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Lazio, si avvia l’iter per la nuova legge urbanistica
URBANISTICA
Lazio, si avvia l’iter per la nuova legge urbanistica
La Regione punta ad un Testo Unico che sostituisca ben 66 leggi oggi vigenti
23/12/2015 - Dopo 16 anni di attesa, la Regione Lazio avrà una nuova legge urbanistica: la Giunta ha acquisito la memoria della Commissione dando così il via al percorso verso la nuova normativa sul governo del territorio.
“Si tratta di un testo fortemente innovativo - spiega la nota della Regione - che sarà sottoposto a tutti gli attori in campo, e che successivamente passerà alla commissione competente e al Consiglio regionale per la definitiva approvazione. Per sei mesi sarà online un sito dedicato per raccogliere indicazioni e favorire un confronto aperto e trasparente con tutte le forze in campo su una materia così delicata”.
La Regione apre una nuova fase di governo del territorio: l’obiettivo è quello di creare una relazione virtuosa tra edilizia e paesaggio, frenando l’aggressione del suolo attraverso un’idea di sviluppo basata sul rispetto del territorio, sulla capacità di produrre lavoro ed economie puntando su innovazione e sostenibilità.
Ecco i principi-cardine della nuova legge:
Più semplicità, per ridurre arbitrio e abusi. Semplificare è un dovere verso imprese e cittadini ma significa anche tutelare il territorio e la qualità urbana, perché spesso è proprio nell’incertezza della legge che si genera l’abuso il nuovo testo riunisce 66 diverse leggi, spesso ridondanti concorrenti e disconnesse fra loro, che generano solo confusione e ritardi nell’iter delle procedure.
Governare la pianificazione urbanistica e territoriale. La nuova legge urbanistica è indispensabile per rilanciare e rendere efficace la pianificazione urbanistica e territoriale e i programmi di attuazione necessari a migliorare il territorio.
Stop al consumo di suolo. L’obiettivo è quello di produrre valori collettivi: rigenerare, migliorare la qualità urbana attraverso premialità e compensazioni.
Più autonomia per Roma, riconoscendo alla capitale d’Italia il suo ruolo straordinario, così come sancito nell’art. 114 della costituzione. Il tutto avverrà snellendo il rapporto con altri enti, a partire dalla Regione, per l’approvazione delle procedure urbanistiche.
Tutela e sviluppo delle aree agricole. Quella lanciata dalla Regione è una grande sfida sulla valorizzazione delle aree naturali e agricole. Non in un’ottica di conservazione, ma di sviluppo.
Vedi le slides
“Dopo sedici anni il Lazio avrà una nuova legge quadro sull’urbanistica. La precedente è del 1999. Il testo è stato preparato da una commissione e approvato dalla Giunta e ora si apre il percorso di ascolto sui territori. Vorremmo portare in Consiglio nel 2016 una legge moderna”. Così il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“La prima grande novità - ha aggiunto Zingaretti - è che si cancellano, si abrogano o confluiscono in un unico testo unico ben 66 leggi: questa è la concretizzazione di quello che vuol dire lotta alla burocrazia, che spesso è citato come il problema ma sulla quale si riesce a fare poco”.
“Ora è importante avviare questa consultazione aperta a tutti, a forze della cultura, dell’Università, agli imprenditori, alle associazioni e alle forze ambientaliste, poggiando sui contributi di maggioranza e opposizione, e sperando per fine febbraio-inizio di marzo di avere una proposta” ha concluso Michele Civita, assessore alle Politiche del Territorio, della Mobilità e dei Rifiuti.
“Si tratta di un testo fortemente innovativo - spiega la nota della Regione - che sarà sottoposto a tutti gli attori in campo, e che successivamente passerà alla commissione competente e al Consiglio regionale per la definitiva approvazione. Per sei mesi sarà online un sito dedicato per raccogliere indicazioni e favorire un confronto aperto e trasparente con tutte le forze in campo su una materia così delicata”.
La Regione apre una nuova fase di governo del territorio: l’obiettivo è quello di creare una relazione virtuosa tra edilizia e paesaggio, frenando l’aggressione del suolo attraverso un’idea di sviluppo basata sul rispetto del territorio, sulla capacità di produrre lavoro ed economie puntando su innovazione e sostenibilità.
Ecco i principi-cardine della nuova legge:
Più semplicità, per ridurre arbitrio e abusi. Semplificare è un dovere verso imprese e cittadini ma significa anche tutelare il territorio e la qualità urbana, perché spesso è proprio nell’incertezza della legge che si genera l’abuso il nuovo testo riunisce 66 diverse leggi, spesso ridondanti concorrenti e disconnesse fra loro, che generano solo confusione e ritardi nell’iter delle procedure.
Governare la pianificazione urbanistica e territoriale. La nuova legge urbanistica è indispensabile per rilanciare e rendere efficace la pianificazione urbanistica e territoriale e i programmi di attuazione necessari a migliorare il territorio.
Stop al consumo di suolo. L’obiettivo è quello di produrre valori collettivi: rigenerare, migliorare la qualità urbana attraverso premialità e compensazioni.
Più autonomia per Roma, riconoscendo alla capitale d’Italia il suo ruolo straordinario, così come sancito nell’art. 114 della costituzione. Il tutto avverrà snellendo il rapporto con altri enti, a partire dalla Regione, per l’approvazione delle procedure urbanistiche.
Tutela e sviluppo delle aree agricole. Quella lanciata dalla Regione è una grande sfida sulla valorizzazione delle aree naturali e agricole. Non in un’ottica di conservazione, ma di sviluppo.
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“Dopo sedici anni il Lazio avrà una nuova legge quadro sull’urbanistica. La precedente è del 1999. Il testo è stato preparato da una commissione e approvato dalla Giunta e ora si apre il percorso di ascolto sui territori. Vorremmo portare in Consiglio nel 2016 una legge moderna”. Così il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“La prima grande novità - ha aggiunto Zingaretti - è che si cancellano, si abrogano o confluiscono in un unico testo unico ben 66 leggi: questa è la concretizzazione di quello che vuol dire lotta alla burocrazia, che spesso è citato come il problema ma sulla quale si riesce a fare poco”.
“Ora è importante avviare questa consultazione aperta a tutti, a forze della cultura, dell’Università, agli imprenditori, alle associazioni e alle forze ambientaliste, poggiando sui contributi di maggioranza e opposizione, e sperando per fine febbraio-inizio di marzo di avere una proposta” ha concluso Michele Civita, assessore alle Politiche del Territorio, della Mobilità e dei Rifiuti.