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Appalti, in arrivo il Documento unico europeo

Appalti, in arrivo il Documento unico europeo

Servirà alle imprese per dichiarare i requisiti e l’assenza di cause di esclusione dalle gare. Fino al 18 aprile 2018 potranno coesistere le versioni telematica e cartacea

Vedi Aggiornamento del 15/10/2018
Appalti, in arrivo il Documento unico europeo
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 15/10/2018

11/01/2016 - Negli appalti si fa sempre più vicina la standardizzazione delle procedure con cui le imprese dovranno dichiarare requisiti e assenza di cause di esclusione. La Commissione Europea con il Regolamento 7/2016 ha adottato il modello cui i Paesi membri dovranno attenersi per elaborare il Documento di gara unico Europeo (DGUE). 

Il modello di DGUE è stato previsto dalle Direttive 2014/24/UE e 2014/25/UE, che l’Italia sta recependo con il disegno di legge sulla Riforma degli appalti. 

Entro il 18 aprile 2016 i Paesi membri dovranno aver predisposto il Documento di gara unico europeo basandosi sul modello fornito da Bruxelles. La scadenza coincide con quella per il recepimento delle Direttive sugli appalti pubblici. 
 

Cosa è e come funziona il Documento di gara unico europeo

Come si legge nella relazione illustrativa del regolamento, il DGUE è un'autodichiarazione dell'operatore economico sulla mancanza di cause di esclusione e possesso dei requisiti richiesti nella selezione. 

L’obiettivo che si vuole raggiungere con il DGUE è quello di  ridurre gli oneri amministrativi derivanti dalla necessità di produrre un considerevole numero di certificati relativi ai criteri di esclusione e di selezione. 

Quando predispongono i documenti di gara, le amministrazioni aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori dovranno indicare quali informazioni sono richieste agli operatori economici. Gli operatori potranno riutilizzare le informazioni fornite in un DGUE già utilizzato in una procedura di appalto precedente, purché queste risultino ancora valide. 

Le informazioni potranno essere indicate con il DGUE elettronico, utilizzando piattaforme gratuite che saranno messe a disposizione dalla Commissione Europea. Fino al 18 aprile 2018 il DGUE elettronico potrà coesistere con quello cartaceo.
 

 

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