Milleproroghe e nuovo Codice Appalti
Il ddl Milleproroghe estende la durata di queste misure più favorevoli dal 31 dicembre 2015 al 31 luglio 2016, mentre secondo le intenzioni del Governo, il nuovo Codice Appalti dovrebbe arrivare ad aprile 2016.Se verranno rispettati i termini non si porrà nessun problema perché ad aprile le nuove regole soppianteranno il vecchio sistema. Prendendo in considerazione il rischio di un ritardo nell’approvazione del Codice Appalti, si creerebbe invece un vuoto normativo che potrebbe destabilizzare professionisti, imprese e Stazioni Appaltanti, generando incertezza nel mercato.
Ma vediamo, fino ad eventuali modifiche, cosa prevede il decreto Milleproroghe.
I contenuti del Milleproroghe
Fino al 31 luglio 2016 le imprese che si aggiudicano un appalto pubblico potranno ricevere subito dalla Stazione Appaltante il 20% del prezzo pattuito. In questo modo sarà più facile far partire il cantiere quanto prima.Fino al 31 luglio 2016, inoltre, per dimostrare i requisiti tecnico-professionali ed economico-finanziari si potranno utilizzare i migliori tre anni del quinquennio precedente e i migliori cinque anni del decennio precedente alla pubblicazione del bando.
Fino al 1° gennaio 2017 sarà obbligatorio pubblicare i bandi di gara sui quotidiani cartacei nazionali e locali. Dopo si passerà alla pubblicazione solo telematica.
Per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, viene posticipato al 30 aprile 2016 il termine, previsto dalla Legge “La Buona Scuola” (L. 107/2015), per trasmettere al Ministero dell’Istruzione (MIUR) l’aggiudicazione provvisoria degli interventi. Ci sarà tempo fino al 29 febbraio 2016 per l’aggiudicazione provvisoria degli interventi di edilizia scolastica finanziati con 905 milioni di euro dalla Banca europea degli investimenti (BEI) attraverso il Decreto Mutui (DM 23 gennaio 2015 attuativo della Legge 128/2013 - “L’Istruzione riparte”).
Le scuole dovranno inoltre adeguarsi alla normativa antincendio entro il 31 dicembre 2016.
Gli impianti alimentati a fonti rinnovabili realizzati nei fabbricati, ubicati nelle zone colpite dal sisma dell’Emilia Romagna del 20 maggio 2012, distrutti o inagibili, potranno accedere agli incentivi a condizione di entrare in esercizio entro il 30 settembre 2016.
Slitta al 1° gennaio 2017 l’entrata in vigore del sistema Sistri per la tracciabilità dei rifiuti, con norme specifiche per quelli pericolosi.