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Con l’edilizia scolastica 71 mila posti di lavoro in più
MERCATI
Con l’edilizia scolastica 71 mila posti di lavoro in più
Incremento possibile con 4,4 miliardi di finanziamenti statali. I risultati dello studio condotto da Ance e Italia Sicura
01/02/2016 - Gli interventi di edilizia scolastica porteranno un aumento di 46 mila posti di lavoro nel settore costruzioni. Se si considera tutto l’indotto, i numeri saliranno a 71 mila.
A spiegarlo sono l’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) e la Struttura di Missione per l’Edilizia Scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Italia Sicura), che hanno condotto uno studio basandosi sui dati Istat relativi all’occupazione.
Dallo studio emerge che lo stanziamento pubblico per l’edilizia scolastica, pari a 4,4 miliardi di euro, ha già creato 20 mila nuovi posti di lavoro grazie agli interventi conclusi o ancora in corso finanziati.
Nel 2016 questa cifra potrebbe raddoppiare grazie al Decreto Mutui. I lavori rientranti in questa iniziativa saranno appaltati entro febbraio e potrebbero creare 10 mila posti di lavoro nel settore edile.
Considerando poi gli oltre 24 mila posti derivanti dall’indotto della lunga filiera delle costruzioni, si arriverà a 71 mila.
Le cifre dimostrano, secondo Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione di Palazzo Chigi, che “i finanziamenti statali per l'edilizia scolastica, non solo contribuiscono a risanare un patrimonio immobiliare prezioso per il futuro del Paese, ma sono anche volano per la ripresa economica e la crescita occupazionale”.
Per il Presidente Ance, Claudio De Albertis, “grazie all’impegno del Governo, attraverso la Struttura di Missione per l’edilizia scolastica e il Miur, è stato possibile raggiungere risultati importanti, impensabili ancora due anni fa, in materia di messa in sicurezza degli edifici scolastici. Possiamo ora puntare più in alto, mettendo la riqualificazione del patrimonio scolastico al centro dei piani di sviluppo del territorio, affinché siano improntati a criteri di ammodernamento e messa in efficienza dei nostri spazi urbani”.
A spiegarlo sono l’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) e la Struttura di Missione per l’Edilizia Scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Italia Sicura), che hanno condotto uno studio basandosi sui dati Istat relativi all’occupazione.
Dallo studio emerge che lo stanziamento pubblico per l’edilizia scolastica, pari a 4,4 miliardi di euro, ha già creato 20 mila nuovi posti di lavoro grazie agli interventi conclusi o ancora in corso finanziati.
Nel 2016 questa cifra potrebbe raddoppiare grazie al Decreto Mutui. I lavori rientranti in questa iniziativa saranno appaltati entro febbraio e potrebbero creare 10 mila posti di lavoro nel settore edile.
Considerando poi gli oltre 24 mila posti derivanti dall’indotto della lunga filiera delle costruzioni, si arriverà a 71 mila.
Le cifre dimostrano, secondo Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione di Palazzo Chigi, che “i finanziamenti statali per l'edilizia scolastica, non solo contribuiscono a risanare un patrimonio immobiliare prezioso per il futuro del Paese, ma sono anche volano per la ripresa economica e la crescita occupazionale”.
Per il Presidente Ance, Claudio De Albertis, “grazie all’impegno del Governo, attraverso la Struttura di Missione per l’edilizia scolastica e il Miur, è stato possibile raggiungere risultati importanti, impensabili ancora due anni fa, in materia di messa in sicurezza degli edifici scolastici. Possiamo ora puntare più in alto, mettendo la riqualificazione del patrimonio scolastico al centro dei piani di sviluppo del territorio, affinché siano improntati a criteri di ammodernamento e messa in efficienza dei nostri spazi urbani”.