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Edifici esistenti, via libera alla banda larga

Edifici esistenti, via libera alla banda larga

In Gazzetta il decreto sulla fibra ottica per la realizzazione di impianti multiservizi anche in condominio

Vedi Aggiornamento del 16/03/2021
Edifici esistenti, via libera alla banda larga
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 16/03/2021
14/03/2016 - Via libera all’installazione della fibra ottica in infrastrutture esistenti, compresi gli edifici e i condomini.

E’ stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto sulla fibra ottica che recepisce la Direttiva Europea 2014/61/Ue per ridurre i costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità, promuovendo l'uso dell'infrastruttura fisica esistente.
 

Infrastrutture esistenti: via libera alla fibra ottica

Per favorire l’accesso all'esistente, il decreto stabilisce che “ogni gestore di infrastruttura fisica e ogni operatore di rete possa offrire la propria infrastruttura fisica, nel rispetto dei principi di trasparenza, non discriminatorietà, equità e ragionevolezza”.
 
L'accesso può essere rifiutato dal gestore dell'infrastruttura e dall'operatore di rete esclusivamente per “oggettiva inidoneità, indisponibilità di spazio per ospitare gli elementi di rete, rischi per l'incolumità e minacce all'integrità e alla sicurezza delle reti”.
 
Inoltre per facilitare le procedure di rilascio delle autorizzazioni, il decreto stabilisce come termine massimo per la risposta alle richieste, sia in caso di esito positivo che negativo, quattro mesi.


Edifici esistenti: via libera alla fibra ottica

Dopo l’obbligo, in vigore dal 1 luglio 2015, di predisporre alla connessione ad alta velocità in fibra ottica a banda ultralarga gli edifici nuovi o ristrutturati, arriva la possibilità di far passare le reti anche in edifici esistenti.
 
L’articolo 8 del decreto parla anche di “infrastrutturazione fisica interna all'edificio” dichiarando che i proprietari di unità immobiliari già cablate, o il condominio predisposto, hanno il diritto e l’obbligo di consentire l’accesso agli operatori di rete.   
 
Inoltre stabilisce che se “un condominio, anche di edifici esistenti, realizza da sé un impianto multiservizio in fibra ottica e un punto di accesso in conformità, deve soddisfare tutte le richieste di accesso presentate dagli operatori di rete, secondo termini e condizioni eque e non discriminatorie, anche con riguardo al prezzo”.
 
In questo modo anche i singoli proprietari di appartamenti in condominio avranno la possibilità di investire e guadagnare dalla fibra ottica. 
 
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