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Anagrafe dell’edilizia scolastica, Legambiente: ‘non è attendibile’
LAVORI PUBBLICI
Anagrafe dell’edilizia scolastica, Legambiente: ‘non è attendibile’
Secondo l’Associazione i dati sono parziali e gli indicatori sono incomprensibili per i cittadini

15/03/2016 - “Così com’è oggi l’Anagrafe dell’edilizia scolastica non è utilizzabile né attendibile, perché contiene dati parziali e non aggiornati, indicatori mancanti ed incomprensibili per i cittadini".
Questa la denuncia di Cittadinanzattiva e di Legambiente Scuola, da anni impegnate sul tema della sicurezza scolastica.
Ad esempio l’Istituto Agrario “Scorciarini Coppola” di Piedimonte Matese in Campania, è chiuso da due anni perché inagibile, ma l’Anagrafe non riporta questa informazione.
Inoltre l’Anagrafe non segnala alcun dato relativo alle condizioni di sicurezza strutturale della Scuola Media Don Milani di Lamezia Terme (Calabria), per la quale invece Cittadinanzattiva ha inviato già dal giugno del 2013 un esposto alla Procura di Lamezia Terme per segnalarne l’insicurezza, senza ottenere riscontro.
Infine per l’IC Pirandello di Lampedusa (Sicilia), non esistono dati relativi alla voce “edilizia scolastica”.
Adriana Bizzarri (coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva) e Vanessa Pallucchi (responsabile di Legambiente Scuola) hanno quindi dichiarato: “E’ legittimo chiedersi con quali criteri Comuni e Province hanno individuato, e continueranno a farlo, gli edifici scolastici che necessitano di interventi urgenti, se non dispongono di una fotografia aggiornata dello stato del patrimonio edilizio scolastico. Senza un’Anagrafe aggiornata, anche per il Governo risulta difficile assegnare fondi e programmare interventi di messa in sicurezza nelle scuole a medio-lungo termine”.
Le responsabili delle associazioni hanno continuato: “Mentre non si è provveduto ad aggiornare, come promesso entro il 31 gennaio scorso, i dati relativi alle certificazioni, è stata prorogata di ancora un anno (31 dicembre 2016) l’entrata in vigore dell’obbligo per le scuole di dotarsi della certificazione di prevenzione incendi. Per sapere se la scuola dei propri figli sia sicura o meno, occorrerà agire caso per caso, scuola per scuola, anche con l’aiuto di Cittadinanzattiva e Legambiente”.
- non sono stati inseriti, come promesso al momento della pubblicazione dell’Anagrafe, i dati relativi alle “certificazioni” di agibilità statica, igienico-sanitaria, prevenzione incendi, ecc;
- per le scuole “messe in chiaro” sul sito del Ministero dell’Istruzione, sotto la voce Edilizia, non è stata inserita, come ripetutamente richiesto dalle due associazioni, la data di rilevazione o di aggiornamento dei dati indicati né da quale fonte derivino;
- non sono stati inseriti i dati mancanti né aggiornati quelli esistenti (soprattutto in Lazio, Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna che hanno provveduto all’invio di dati;
- non è stato prevista la presenza di nuovi indicatori che tengano conto delle mutate esigenze intervenute in questi anni.
Inoltre le associazioni lamentano che i dati contenuti nell’Anagrafe, così come si presenta oggi ne “La scuola in chiaro”, non sono di immediata comprensione (informazioni generiche o estremamente tecniche o incomplete) per un genitore o uno studente o un cittadino che si voglia cimentare con essi per conoscere le reali condizioni non solo dal punto di vista strutturale o manutentivo ma anche dei servizi erogati;
“A tutto ciò”, denunciano le associazioni, “si aggiunge la strana mossa di prorogare, con il Decreto Milleproroghe, di ancora un anno l’adeguamento delle scuole alla normativa antincendio, senza alcuna spiegazione, né piano di attuazione che consenta di garantire un radicale cambiamento dello stato di attuazione”.
“Come previsto dalla sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, ottenuta grazie al ricorso di Cittadinanzattiva, chiediamo che siano al più presto resi noti i dati relativi alle certificazioni, e che entro il 30 giugno siano pubblicate tutte le informazioni in materia di edilizia scolastica per le scuole ad oggi assenti dall’Anagrafe e che per tutte sia indicata la data di aggiornamento dei dati” concludono le associazioni.
Questa la denuncia di Cittadinanzattiva e di Legambiente Scuola, da anni impegnate sul tema della sicurezza scolastica.
Anagrafe edilizia scolastica: tre esempi che dimostrano le carenze
Le due associazioni hanno segnalato tre casi emblematici per la loro gravità di scuole che versano in pessime condizioni dal punto di vista della sicurezza e di cui invece il database dell’Anagrafe non riesce a fare un quadro completo.Ad esempio l’Istituto Agrario “Scorciarini Coppola” di Piedimonte Matese in Campania, è chiuso da due anni perché inagibile, ma l’Anagrafe non riporta questa informazione.
Inoltre l’Anagrafe non segnala alcun dato relativo alle condizioni di sicurezza strutturale della Scuola Media Don Milani di Lamezia Terme (Calabria), per la quale invece Cittadinanzattiva ha inviato già dal giugno del 2013 un esposto alla Procura di Lamezia Terme per segnalarne l’insicurezza, senza ottenere riscontro.
Infine per l’IC Pirandello di Lampedusa (Sicilia), non esistono dati relativi alla voce “edilizia scolastica”.
Adriana Bizzarri (coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva) e Vanessa Pallucchi (responsabile di Legambiente Scuola) hanno quindi dichiarato: “E’ legittimo chiedersi con quali criteri Comuni e Province hanno individuato, e continueranno a farlo, gli edifici scolastici che necessitano di interventi urgenti, se non dispongono di una fotografia aggiornata dello stato del patrimonio edilizio scolastico. Senza un’Anagrafe aggiornata, anche per il Governo risulta difficile assegnare fondi e programmare interventi di messa in sicurezza nelle scuole a medio-lungo termine”.
Le responsabili delle associazioni hanno continuato: “Mentre non si è provveduto ad aggiornare, come promesso entro il 31 gennaio scorso, i dati relativi alle certificazioni, è stata prorogata di ancora un anno (31 dicembre 2016) l’entrata in vigore dell’obbligo per le scuole di dotarsi della certificazione di prevenzione incendi. Per sapere se la scuola dei propri figli sia sicura o meno, occorrerà agire caso per caso, scuola per scuola, anche con l’aiuto di Cittadinanzattiva e Legambiente”.
Anagrafe dell’edilizia scolastica: le criticità messe in evidenza
Cittadinanzattiva e Legambiente hanno verificato, grazie ad un’accurata indagine a campione dei dati contenuti in “Scuola in chiaro” alla voce Edilizia, le seguenti criticità:- non sono stati inseriti, come promesso al momento della pubblicazione dell’Anagrafe, i dati relativi alle “certificazioni” di agibilità statica, igienico-sanitaria, prevenzione incendi, ecc;
- per le scuole “messe in chiaro” sul sito del Ministero dell’Istruzione, sotto la voce Edilizia, non è stata inserita, come ripetutamente richiesto dalle due associazioni, la data di rilevazione o di aggiornamento dei dati indicati né da quale fonte derivino;
- non sono stati inseriti i dati mancanti né aggiornati quelli esistenti (soprattutto in Lazio, Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna che hanno provveduto all’invio di dati;
- non è stato prevista la presenza di nuovi indicatori che tengano conto delle mutate esigenze intervenute in questi anni.
Inoltre le associazioni lamentano che i dati contenuti nell’Anagrafe, così come si presenta oggi ne “La scuola in chiaro”, non sono di immediata comprensione (informazioni generiche o estremamente tecniche o incomplete) per un genitore o uno studente o un cittadino che si voglia cimentare con essi per conoscere le reali condizioni non solo dal punto di vista strutturale o manutentivo ma anche dei servizi erogati;
“A tutto ciò”, denunciano le associazioni, “si aggiunge la strana mossa di prorogare, con il Decreto Milleproroghe, di ancora un anno l’adeguamento delle scuole alla normativa antincendio, senza alcuna spiegazione, né piano di attuazione che consenta di garantire un radicale cambiamento dello stato di attuazione”.
“Come previsto dalla sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, ottenuta grazie al ricorso di Cittadinanzattiva, chiediamo che siano al più presto resi noti i dati relativi alle certificazioni, e che entro il 30 giugno siano pubblicate tutte le informazioni in materia di edilizia scolastica per le scuole ad oggi assenti dall’Anagrafe e che per tutte sia indicata la data di aggiornamento dei dati” concludono le associazioni.