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Il Senato al Governo: ‘l’ecobonus 65% sia stabilizzato fino al 2019’

Il Senato al Governo: ‘l’ecobonus 65% sia stabilizzato fino al 2019’

Palazzo Madama ha approvato sei mozioni che impegnano l’Esecutivo a prorogare la detrazione per il risparmio energetico

Vedi Aggiornamento del 08/06/2016
di Rossella Calabrese
14/04/2016 - Stabilizzare nel triennio 2017-2019 l’ecobonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici. Lo chiede il Senato al Governo in un testo di indirizzo approvato martedì pomeriggio e accolto dal Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Enrico Morando.
 

Le richieste dei Senatori

Nel corso della seduta, l’Aula di Palazzo Madama ha esaminato sei mozioni presentate da diversi partiti, che chiedevano di:
 
- rendere la detrazione del 65% permanente o almeno prorogarla per alcuni anni;
- ridurre la percentuale di detrazione;
- rimodulare i tempi di erogazione dell’incentivo per rendere convenienti anche i microinterventi;
- rimodulare le tipologie di intervento ammesse, premiando il maggior risparmio energetico;
- incentivare l’installazione negli edifici di sistemi di accumulo a batteria in abbinamento ad impianti alimentati da rinnovabili;
- rendere obbligatorio l’attestato di prestazione energetica (APE) per accedere all’ecobonus;
- semplificare la disciplina delle attività di Energy Services Company (ESCo);
- sostenere gli interventi per la riqualificazione degli edifici pubblici;
- favorire lo sviluppo delle industrie di prodotti ad elevato contenuto tecnologico.
 

La risposta del Governo

A nome del Governo ha risposto il Vice Ministro Morando, ricordando le ultime misure introdotte dal Governo in favore dell’efficientamento energetico dell’edilizia:
 
- la possibilità, prevista dalla Legge di Stabilità 2016, che nei condomini la detrazione degli inquilini incapienti possa essere ceduta alle imprese che realizzano i lavori, in maniera tale da non perdere l’opportunità di realizzare interventi utilizzando l’incentivo;
 
- la possibilità di detrarre dall’Irpef del compratore, in dieci quote annuali, il 50% dell’IVA pagata in fattura per l’acquisto di abitazioni ad alta efficienza energetica, cioè di classe A o B, di nuova costruzione o ristrutturate dalle imprese costruttrici nel corso del 2016.
 
Detto ciò, il Vice Ministro ha evidenziato che dal 1998 per le ristrutturazioni edilizie, e dal 2006 per l’ecobonus, le detrazioni sono state rinnovate di anno in anno, con modifiche molto significative (tetti agli investimenti detraibili, volume della detrazione, numero delle rate di detrazione), mantenendo ferma la valenza annuale.
 
Perché? È ovvio. Dire che la norma è in vigore con un’agevolazione così intensa solo per un anno spinge in quello stesso anno a concentrare gli investimenti. E siccome si voleva dare a questa misura un forte carattere anticiclico, si è sempre rinnovato per un solo anno” - ha spiegato Morando.
 
“C’è però un ‘ma’ che tutte le mozioni sollevano” - ha aggiunto il Vice Ministro. “Si vuole dare un connotato anticiclico alla misura, limitandola nel tempo. Ma poiché le decisioni d’investimento più impegnative implicano un periodo di tempo e di preparazione e poi di effettuazione più lungo, la limitazione un solo anno potrebbe non farle ricadere nella detrazione”.
 

L’impegno del Governo: stabilizzazione 2017-2019

A nome del Governo, il Vice Ministro Morando ha accettato l’impegno a stabilizzare l’ecobonus per il triennio 2017-2019 e non per sempre, come invece quasi tutte le mozioni chiedevano. 
 
Morando ha invece respinto le proposte di accorciamento, ad esempio da dieci a cinque anni, dei tempi di recupero della detrazione. “Il problema - ha spiegato - non è la durata ma la certezza della detrazione”. Inoltre “l’onere finanziario di una riduzione da dieci a cinque anni è molto grande e quindi indurrebbe il Governo, su questo punto, a pronunciarsi in modo negativo”.
 
Infine, quanto alle altre richieste formulate nelle mozioni, il Vice Ministro ha rimandato tutto ad una fase successiva, “magari con un’interlocuzione con quella componente del Governo più competente a formulare giudizi sulla politica tariffaria e sulla politica riguardante lo sviluppo del settore industriale e degli strumenti per il risparmio energetico”.

Ricordiamo che, secondo la normativa vigente, la detrazione del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici scade a fine 2016.
 
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