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I beni pubblici per la Via Francigena: il progetto dell’Agenzia del Demanio

I beni pubblici per la Via Francigena: il progetto dell’Agenzia del Demanio

Gli obiettivi: ridare vita agli immobili pubblici e incentivare l’imprenditoria giovanile

Vedi Aggiornamento del 27/02/2018
di Rossella Calabrese
04/05/2016 - Gli immobili pubblici per incentivare la mobilità dolce sostenibile lungo la via Francigena, promuovendo lo sviluppo turistico, culturale ed economico del territorio italiano.
 
È il progetto dell’Agenzia del Demanio, illustrato la scorsa settimana a Piacenza da Roberto Reggi, Direttore dell’Agenzia, al convegno internazionale “Via Francigena, via di pace” organizzato per celebrare il XV anniversario dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).
 
L’iniziativa dell’Agenzia del Demanio per la via Francigena, in particolare, ha l’obiettivo da un lato di ridare vita ai beni pubblici  con nuovi e innovativi servizi per i pellegrini e i turisti, dall’altro di incentivare l’imprenditoria giovanile e lo sviluppo di nuovi progetti da parte delle associazioni, anche sfruttando le opportunità dell’art. 24 del DL “Sblocca Italia”.
 
Il progetto coinvolgerà immobili pubblici sia di proprietà dello Stato che di altri Enti, tra cui case cantoniere, caselli idraulici e ferroviari, piccoli fabbricati rurali, rifugi, etc, all’insegna del potenziamento dell’accoglienza con nuove soluzioni che si sposino appieno con il territorio.
 
L’Agenzia potrà, così, contribuire allo sviluppo turistico dell’antico percorso che nel medioevo univa Canterbury a Roma e ai porti della Puglia, già certificato come “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” e candidato a ricevere anche il riconoscimento UNESCO.
 
Al Tavolo “L’economia della via Francigena” Reggi ha condiviso le opportunità di riuso del patrimonio pubblico per realizzare strutture ricettive di qualità attraverso il progetto “Cammini e Percorsi”, l’iniziativa di Agenzia del Demanio, MiT, MiBACT, ANAS e Touring Club Italiano che ha l’obiettivo di recuperare e valorizzazione i beni lungo itinerari culturali di rilievo, percorribili a piedi o con altre forme di mobilità dolce sostenibile.
 
Alla sessione di lavoro, moderata dal prof. Paolo Rizzi dell’Università Cattolica di Piacenza, sono intervenuti anche Orazio Iacono di Trenitalia Spa, Enrico Conti dell’Istituto Regionale della Programmazione Economica Toscana, Martina Lucarno, dell’Università Cattolica di Milano, Flavio Boscacci, del Politecnico di Milano e Gianluca Bambi dell’Università di Firenze.
 
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