Diventa quindi sempre più vicina l’adozione dei moduli standard per la presentazione della Scia. I modelli saranno uguali in tutta Italia e saranno presentati online alle Amministrazioni, che dovranno rispondere in tempi certi. Costituiranno una semplificazione notevole per i professionisti, che potranno operare più agevolmente in più città, senza bisogno di confrontarsi con procedure burocratiche e incartamenti sempre diversi.
Il decreto individuerà infatti in modo preciso i procedimenti soggetti a Segnalazione certificata di inizio attività (Scia), i casi di silenzio assenso o in cui è invece necessaria una autorizzazione espressa e i casi in cui è richiesta una comunicazione preventiva. I professionisti in questo modo saranno al riparo da contenziosi e incertezze sui titoli abilitativi da utilizzare.
Saranno anche indicati i termini entro cui le Amministrazioni devono pronunciarsi per contestare eventuali irregolarità della Scia e le scadenze per pubblicare sui propri siti i modelli unificati in modo da evitare che, una volta definite le regole omogenee sul territorio nazionale, l’inerzia di alcune Amministrazioni possa compromettere il processo di semplificazione e ritardare l’avvio delle attività edilizie.
Scia unificata, moduli unici in arrivo
Il testo che sarà presentato in CdM raccoglie le osservazioni del Consiglio di Stato e i suggerimenti della Commissione per la Semplificazione della Camera di attuare la riforma in due tempi.Il “primo tempo” sarebbe la bozza di decreto messa a punto a febbraio e bocciata dal Consiglio di Stato perché contenente disposizioni troppo generiche, considerate non risolutive.
Da questa base di partenza inizia quindi il “secondo tempo”, cioè un decreto che definirà tempi e procedure in modo certo, per evitare contenziosi e facilitare l’inizio delle attività edilizie. Una volta definiti i parametri della Scia Unificata, il cerchio si chiuderà con l'adozione dei moduli unici, che sostituiranno definitivamente i documenti comunali, spesso molto diversi tra loro.