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Valorizzazione fari, entro l’estate il nuovo bando per 20 edifici costieri
RISTRUTTURAZIONE
Valorizzazione fari, entro l’estate il nuovo bando per 20 edifici costieri
Agenzia del Demanio: nel 2015 investimenti per 6 milioni di euro per riqualificare e adeguare le prime 11 strutture aggiudicate
16/06/2016 - Entro l’estate l’Agenzia del Demanio promuoverà un nuovo bando di gara per la valorizzazione di 20 nuovi fari, torri ed edifici costieri.
L’iniziativa permetterà di sottrarre altri 20 edifici costieri italiani al degrado in cui versano ed avviarli a rigenerazione, contribuendo ad attivare le economie locali e a riconsegnare questi beni alla comunità.
Sarà quindi possibile valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico.
I 20 edifici costieri saranno dati in concessione (affitto) fino a 50 anni a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività.
Gli aggiudicatari investiranno circa 6 milioni di euro per riqualificare le strutture e adeguarle alla loro nuova vocazione, con una ricaduta economica complessiva di circa 20 milioni di euro e un conseguente risvolto occupazionale diretto di oltre 100 operatori. Ricaduta economica ancora più importante in quanto generata nelle piccole realtà territoriali in cui insistono i Fari.
Contestualmente, lo Stato incasserà oltre 330 mila euro di canoni annui che, in considerazione della differente durata delle concessioni, sarà complessivamente pari a circa 6,8 milioni di euro per tutto il periodo di affidamento.
Secondo il Demanio un altro significativo risultato che emerge dall’analisi delle 39 proposte arrivate è "la qualità espressa dai progetti dei partecipanti, tutte proposte che conciliano le esigenze di recupero del patrimonio, la tutela dell’ambiente, la fruibilità pubblica dei beni e lo sviluppo economico del territorio: preziosi benefici sociali espressamente richiesti nel bando di gara pubblicato lo scorso autunno".
L’iniziativa permetterà di sottrarre altri 20 edifici costieri italiani al degrado in cui versano ed avviarli a rigenerazione, contribuendo ad attivare le economie locali e a riconsegnare questi beni alla comunità.
Valorizzazione dei fari: il nuovo bando atteso
Il prossimo bando, che fa sempre parte del progetto Valore Paese-FARI, sarà simile a quello del 2015 per la valorizzazione di 11 fari.Sarà quindi possibile valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico.
I 20 edifici costieri saranno dati in concessione (affitto) fino a 50 anni a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività.
Valorizzazione fari: i numeri del bando 2015
Oltra ad annunicare il nuovo bando, l’Agenzia del Demanio e Difesa Servizi SpA (società in house del Ministero della Difesa) hanno presentato i primi risultati del bando 2015 con 9 strutture costiere già interessate in tutta Italia sulle 11 messe a gara. La procedura di gara per l’affidamento dei fari si concluderà nelle prossime settimane con l’aggiudicazione delle concessioni, ma il Demanio ha già fatto fare la stima globale dei risparmi, degli investimenti e degli introiti per lo Stato che verranno generati dalla realizzazione dei progetti presentati.Gli aggiudicatari investiranno circa 6 milioni di euro per riqualificare le strutture e adeguarle alla loro nuova vocazione, con una ricaduta economica complessiva di circa 20 milioni di euro e un conseguente risvolto occupazionale diretto di oltre 100 operatori. Ricaduta economica ancora più importante in quanto generata nelle piccole realtà territoriali in cui insistono i Fari.
Contestualmente, lo Stato incasserà oltre 330 mila euro di canoni annui che, in considerazione della differente durata delle concessioni, sarà complessivamente pari a circa 6,8 milioni di euro per tutto il periodo di affidamento.
Secondo il Demanio un altro significativo risultato che emerge dall’analisi delle 39 proposte arrivate è "la qualità espressa dai progetti dei partecipanti, tutte proposte che conciliano le esigenze di recupero del patrimonio, la tutela dell’ambiente, la fruibilità pubblica dei beni e lo sviluppo economico del territorio: preziosi benefici sociali espressamente richiesti nel bando di gara pubblicato lo scorso autunno".