
Cultura Crea, in Gazzetta il bando da 114 milioni di euro
FINANZIAMENTI
Cultura Crea, in Gazzetta il bando da 114 milioni di euro
Risorse per progetti di fruizione turistico-culturale di imprese nuove o esistenti ed enti no-profit nelle Regioni del Sud
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del 04/11/2022

29/07/2016 - Più vicina l’attuazione dell’iniziativa “Cultura Crea”. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 11 maggio 2016 con cui il Ministero dei Beni culturali ha stanziato 107 milioni di euro per le piccole imprese del settore culturale al Sud.
Obiettivo dell’iniziativa è sostenere la filiera culturale e creativa, rafforzare la competitività delle micro, piccole e medie imprese, e sviluppare il settore produttivo collegato al patrimonio culturale italiano in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
- 41,7 milioni per la creazione di nuove imprese dell’industria culturale e creativa che promuovano l’innovazione, lo sviluppo tecnologico e la creatività;
- 37,8 milioni di euro per lo sviluppo delle imprese dell’industria culturale, turistica e manifatturiera;
- 27,4 milioni di euro per il sostegno alle imprese del terzo settore attive nell’industria culturale turistica e manifatturiera.
A questi fondi potranno aggiungersi altri 7 milioni di euro, da redistribuire proporzionalmente sui tre interventi.
Creazione di nuove imprese
Oltre alle imprese costituite da non più di 36 mesi e alle cooperative, possono presentare domanda alla prima linea di intervento le persone fisiche che vogliono costituire una impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Sono ammissibili i programmi di investimento fino a 400mila euro che prevedono la creazione o l’introduzione di prodotti e/o servizi innovativi in una delle seguenti aree tematiche:
- conoscenza: tecnologie che permettano di creare, organizzare, archiviare e accedere a dati e informazioni sull’industria culturale;
- conservazione: modalità e processi innovativi per le attività legate a restauro/manutenzione e recupero del patrimonio culturale (restauro, manutenzione, recupero e rifunzionalizzazione) come materiali, tecnologie, analisi della gestione dei rischi, valutazione dei fattori di degrado e tecniche di intervento, ecc;
- fruizione: modalità e strumenti innovativi di offerta di beni, anche in forma integrata con le risorse del territorio, processi innovativi per la gestione - acquisizione, classificazione, valorizzazione, diffusione - del patrimonio culturale e risorse del territorio, piattaforme digitali, prodotti hardware e software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione;
- gestione: sviluppo di strumenti e soluzioni applicative in grado di ingegnerizzare le attività di gestione di beni e attività culturali.
Per queste iniziative è previsto un finanziamento agevolato a tasso zero e un contributo a fondo perduto fino al 40% della spesa ammessa. Per le imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità le agevolazioni possono arrivare al 45%.
Sviluppo delle imprese
A questa linea di intervento possono partecipare le imprese e le cooperative costituite da non meno di 36 mesi che vogliono investire in attività culturali, turistiche, creative, dello spettacolo e dei prodotti tipici locali.
Sono ammissibili i programmi di investimento fino a 500mila euro in fruizione turistica e culturale; promozione finalizzata alla valorizzazione delle risorse culturali; recupero e valorizzazione di produzioni tipiche locali.
Anche in questo caso le agevolazioni consistono in un finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% della spesa ammessa, elevabile al 65% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità; un contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammessa, elevabile al 25% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.
Imprese del terzo settore - no profit
L’iniziativa sosterrà lo sviluppo e il consolidamento di micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e manifatturiero tipico locale.
Possono essere finanziati i progetti fino a 400mila euro in gestione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio, fruizione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio, animazione e partecipazione culturale.
In questi casi sono previsti un contributo a fondo perduto fino all’80% della spesa ammessa, elevabile al 90% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.
Obiettivo dell’iniziativa è sostenere la filiera culturale e creativa, rafforzare la competitività delle micro, piccole e medie imprese, e sviluppare il settore produttivo collegato al patrimonio culturale italiano in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
I beneficiari di Cultura Crea
Cultura Crea è destinata infatti alle imprese che producono contenuti culturali, alle imprese direttamente connesse alla fruizione turistico-culturale degli attrattori (cultura, turismo, prodotti tipici e artigianato), ai soggetti del terzo settore coinvolti nella gestione, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale.Cultura Crea, gli interventi finanziabili
Le risorse, pari a 107 milioni di euro, saranno ripartite su tre linee di intervento:- 41,7 milioni per la creazione di nuove imprese dell’industria culturale e creativa che promuovano l’innovazione, lo sviluppo tecnologico e la creatività;
- 37,8 milioni di euro per lo sviluppo delle imprese dell’industria culturale, turistica e manifatturiera;
- 27,4 milioni di euro per il sostegno alle imprese del terzo settore attive nell’industria culturale turistica e manifatturiera.
A questi fondi potranno aggiungersi altri 7 milioni di euro, da redistribuire proporzionalmente sui tre interventi.
Creazione di nuove imprese
Oltre alle imprese costituite da non più di 36 mesi e alle cooperative, possono presentare domanda alla prima linea di intervento le persone fisiche che vogliono costituire una impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Sono ammissibili i programmi di investimento fino a 400mila euro che prevedono la creazione o l’introduzione di prodotti e/o servizi innovativi in una delle seguenti aree tematiche:
- conoscenza: tecnologie che permettano di creare, organizzare, archiviare e accedere a dati e informazioni sull’industria culturale;
- conservazione: modalità e processi innovativi per le attività legate a restauro/manutenzione e recupero del patrimonio culturale (restauro, manutenzione, recupero e rifunzionalizzazione) come materiali, tecnologie, analisi della gestione dei rischi, valutazione dei fattori di degrado e tecniche di intervento, ecc;
- fruizione: modalità e strumenti innovativi di offerta di beni, anche in forma integrata con le risorse del territorio, processi innovativi per la gestione - acquisizione, classificazione, valorizzazione, diffusione - del patrimonio culturale e risorse del territorio, piattaforme digitali, prodotti hardware e software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione;
- gestione: sviluppo di strumenti e soluzioni applicative in grado di ingegnerizzare le attività di gestione di beni e attività culturali.
Per queste iniziative è previsto un finanziamento agevolato a tasso zero e un contributo a fondo perduto fino al 40% della spesa ammessa. Per le imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità le agevolazioni possono arrivare al 45%.
Sviluppo delle imprese
A questa linea di intervento possono partecipare le imprese e le cooperative costituite da non meno di 36 mesi che vogliono investire in attività culturali, turistiche, creative, dello spettacolo e dei prodotti tipici locali.
Sono ammissibili i programmi di investimento fino a 500mila euro in fruizione turistica e culturale; promozione finalizzata alla valorizzazione delle risorse culturali; recupero e valorizzazione di produzioni tipiche locali.
Anche in questo caso le agevolazioni consistono in un finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% della spesa ammessa, elevabile al 65% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità; un contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammessa, elevabile al 25% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.
Imprese del terzo settore - no profit
L’iniziativa sosterrà lo sviluppo e il consolidamento di micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e manifatturiero tipico locale.
Possono essere finanziati i progetti fino a 400mila euro in gestione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio, fruizione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio, animazione e partecipazione culturale.
In questi casi sono previsti un contributo a fondo perduto fino all’80% della spesa ammessa, elevabile al 90% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.