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Qualità del lavoro e centralità del progetto, la mozione del 61° Congresso degli Ingegneri

Qualità del lavoro e centralità del progetto, la mozione del 61° Congresso degli Ingegneri

Consiglio nazionale e Ordini territoriali lavoreranno per innovazione, BIM, certificazione delle competenze e ambiente

Vedi Aggiornamento del 12/09/2018
di Paola Mammarella
11/07/2016 - Favorire la ripresa tutelando la qualità del lavoro professionale per raggiungere obiettivi di innovazione, competitività, sostenibilità e attenzione ai cambiamenti climatici, centralità del progetto e riforma degli Ordini.

Sono i contenuti della mozione approvata dal Consiglio nazionale degli Ingegneri (CNI) in coda al 61° Congresso nazionale degli Ordini degli ingegneri d’Italia, che si è svolto a Palermo a fine giugno. 

Questi i sei punti che il Congresso ha fissato per il Consiglio nazionale e gli Ordini territoriali:
 

1 Innovazione e professione digitale

Il CNI e gli Ordini saranno presenti nelle occasioni in cui si definiscono le linee di indirizzo in tema di innovazione e ricerca, promuovendo percorsi formativi sulla innovazione di prodotto, processo e materiale (digital transformation) e sulle nuove tecnologie abilitanti e forme di collaborazione con Università, Centri di ricerca e Centri di innovazione (FabLab, InnovationLab).
 
Promuoveranno anche una capillare e approfondita conoscenza dei processi di digitalizzazione (Building Information Modeling - BIM) anche attraverso protocolli con le Pubbliche Amministrazioni e convenzioni con istituti di ricerca e software house, nonchè standard tecnici condivisi tra strutture pubbliche e private, che siano di riferimento in materia di ICT e di sicurezza digitale.
 
Saranno valorizzate le competenze dell’Ingegnere dell’informazione nella PA e favoriti i processi di acquisizione delle competenze digitali nelle scuole per docenti e alunni.
 

2 Conoscenza, competitività, competenze nel mercato del futuro

CNI e Ordini contribuiranno inoltre alla progettazione dei percorsi formativi universitari orientati maggiormente alle richieste del mercato del lavoro. Si innalzerà la qualità della formazione continua favorendo il riconoscimento di CFP per attività di formazione interna per gli ingegneri dipendenti pubblici e privati.
 
Sarà promosso il sistema di certificazione volontaria delle competenze per arrivare ad eliminare la conflittualità tra le diverse professioni tecniche. Gli Ingegneri vigileranno inoltre sula correttezza dei bandi pubblici e avvieranno un dialogo con le istituzioni per ridurre i costi dei corsi di formazione nel campo della Protezione Civile.
 
In questo ambito sarà analizzato l’impatto che il TISA (Accordo di scambio dei servizi tra Europa, Stati Uniti, Australia ed altri Paesi) avrà sulla libera professione, al fine di contrastare ogni tentativo di condizionare l’attuale Sistema Ordinistico, e si sosterrà la creazione della Scuola di Specializzazione in Ingegneria Clinica in collaborazione con il MIUR e il Ministero della Salute.
 

3 Ambiente, sostenibilità, territorio

Gli Ingegneri parteciperanno attivamente alla definizione di politiche in materia di smart cities, smart communities e smart grids, favorendo, nella progettazione urbanistica, l’uso integrato delle tecnologie dell’informazione (ICT), nonché lo snellimento delle procedure per la riqualificazione del patrimonio infrastrutturale, edilizio ed ambientale.
 
Gli Ordini si faranno promotori degli appalti verdi, dell’elaborazione di un Testo Unico sull’energia e di una legge nazionale sull’inquinamento luminoso. Si attiveranno poi, con le altre professioni aderenti alla Rete delle Professioni Tecniche, per la modifica del  DM 37/2008 sulla sicurezza degli impianti negli edifici e per l’adozione di normative nel campo dell’acustica, sia per quanto riguarda i requisiti acustici passivi degli edifici che la nuova figura del tecnico competente in acustica.
 
Promuoveranno la cultura della sicurezza nella pianificazione del territorio e della prevenzione del rischio attraverso programmi didattici nelle scuole, l’adozione di incentivi per la riqualificazione urbana e il ruolo dell’Ingegnere nella tutela e difesa del territorio con riguardo al rischio idrogeologico e idraulico
 

4 Professione ingegnere: ruolo e responsabilità

La centralità del progetto sarà la garanzia fondamentale per la corretta esecuzione e realizzazione delle opere. Gli Ordini collaboreranno con UNI per la definizione di standard qualitativi minimi delle prestazioni professionali in campo ingegneristico e dei relativi costi e responsabilità, che serviranno come riferimento per il committente pubblico e privato.
 
Nei servizi di progettazione fino a 40 mila euro saranno proposte forme di incentivo per gli incarichi congiunti “anziano-giovane”, al fine di tutelare la minore esperienza professionale dei nuovi tecnici che si affacciano sul mercato dei lavori pubblici.
 

5 Manifattura 4.0: l’ingegneria alla sfida dell’innovazione e dell’efficienza

Il CNI e gli Ordini collaboreranno col Governo per la definizione delle politiche di gestione, degli strumenti e degli incentivi in materia di Manifattura 4.0. Sui temi della Manifattura 4.0 e della trasformazione digitale saranno promossi percorsi di formazione continua.
 

6 Sistema ordinistico: la sfida del cambiamento della società e dei processi economici

Per il rafforzamento della cultura della legalità, CNI e Ordini si sono impegnati a proseguire nell’attuazione del nuovo Codice etico-deontologico, unico e obbligatorio sul piano nazionale, e della Carta eco-etica per gli ingegneri liberi professionisti e dipendenti.
 
Saranno inoltre elaborate una condivisa Carta dei Servizi, che faccia da riferimento alle forme volontarie di organizzazione tra Ordini, e una proposta di riforma del sistema degli Ordini professionali, sulla base delle direttive e degli indirizzi che saranno definiti e deliberati dall’Assemblea dei Presidenti.
 
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