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Fari, a settembre il nuovo bando per la concessione di 20 ‘gioielli del mare’

Fari, a settembre il nuovo bando per la concessione di 20 ‘gioielli del mare’

In concessione fino a un massimo di 50 anni anche torri e altri edifici costieri di pregio

Vedi Aggiornamento del 04/10/2017
Faro di Capo Mulini - Acireale (CT)
Faro di Capo Mulini - Acireale (CT)
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 04/10/2017
28/07/2016 - Partirà a settembre il secondo bando di gara per la concessione fino ad un massimo di 50 anni dei 20 ‘gioielli del mare’, fari, torri ed edifici costieri di grande pregio paesaggistico, che grazie a questo progetto potranno rinascere a nuova vita e generare valore economico e sociale per il territorio e per l’intero sistema Paese.
 
L’edizione 2016 del Bando Valore Paese Fari dell’Agenzia del Demanio e Ministero della Difesa, è stata presentata ieri dal Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi e dall’AD di Difesa Servizi S.p.A. Fausto Recchia, alla presenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini e del Ministro della Difesa Roberta Pinotti, in un evento introdotto da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai/LineaBlu e Presidente del WWF Italia.
 
“Il bando presentato oggi - ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia Reggi - segue l’edizione del 2015 che ha visto l’aggiudicazione di 9 degli 11 fari messi in gara: 6 milioni di investimento, 20 milioni di ricaduta economica, un risvolto occupazionale di oltre 100 operatori, 340mila euro di canoni annui”. “Sulla scia dell’esperienza positiva, siamo qui oggi - ha aggiunto Reggi - per presentare 20 beni tra fari, torri ed edifici costieri di assoluta bellezza e unicità che andranno in gara nel mese di settembre”.
 

Fari, torri, edifici costieri 2016

La nuova edizione del progetto - spiega il Demanio - si caratterizza per la differente tipologia di immobili proposti sul mercato, non solo Fari, ma anche Torri ed altri Edifici Costieri: un portafoglio di 20 beni situati su tutto il territorio italiano. Ecco le strutture che saranno date in concessione fino a 50 anni:
 
Sicilia: Faro di Capo Zafferano a Santa Flavia (PA); Padiglione Punta del Pero a Siracusa; Faro di Riposto a Riposto (CT); Stand Florio a Palermo; Faro di Punta Libeccio sull'Isola di Marettimo, Isole Egadi (TP); Faro di Capo Mulini ad Acireale (CT); Faro di Capo Milazzo (ME); Faro di Capo Faro di sull’isola di Salina (ME); Faro di Punta Spadillo sull’Isola di Pantelleria (TP).
Puglia: Torre Castelluccia Bosco Caggioni a Pulsano (TA); Convento San Domenico Maggiore Monteoliveto a Taranto; Torre d’Ayala a Taranto; Faro di Torre Preposti a Vieste (FG).
Toscana: Faro di Punta Polveraia a Marciana, Isola d’Elba (LI); Faro delle Formiche sull’isola Formica Grande (GR).
Calabria: Faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR).
Campania: Torre Angellara a Salerno.
Emilia Romagna: Faro del Po di Goro a Gorino Ferrarese (FE).
Lazio: Faro della Guardia sull'isola di Ponza (LT).
Veneto: Faro Spignon sull’Isola Spignon nella Laguna Sud di Venezia.
 
Si tratta - spiegano i promotori - di asset di pregio distribuiti su tutto il territorio che potranno rivivere come dimore uniche attraverso una rete nazionale dedicata al turismo sostenibile, alla natura, alla cultura e all’ambiente, in grado di generare valore economico e sociale (Vedi le schede dei beni).
 

I commenti

“È stato possibile realizzare questa operazione Fari - ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Difesa Servizi Spa Fausto Recchia - grazie all’impulso di tutti gli attori e la determinazione del Governo nella valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. Sottrarre i beni al degrado, restituirli alla comunità e generare risparmio per le casse dello Stato - ha aggiunto - è un dovere da cui non ci possiamo più esimere”.
 
“La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico - ha commentato il Ministro Padoan - prevede un nuovo approccio strategico per lo Stato: asset che prima erano un problema in termini di costo e degrado, oggi diventano una fonte di reddito per il bilancio statale”.
 
“Questa operazione - ha dichiarato il Ministro Pinotti - dimostra come i molti beni della Difesa possano essere adatti anche ad altre funzioni, anche se non smetteranno di essere fari grazie a un sistema automatico di accensione a distanza”.
 
“Questa iniziativa - ha concluso Franceschini - dimostra come si possano raggiungere più obiettivi contemporaneamente: valorizzare il patrimonio pubblico, realizzare un risparmio per lo Stato, senza sacrificare il grande valore culturale”.
 

La promozione sul territorio

Oltre agli eventi di presentazione del progetto, sono previsti degli OpenDay in tutte le regioni italiane coinvolte dal progetto. I cittadini, le associazioni e gli altri soggetti interessati, nel corso di queste giornate di apertura degli immobili, potranno conoscere più da vicino i beni che saranno proposti sul mercato.
 
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