Tutto parte da un presupposto: “Trasparenza, sintetica indicazione dei motivi e rapidità della procedura non sono in contraddizione”. Per questo il CdS dà dei suggerimenti per aggiustare il tiro delle linee guida varate dall’Anac.
Le linee guida, precisano in primo luogo i giudici, non sono vincolanti, ma devono fornire alle Stazioni Appaltanti un utile riferimento per la scelta e la gestione delle procedure.
Appalti sotto soglia, le fasi della gara
Secondo il CdS, bisogna scindere l’appalto in due momenti fondamentali: quello in cui la Stazione Appaltante sceglie la procedura e quello in cui, dopo aver effettuato delle ricerche di mercato e aver assicurato il rispetto della concorrenza e della rotazione degli operatori, ne sceglie uno. A detta dei giudici sulla Stazione Appaltante non deve pesare l’onere di motivare dettagliatamente la scelta della procedura. La legge, infatti, consente un iter più spedito quando l’importo dell’appalto è inferiore alle soglie comunitarie e l’Amministrazione può avvalersene tranquillamente, senza spiegare perché non abbia optato per la procedura ordinaria. Al contrario, la Stazione Appaltante deve sempre motivare adeguatamente e dettagliatamente la scelta dell'operatore economico, spiegando nella delibera quali requisiti ha ritenuto fondamentali per procedere all’affidamento.Appalti sotto soglia, modico valore
I giudici hanno anche suggerito la possibilità di introdurre ulteriori semplificazioni negli appalti di modico valore. Per modico valore, propone il CdS, si potrebbe intendere un importo inferiore a mille euro. In questi casi l’Anac potrebbe alleggerire l’obbligo di motivazione o esonerare la Stazione Appaltante da determinati adempimenti che rischierebbero di contrastare con l’esigenza di rendere le procedure più spedite.Appalti sotto soglia, stretta sull’operatore uscente
Un monito arriva invece sull’affidamento all’operatore uscente. Le linee guida dell’Anac prevedono “un onere di motivazione più stringente”, ma per il CdS non è sufficiente dato che si deve chiarire “il carattere del tutto eccezionale del riaffido”, ad esempio per la mancanza di alternative. Questo perché, scrivono i giudici, “spesso è proprio negli affidamenti all’operatore uscente che il fenomeno corruttivo si annida nella sua dimensione meno facilmente accertabile”.Ricordiamo che, data la delicatezza dell'argomento, nei giorni scorsi l'Anac ha emanato le linee guida sugli appalti infungibili, cioè quelli che possono svolgersi senza gara perchè sul mercato non esiste nessun altro soggetto capace di svolgere quel compito.