I fondi sono stati stanziati nell’ambito del Piano settennale nazionale per la riduzione del rischio sismico e serviranno per finanziare interventi di adeguamento sismico in 11 comuni delle province di Bologna, Parma, Ravenna, Reggio Emilia.
I contributi, erogati a fondo perduto, possono essere investiti per opere strutturali di rafforzamento, miglioramento sismico o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione di edifici privati.
Le domande possono essere presentate fino al 31 ottobre agli uffici municipali della Regione.
Antisimica: programma nazionale in sette anni
Sulla base di un criterio di rotazione, il Servizio regionale Sismico, geologico e dei suoli, d'intesa con l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), individua ogni anno i territori dei comuni destinatari dei finanziamenti, tutti rientranti nella nuova classificazione sismica del 2003.Le risorse per la realizzazione di lavori di prevenzione e mitigazione del rischio sismico arrivano dalla Legge 77/2009, che ha previsto un programma settennale di interventi da realizzare tra il 2010 e il 2017, stanziando in tutto 965 milioni di euro.
Il piano mette a disposizione fondi sia per indagini di micro-zonazione sismica, sia per interventi strutturali di rafforzamento locale o miglioramento sismico (o eventualmente di demolizione e ricostruzione) di edifici privati e immobili pubblici di interesse strategico. Per le prime 5 annualità del piano la Regione Emilia-Romagna ha beneficiato di 45 milioni di euro, già impegnati al 100%.
“In Emilia-Romagna abbiamo già investito complessivamente 45 milioni di euro in sicurezza antisismica- spiega l'assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo - ovvero il cento per cento dei fondi destinati alla nostra Regione dal Piano nelle prime cinque annualità e la nostra è stata tra le prime Regioni in Italia a destinare, a partire dal 2012, una quota di questi finanziamenti per contribuire agli interventi su abitazioni private e edifici dove si svolgono attività produttive; un'occasione importante nell’ottica della prevenzione del rischio sismico nei luoghi domestici e di lavoro”.