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Gli studi di settore diventeranno ‘indicatori di affidabilità’

Gli studi di settore diventeranno ‘indicatori di affidabilità’

Dal Ministero delle Finanze un nuovo metodo di stima che coglierà i correttivi di crisi e garantirà un sistema premiale

Vedi Aggiornamento del 20/11/2018
Gli studi di settore diventeranno ‘indicatori di affidabilità’
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 20/11/2018
08/09/2016 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), insieme a SOSE (Soluzioni per il Sistema Economico spa) e all’Agenzia delle Entrate, è al lavoro per superare gli studi di settore e adottare nuovi strumenti. 
 
Ieri infatti si è svolta, presso la sede della SOSE, una riunione della Commissione degli Esperti per gli studi di settore durante la quale è stata presentata ad Associazioni di Categoria ed Ordini Professionali una serie di proposte di innovazione metodologica a seguito delle attività di sperimentazione effettuate nei mesi scorsi.
 

Nuovi studi di settore: il grado di affidabilità

Il nuovo strumento prevede un nuovo indicatore, l’indicatore di compliance, che fornirà in modo sintetico, su scala da uno a dieci, il grado di affidabilità del contribuente.
 
Se il contribuente raggiunge un grado elevato avrà accesso al sistema premiale che prevede oggi, tra l’altro, un percorso accelerato per i rimborsi fiscali, l’esclusione da alcuni tipi di accertamento e una riduzione del periodo di accertabilità.
 

Studi di settore: la nuova metodologia

Il nuovo indicatore sarà articolato in base all’attività economica svolta in maniera prevalente, con la previsione di specificità per ogni attività o gruppo di attività. Verrà costruito sulla base di una metodologia statistico-economica innovativa che prenderà in considerazione molteplici elementi:
- gli indicatori di normalità economica (finora utilizzati per la stima dei ricavi) diventeranno indicatori per il calcolo del livello di affidabilità;
- invece dei soli ricavi saranno stimati anche il valore aggiunto e il reddito d’impresa;
- il modello di regressione sarà basato su dati panel (8 anni invece di 1) con più informazioni e stime più efficienti;
- il modello di stima coglierà l’andamento ciclico senza la necessità di predisporre ex-post specifici correttivi congiunturali (cd correttivi crisi);
- una nuova metodologia di individuazione dei modelli organizzativi consentirà la tendenziale riduzione del numero, una maggiore stabilità nel tempo e assegnazione più robusta al cluster.
 
Al singolo contribuente saranno comunicati, attraverso l’Agenzia delle Entrate, il risultato dell’indicatore sintetico e le sue diverse componenti, comprese quelle che appaiono incoerenti. In questo modo il contribuente sarà stimolato ad incrementare l’adempimento spontaneo e incentivato a interloquire con l’Agenzia delle Entrate per migliorare la sua posizione sul piano dell’affidabilità.
 
Il MEF ha inoltre messo a disposizione un documento di sintesi con le novità previste. 
 
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