20/09/2016 - Professionisti e Partite Iva del Lazio potranno accedere al ‘Fondo Futuro’ che stanzia 35 milioni di euro per finanziare progetti di autoimpiego e lavoro autonomo nella Regione.
L’accesso al bando è stato reso possibile grazie all’approvazione della
legge regionale che estende la concessione di contributi finanziati con risorse regionali e fondi europei finalizzati allo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese anche ai lavoratori autonomi titolari di partita IVA.
Fondo Futuro: libro accesso ai professionisti
Fondo futuro, pensato per imprese e professionisti in difficoltà o impossibilità di accesso al credito bancario ordinario, è un fondo per il micro credito e la micro finanza che mette a disposizione
35 milioni di euro di risorse del Fondo Sociale Europeo 2007-2013 per finanziare progetti di autoimpiego e lavoro autonomo.
Le risorse sono suddivise in base alle categorie d’appartenenza:
3 milioni di euro per i giovani fino a 35 anni, 2 milioni per gli over 50, 5 milioni per progetti d’impresa di chi ha partecipato ad alcune importanti iniziative sostenute dalla Regione in questi mesi (come Torno subito, In Studio e Coworking), 5 milioni per i soggetti economicamente più deboli (con reddito inferiore ai 21.000 euro), 5 milioni per i lavoratori svantaggiati e
15 milioni destinati a tutti gli altri.
I progetti idonei potranno beneficiare di
prestiti di importo compreso tra 5.000 e 25.000 euro, da restituire al tasso di interesse dell’1%, con una durata da definire caso per caso e comunque non oltre gli 84 mesi, incluso l’eventuale preammortamento. Sono ammissibili le spese relative al progetto presentato, che andrà realizzato entro 12 mesi dall’ottenimento del prestito.
Il fondo sarà
accessibile fino al 14 ottobre 2016.
Per consultare il bando e per tutte le info vai qui
Professionisti e Fondo Futuro: i commenti
Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha dichiarato: “Fondo Futuro è una rivoluzione, perché permette l'accesso al credito a un tasso dell'1% a tutte quelle piccole e nuove imprese che per il sistema attuale non sono bancabili, che non potrebbero mai ottenere un accesso al credito per avviare o sostenere un'impresa. Il fondo
non richiede né garanzie personali, né garanzie particolari: si tratta di fondi europei che stavano tornando a Bruxelles e che abbiamo rimodulato per aiutare chi vuole fare impresa in questa Regione forte della propria voglia di produrre, scommettere, creare nuove aziende, locali o attività e che finora non aveva opportunità di poterlo fare, perché il sistema di credito tradizionale non glielo consentiva”.
“Per noi
l'apertura alle Partite Iva, al lavoro autonomo di seconda o di terza generazione, ai creativi del lavoro immateriale è un grande segnale di attenzione. C'è sia il mondo più tradizionale, dal commercio alla manifattura, all'artigianato, ma anche quello delle partite iva” è il commento del vicepresidente della Regione, Massimiliano Smeriglio.
“C'è un'attenzione particolare per le nuove generazioni, una ossessione per la Regione Lazio: c'è una azione sull'inclusione sociale, sugli over 50 che hanno perso il lavoro, ma anche per target più generici. La
possibilità di accedere al credito e realizzare un'idea di impresa rafforza le opportunità della singola persona e rafforza anche la Regione Lazio", ha concluso Smeriglio.
Professionisti, l’accesso ai fondi europei e regionali
Ricordiamo che a livello italiano l’equiparazione tra professionisti e imprese nell’accesso ai fondi europei e ad altre
risorse regionali è avvenuto con la Legge di Stabilità per il 2016. I professionisti, infatti, sono considerati esercenti attività economica a prescindere dalla forma giuridica rivestita.
Dopo gli entusiasmi iniziali, era stata sottolineata la necessità che le Regioni, cioè gli enti che materialmente gestiscono l’erogazione di questi fondi,
si adeguassero scrivendo bandi chiari ed esplicitamente aperti ai liberi professionisti.
Il Lazio è la prima Regione ad aver approvato una legge che estende la concessione di contributi finanziati con risorse regionali e fondi europei finalizzati allo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese anche ai lavoratori autonomi titolari di partita IVA.