Le ‘casette’ avranno una struttura in acciaio, tamponamenti e coperture in pannelli isolati con poliuretano e verande esterne in legno.
Con questa proposta infatti il Consorzio nazionale servizi (Cns) ha vinto insieme ad altre società, nell’agosto 2015, la gara d’appalto bandita nell’aprile 2014 da Consip per conto del Dipartimento della Protezione Civile per la fornitura, il trasporto ed il montaggio di Soluzioni Abitative in Emergenza (SAE).
Vedi Photogallery in alto
In base a questo appalto, della durata di sei anni, la Protezione Civile provvederà a dare un tetto alle persone rimaste senza casa dopo il sisma.
“Il Cns - ha spiegato all’Ansa Sergio Zaccarelli, il procuratore designato dal nuovo consiglio di gestione del consorzio - ha stipulato un accordo quadro con la Protezione Civile per un massimo di 850 ‘casette’”. “Saranno le Regioni a scegliere quali ditte si dovranno occupare della fornitura e stabilire la quantità dei moduli necessari”.
Come saranno le Soluzioni Abitative in Emergenza
“La nostra proposta - spiega Zaccarelli - prevede moduli di classe A+ da 40, 60 e 80 mq per soddisfare le diverse esigenze abitative, sono studiate per essere fruibili anche per le persone disabili, tutte complete di arredi ed elettrodomestici di classe A++”.“Per quanto riguarda l’impiantistica, invece, abbiamo scelto di non usare una pompa di calore ma una caldaia a condensazione con corpi radianti in ghisa per dare l’idea di un’abitazione definitiva e non provvisoria” - precisa Zaccarelli.
Planimetrie e rendering delle SAE
“È proprio questo l’obiettivo che si cerca di perseguire: realizzare delle abitazioni che riescano a dare l’idea di residenze definitive e confortevoli, attenuando quella sensazione di provvisorietà che solitamente caratterizza le soluzioni abitative di emergenza”.
“L’accordo stipulato con la Protezione Civile prevede 7 mesi per la realizzazione delle casette, come annunciato dal Governo” - ha concluso il responsabile del Cns.