19/09/2016 - Belle, sicure, stimolanti ed efficienti. Così dovranno essere le scuole del futuro. Caratteristiche che, all’apertura dell’anno scolastico, tornano attuali non solo per gli studenti che le frequentano, ma anche nei programmi di riqualificazione portati avanti dal Governo.
E sarà proprio su questi nuovi standard che si basa il concorso di idee per la realizzazione delle
51 “Scuole Innovative” in scadenza al 31 ottobre.
La scorsa settimana il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è stato impegnato in un giro di visite in scuole nuove o ristrutturate, considerate all’avanguardia perché rispondenti ai nuovi standard tecnologici e formativi, che stanno per iniziare la loro attività.
Ma vediamo qualche esempio.
Scuola media Piersanti Mattarella, Modena
È una scuola nuova inaugurata dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. L’orientamento è stato studiato per permettere l’uso della luce naturale. All’interno sono presenti laboratori, aule, palestra e una ampia sala polifunzionale a disposizione degli studenti e del quartiere. È prevista l’entrata degli studenti con badge sul totem a led interattivo.
Scuola primaria Racagni, Parma
La struttura originaria è stata demolita e ricostruita. Nel nuovo edificio scolastico sono stati usati elevati standard di sicurezza e dispositivi per il risparmio energetico. Ci sono 18 classi, 5 laboratori, un’ampia palestra, una mensa e un auditorium polifunzionale.
Polo Scolastico di Mondovì, Cuneo
L’edificio, inaugurato da Matteo Renzi nei giorni scorsi, è sicuro dal punto di vista antisismico ed è pensato per dare continuità formativa dal micronido fino alle medie. All’interno sono presenti laboratori di scienze, informatica ed educazione artistica, dotati di strumentazioni di ultima generazione, un auditorium musicale e una palestra fruibile sia dagli studenti sia dalle associazioni sportive negli orari extrascolastici.
Scuola sperimentale Loris Malaguzzi, Reggio Emilia
Realizzata nel 2008, ha tre classi di scuola dell'Infanzia per bambini da 3 a 6 anni e tre classi di scuola primaria per bambini dai 6 agli 8 anni. Il progetto, elaborato dallo studio Zpz Partners, ha tenuto conto delle consulenza pedagogica. La scuola fa parte del più ampio Centro Internazionale
Loris Malaguzzi con atelier cittadini, sala mostre, auditorium e centri di documentazione.
Scuola dell'infanzia a sei sezioni, Poggio Rusco (Mantova)
La scuola è stata realizzata nel 2012 su progetto di Tullio Zini Architetto e Zpz Partners. Si tratta di un edificio moderno e sostenibile, che favorisce un diverso approccio didattico basato sullo sviluppo della creatività. All’interno sono presenti laboratori e centri di documentazione.
Scuola superiore 'Hannah Arendt', Bolzano
In questa
scuola è stato realizzato un ampliamento ipogeo nel 2013 su progetto dello Studio Claudio Lucchin & architetti associati Angelo Rinaldo e Daniela Varnier. L’edificio si trova in pieno centro storico, in un complesso sottoposto a tutela. Dato che servivano undici nuove aule e quattro laboratori si è deciso di scavare. Le soluzioni adottate non fanno percepire i quattro problemi principali del vivere sottoterra: luce, senso di claustrofobia, ventilazione e umidità. È stato infatti creato un ampio lucernario e pareti vetrate avvolgono tutti i locali.
Scuola Elementare di Montecarrotto (Ancona)
La
scuola è stata progettata dallo studio Mondaini Roscani e realizzata nel 2013. L’edificio intende dialogare con il territorio circostante costruendo un rapporto visivo e fisico capace di stimolare negli studenti un forte senso di appartenenza al loro territorio. All’interno gli spazi sono stati pensati per favorire un senso di apertura.

Nido comunale Pietraporzia, Frascati (Roma)
La
struttura è stata realizzata dallo Studio CC91 nel 2009. La ricca dotazione di spazi comuni e di laboratori offre ai bambini molteplici occasioni di esperienza e relazioni. Tutti gli ambienti principali sono disposti intorno alla piazza e al patio aperto verso il giardino.
Liceo Ludovico Ariosto, Ferrara
La
struttura originaria della scuola, realizzata negli anni Settanta, ha rappresentato un’avanguardia rompendo gli schemi dell’edilizia scolastica dell’epoca con una forte integrazione tra interno ed esterno, tra aule e spazi comuni. Quando è stato necessario un ampliamento dell’edificio, nel 2001 la scuole è stata ripensata con spazi comuni e distributivi capaci di favorire le attività informali e le relazioni di studenti e docenti. La posizione, direttamente accessibile dalla strada, ha favorito l’organizzazione di attività ed eventi aperti anche alla cittadinanza. Le aule sono invece sul retro in un ambiente più silenzioso.