06/10/2016 - Con l’avvicinarsi dell’inverno e con l’arrivo del primo freddo è necessario riaccendere e revisionare gli impianti di riscaldamento e verificare di essere in regola con eventuali scadenze normative.
Gli obblighi normativi e manutentivi variano a seconda del tipo d’impianto che si possiede e della tipologia immobiliare in cui si abita. Un impianto di
riscaldamento può essere centralizzato (spesso nei condomini con più di tre piani), quando c’è un’unica caldaia molto potente che serve più unità immobiliari, o
autonomo se ogni unità immobiliare è dotata di un sistema di produzione dell’energia.
Riscaldamento ed efficienza energetica: le norme in vigore
Chi intende cambiare il proprio impianto di riscaldamento migliorandone l’efficienza energetica può usufruire dei benefici derivanti dal
Conto Termico 2.0 e l’
Ecobonus 65%.
Il
Conto Termico 2.0, in vigore dal 31 maggio 2016, incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Sono previsti, infatti, incentivi per coloro che
sostituiscono impianti esistenti con generatori alimentati da fonti rinnovabili, installano caldaie, stufe e termocamini a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore o impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo.
Attraverso l’
ecobonus 65% è detraibile il 65% delle spese sostenute per la sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione, per la sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione, per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.
Impianti di riscaldamento: gli obblighi normativi
L’esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione dell’impianto termico e il rispetto delle disposizioni di legge in materia di efficienza energetica sono affidati al
responsabile dell’impianto termico che, in genere, è il
proprietario dell’impianto.
Nel caso di edifici dati in locazione però, il responsabile è l’
inquilino e nel caso di impianti centralizzati è
l’amministratore di condominio. Inoltre il
DM 37/2008 specifica anche che è possibile delegare la responsabilità ad un “terzo responsabile” che diventerà il responsabile dell’esercizio, della manutenzione ordinaria straordinaria e delle verifiche di efficienza energetica, rispondendone davanti alla legge.
Ogni impianto termico deve essere provvisto del
libretto d’impianto, al cui interno sono descritte le sue caratteristiche tecniche e sono registrate le eventuali modifiche, sostituzioni di componenti e tutti gli interventi di controllo effettuati. Nelle regioni che hanno realizzato il catasto degli impianti termici la gestione del libretto di impianto avviene per via telematica.
Nel
DM 10 febbraio 2014 è stato pubblicato un
nuovo modello di libretto di impianto che si applica agli impianti di riscaldamento tradizionali, agli impianti di climatizzazione estiva ed anche ai nuovi impianti alimentati da cogeneratori o allacciati al teleriscaldamento. Il responsabile dell’impianto, con l’aiuto del proprio manutentore, deve sostituire il vecchio libretto, che comunque va conservato, con il nuovo; tale sostituzione deve essere effettuata contestualmente alla prima manutenzione eseguita
dopo il 15 ottobre 2014.
Tutti gli impianti termici devono essere sottoposti a controlli periodici che mirano a garantire una maggiore sicurezza e mantenere efficiente l’impianto. Le operazioni di controllo, a cura del responsabile dell’impianto, devono essere eseguite da imprese abilitate ai sensi del
DM 37/2008, ad eccezione di semplici manutenzioni, come la pulizia dei filtri aria dei sistemi split che possono essere eseguiti dal responsabile stesso o da un suo incaricato.
Il
DPR 74/2013 rende obbligatorio il
controllo di efficienza energetica dell’impianto, compresa la redazione del Rapporto di controllo che deve essere eseguito in occasione delle operazioni di manutenzione, ma con la cadenza che va dai due ai quattro anni. Al termine delle operazioni di controllo, l’operatore redige e sottoscrive uno specifico Rapporto di controllo di efficienza energetica,
una copia del quale viene rilasciata al responsabile dell’impianto e un’altra va trasmessa alla Regione o Provincia autonoma.
Infine il
Dlg 102/2014 prevede che, nei condomini e negli edifici polifunzionali riforniti da una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata, sia obbligatoria l’installazione, entro il 31 dicembre 2016, di contatori individuali per misurare l’effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità immobiliare. In tal modo sarà possibile favorire il contenimento dei consumi energetici attraverso
la contabilizzazione dei consumi individuali e la suddivisione delle spese in base ai consumi effettivi di ciascun centro di consumo individuale.
Impianti di riscaldamento
Ecco una panoramica di prodotti per la produzione e la distribuzione del calore, utile per tutti coloro che si preparano a cambiare il proprio impianto.
Le caldaie, apparecchiature che trasformano l’energia di combustibili in calore, si classificano in funzione: della potenza termica nominale, del luogo d’installazione (caldaie da interno o da esterno, murali ecc), del tipo di tiraggio dell’aria (a camera stagna, a camera aperta), del combustibile (gas, metano, gpl, gasolio, pellet, legna) e della tecnologia di scambio (a condensazione o tradizionali).
Tra le
caldaie murali c’è
MYNUTE GREEN E - ErP di Beretta con basse emissioni inquinanti (classe 5 della UNI EN 483) e nuovo scambiatore condensante in alluminio ad alta portata ed ad accesso frontale
.

Un altro esempio è offerto da
LOGAMAX U154 di BUDERUS caratterizzata da compattezza e dalla sua linea pulita ed elegante che riesce ad adeguarsi ai fabbisogni delle famiglie sia piccole che grandi.

Tra le
caldaie a condensazione c’è
CLAS B PREMIUM di ARISTON THERMO con doppio bollitore a stratificazione integrato da 40 litri, progettata per una gestione intelligente dell’acqua sanitaria, razionalizza i consumi energetici e assicura un risparmio economico in bolletta.

Un altro esempio è
VITORONDENS 200-T di VIESSMANN una caldaia a condensazione con scambiatore di calore Inox-Radial montato a valle, dalle dimensioni compatte ed il competitivo rapporto qualità/prezzo.
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Le pompe di calore (PdC) sono apparecchiature che prelevano calore da un ambiente e, innalzandone la temperatura, lo rendono disponibile ad un ambiente più caldo; possono funzionare, a seconda della tecnologia impiegata, grazie all’energia elettrica o al gas.
Lo scaldacqua a pompa di calore è un’ulteriore applicazione della pompa di calore elettrica, che consente di produrre ed accumulare l’acqua calda sanitaria in sostituzione dei comuni boiler elettrici. Alcune pompe di calore possono anche funzionare per il raffrescamento estivo degli ambienti e in questo caso vengono dette reversibili.
Tra le pompe di calore aerotermiche c’è
GAHP-A di ROBUR a metano che utilizza energia rinnovabile aerotermica, riducendo in modo proporzionale i costi annuali per il riscaldamento e le emissioni di CO2.

Un altro esempio è
RXYSQ-TY1 di DAIKIN che ha la possibilità
di limitare i picchi di consumo energetico tra il 30 e l'80%, ad esempio durante i periodi caratterizzati da elevate richieste di energia.

Tra le pompe di calore di calore ad aria/acqua c’è
NEXSIRIUS di RIELLO ottimizzata per l’utilizzo con pavimento radiante e/o Ventilconvettori e la produzione di acqua calda ad uso sanitario.

Un altro esempio di sistema aria/acqua è
MIRAI SPLIT di EMMETI, una pompa di calore splittata ambienti ad uso residenziale compatta e con strumenti per il controllo della temperatura integrati.
POMPE DI CALORE >> VEDI TUTTE
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Gli impianti di riscaldamento a pannelli radianti uniscono un elevato livello di comfort ad un notevole risparmio energetico. L’impianto è, infatti, costituito da tubi, in materiale resistente alle alte temperature ed al calpestio, inseriti sotto il pavimento, nella parete, nel soffitto, a seconda delle esigenze specifiche. L’impianto risulta così invisibile, a tutto vantaggio dell’estetica e consentendo un miglior sfruttamento degli spazi.
L’impianto funziona secondo il naturale principio di irraggiamento e rende la temperatura in ogni ambiente gradevole sia per il riscaldamento che per il raffrescamento. Inoltre, funzionando a basse temperature e riducendo il tempo necessario per andare a regime, garantisce un notevole risparmio energetico rispetto ad altri sistemi. La dispersione termica è inferiore grazie ad un migliore isolamento degli elementi portanti.
Tra i
Pannelli radianti a pavimento c’è
RENOVA di WAVIN ITALIA che occupa solo 3 centimetri di spessore ed è particolarmente adatta per le ristrutturazioni, grazie alla veloce messa a regime.

Un altro esempio è offerto da
UPONOR MINITEC di UPONOR un pannello radiante a pavimento in EPS idoneo al funzionamento con acqua a bassa temperatura e realizzato con circuiti senza giunzioni sotto pavimento.

Tra i
pannelli radianti a parete c’è
B!KLIMAX di RDZ, un sistema integrato di riscaldamento e raffrescamento che permette un’uniforme distribuzione della temperatura e l’assenza di moti convettivi.

Un esempio di
sistema radiante a soffitto è
RAUTHERM S di REHAU costruito a secco con tubi integrati nel pannello di cartongesso e con isolamento.
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I radiatori sono i terminali di un impianto di riscaldamento, posti in ogni stanza della casa, che hanno lo scopo di cedere il calore all’ambiente. Il termosifone è costituito, infatti, da tubature collegate alla caldaia grazie alle quali è possibile lo spostamento del calore creato dalla combustione del gas. I principali materiali utilizzati per realizzare un radiatore sono: la ghisa, l'acciaio e più recentemente l'alluminio.
Le forme dei termosifoni possono essere diverse ma è importante dimensionarli adeguatamente e scegliere il corretto posizionamento nell’ambiente valutando alcuni parametri come la geometria del locale, il rapporto tra le superfici vetrate ed opache e le esigenze architettoniche e di arredo.
Tra i termoarredi a pannello c’è
CUBE di DELTACALOR caratterizzato da una cornice in acciaio, ricavata da un unico foglio che cela gli elementi radianti creando una piccola mensola che può essere utilizzata per riporre oggetti o asciugamani, illuminati da una soffusa luce d’effetto.

Esistono radiatori capaci di riscaldare e raffrescare come
ARIA di SCIROCCO H con ventola che sfrutta la tecnologia dello scambiatore di calore con una batteria a tubi alettati in alluminio che amplifica la resa termica e la possibilità di utilizzo, sfruttando i principi della ventilazione forzata ma senza rinunciare alla pulizia estetica.

Tra i termoarredi elettrici in vetro c’è
THERMOVIT ELEGANCE di GLASSOLUTIONS, un pannello di vetro attivo che irradia calore, regolabile da un radio-termostato programmabile.

Tra i radiatori portatili ad accumulo c’è
VESUVIO di ATH ITALIA che riscalda piacevolmente tutta la stanza, mantenendo a lungo il massimo comfort grazie al materiale brevettato che trasmette il calore in modo rapido e omogeneo.

Tra gli scaldasalviette c’è
TESO di ANTRAX, costituito da un elemento largo 25 cm installato singolarmente oppure a due o tre elementi.
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Il termocamino è un sistema di riscaldamento domestico che prevede l’utilizzo di legna o pellet come combustibile, ai quali possono essere affiancati anche quelli tradizionali (gpl, metano o gasolio). Si tratta di un camino a camera chiusa, con uno sportello di vetro termico richiudibile, che consente maggiore efficienza rispetto a quello a camera aperta, grazie al recupero di buona parte del calore prodotto che altrimenti si disperderebbe nella canna fumaria.
L'acqua del circuito dei termosifoni si riscalda circolando nello scambiatore di calore all'interno dell'intercapedine del termocamino e rientra in circolo nell'impianto di riscaldamento. Questo sistema di riscaldamento permette infatti la diffusione del calore in casa ottimizzando i costi e offrendo numerosi vantaggi in termini di efficienza.
Un esempio è
FILOSKEMA di ANTONIO LUPI DESIGN un termocamino a legna in acciaio che può essere installato con sistema “Convettivo”, con pompe di calore per portare il calore anche in altre stanze, oppure “Radiante” rivestito con materiale ceramico con accumulo di calore ad emanazione lenta fino a otto ore dopo lo spegnimento del fuoco.

Tra i termocamini a gas c’è
FORMA 75 GAS di MCZ GROUP che oltre al funzionamento a convezione naturale è abbinabile al sistema brevettato Comfort Air che consente di canalizzare l’aria calda in più ambienti anche non comunicanti, fino a 8 metri.
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MCZ GROUP
Piazzetta
Antonio Lupi Design®
Tra i contabilizzatori di calore c’è
7200 | Concentratore dati di CALEFFI con interrogazione periodica automatica dei dati di consumo termico e storicizzazione locale su memoria interna, comprensivo di modem GSM per trasferimento dati a server FTP.

Un altro esempio è offerto da
GE552 | Contatore di GIACOMINI, contatore per la misura diretta del consumo di energia in impianti di tipo centralizzato con distribuzione a zone.
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