24/11/2016 - Illuminare casa con un click, monitorare i consumi energetici dell’abitazione e consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.
Queste sono solo alcune delle funzionalità domotiche che permettono di rendere “smart” tanto un piccolo appartamento quanto un intero edificio.
Abitazioni intelligenti: le soluzioni del futuro
L’evoluzione digitale del mondo ha comportato anche un profondo cambiamento nel modo di abitare;
la casa intelligente è una casa sempre più connessa e capace di interagire con tutti i dati immessi e controllabile da un semplice smartphone.
Oggi è possibile, con un semplice click, “ascoltare” la propria casa e “farsi ascoltare” grazie ad
APP che permettono di controllare da remoto l’illuminazione, l’impianto di riscaldamento e condizionamento, l’apertura o la chiusura delle finestre ma anche i vari elettrodomestici come lavatrice, lavastoviglie e frigorifero.
Infatti, in ogni edificio esistono procedure ripetitive o situazioni simili che si possono automatizzare grazie a
sistemi di controllo integrato che sfruttano le nuove tecnologie per ottenere diversi vantaggi come risparmio energetico, risparmio di tempo, sicurezza, controllo da remoto e maggiore comfort.
Come realizzare impianti domotici
Nel caso di edifici di nuova costruzione la
Legge 164/2014 (di conversione del
DL 133/2014) ha stabilito dal
1 luglio 2015 l’obbligo della predisposizione alla banda larga per gli edifici di nuova costruzione o per le ristrutturazioni sostanziali.
I nuovi edifici devono quindi essere equipaggiati di un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna, costituita da adeguati spazi installativi e da
impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete, e di un punto di accesso, cioè di un punto fisico situato all’interno o all’esterno dell’edificio e accessibile alle imprese autorizzate a fornire reti pubbliche di comunicazione, che consente la connessione con l’infrastruttura interna all’edificio predisposta per i servizi di accesso in fibra ottica a banda ultralarga.
Per il cablaggio e la corretta progettazione si può fare riferimento alle
Guide 306-2, 64-100/1, 64-100/2 e 64-100/3 del CEI. La norma CEI 306-2 fornisce le raccomandazioni per la progettazione, l’installazione ed il collaudo del cablaggio per le comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali, in conformità alle norme tecniche applicabili. Le CEI 64-100/1, 64-100/2 e 64-100/3 utili per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni si rivolgono in particolare ai progettisti edili, agli architetti e agli installatori che lavorano alla costruzione di nuovi edifici o in fase di ristrutturazione radicale.
Per rendere domotica un’abitazione, o un intero edificio, è necessario predisporre gli impianti in questa direzione. Mentre in un impianto tradizionale, dov’è assente l’integrazione, ogni funzione prevede un cablaggio separato e dedicato, in un impianto innovativo, alle apparecchiature tradizionali si sostituiscono dei dispositivi “intelligenti” in grado sia di elaborare informazioni che di comunicare tra loro.
Sistema BUS con cavo dedicato
Un modo per rendere ‘smart’ la propria abitazione è utilizzare il
sistema BUS con cavo dedicato, in altre parole quello in cui il collegamento fisico tra i vari dispositivi è un doppino intrecciato, al quale sono connessi in parallelo tutti i dispositivi tramite di un dispositivo elettronico di interfaccia.
Il cavo BUS provvede contemporaneamente all’alimentazione elettrica dei dispositivi ed allo scambio di informazioni tra di essi e
consente agli attuatori (dispositivi che eseguono un comando come luci, termosifoni, elettrovalvole ecc)
ed ai sensori (i dispositivi che ricevono ordini come interruttori, termostati ecc)
di comunicare.
Per risolvere eventuali problemi comunicativi tra dispositivi di diverse aziende produttrici è stato “creato” uno
standard mondiale per la comunicazione tra i vari componenti dell’impianto:
Konnex (KNX). Questo protocollo di comunicazione consente di inserire componenti marchiati KNX nel BUS indipendentemente da chi li ha prodotti. Il sistema KNX utilizza un particolare software denominato ETS che permette di effettuare la configurazione del sistema e il monitoraggio dei dispositivi.
Un impianto standardizzato BUS, pur essendo più costoso rispetto ad un impianto tradizionale, è un
sistema affidabile, in quanto l’infrastruttura non dipende da onde radio ecc e perciò non è soggetto ad eventuali problemi di disturbi, consente l'integrazione dei sistemi a fronte di una grande semplicità del cablaggio. Questa è una soluzione ideale in abitazioni
molto grandi con un gran numero di componenti.
Tuttavia potrebbe costituire un problema il fatto che richiede
un consistente lavoro di installazione per la posa dei cavi; qualora si voglia evitare la realizzazione di opere murarie si può optare per sistemi alternativi che riducano al minimo eventuali lavori in casa.
Sistema ad onde radio
Nel caso si vogliano realizzare impianti domotici in edifici esistenti senza intraprendere una ristrutturazione profonda si può optare per
metodi di trasmissione wireless basati su onde radio.
La
tecnologia Radio ZigBee si basa sull’impiego di dispositivi di comando alimentati a batteria e dispositivi attuatori alimentati dalla rete elettrica e connessi al carico da controllare, che comunicano via radio con segnale avente una frequenza di 2,4 GHz. Grazie a queste caratteristiche è possibile realizzare con
estrema flessibilità nuovi impianti elettrici o modifiche di esistenti con ridotti cablaggi e minimi interventi alla struttura muraria. Mediante un’interfaccia specifica, i dispositivi di comando radio ZigBee possono essere integrati ad un impianto con tecnologia BUS.
Z-Wave è un altro protocollo wireless progettato appositamente per la domitica che permette la comunicazione bidirezionale tra i dispositivi abilitati e assicura, in luoghi chiusi, una copertura che varia dai 20 ai 30 metri.
Sistema ad onde convogliate
Tra i mezzi trasmissivi alternativi per la rete di interconnessione di un sistema domotico c’è quello
ad onde convogliate che sfruttata la linea elettrica esistente; i comandi quindi vengono inviati sulla rete elettrica e raccolti dalle utenze interessate attraverso un codice di indirizzamento univoco.
Poiché la corrente elettrica è soggetta a numerose distorsioni, i problemi di questa tecnologia sono dovuti alle
possibili interferenze, superabili con l'adozione di un filtro di linea. Lo standard più diffuso per questo tipo di sistema è X10.
Tra i sistemi domotici con tecnologia BUS c’è
MYHOME di BTICINO che mediante apposite interfacce è in grado di gestire le funzioni dell’impianto audio e integrarsi con dispositivi e sistemi di altri produttori, gestire e supervisionare la casa anche da remoto utilizzando un telefono fisso, mobile o una connessione Internet. Nel caso si desideri espandere un impianto pre-esistente senza eseguire opere di muratura, l’impianto può essere espanso con interfacce filare/radio e dispositivi di comando radio ZigBee.

Un altro esempio è
CHORUS di GEWISS, compatibile con gli standard internazionali, che offre la soluzione per ogni diversa esigenza abitativa e in cui i prodotti tradizionali possono essere affiancati dall’antifurto a radiofrequenza e dal sistema comando e controllo a radiofrequenza.

Tra i sistemi domotici che utilizzano la tecnologia Z-Wave c’è
VITRUM HOME CONTROL di VITRUM, compatibile con gli impianti tradizionali e in cui tutti i dispositivi comunicano con semplicità tra di loro in wireless.

Tra i sistema di sorveglianza e controllo c’è
EIKON EVO di VIMAR, che unisce estetica e tecnologia.
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Per interfacce domotiche s’intendono tutti quei dispositivi che permettono un'interazione con la casa con lo scopo di supervisionare lo stato dei singoli elementi o di realizzare azioni. Le interfacce sono costantemente collegate all’impianto centrale mediante un sistema di comunicazione su cavo o wireless. Tra le interfacce più comuni vi sono i display touchscreen (da incasso a parete o portatili), PC, TV, Smartphone e Tablet.
Un esempio è offerto da
ICONA MANAGER di COMELIT GROUP un supervisore domotico dotato della tecnologia Sensitive Touch con tasti di colore bianco retroilluminati e che permette con un semplice scorrimento delle dita sulla plancia (funzione swipe) di attivare tutte le funzioni di secondo livello, normalmente non visibili.

Per programmare, gestire e controllare tutte le applicazioni automatizzate c’è anche
TAHOMA PAD IO di SOMFY ITALIA un tablet con touch panel a colori di semplice e intuitivo utilizzo, strutturato su quattro menu accessibili dall’home page che consentono la personalizzazione dell’installazione in base alle specifiche dell’utente.

Un altro esempio è offerto da
SMART HOME di JUNG che permette di controllare tutte le funzioni di casa con un leggero tocco del touch screen.
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Molti impianti domotici utilizzano sensori per cogliere alcune delle informazioni che inseriscono nel sistema.
Tra i sensori di movimento c’è
FF SENSORE DI MOVIMENTO di EKINEX® BY SBS che serve al rilevamento del passaggio e dello stazionamento di persone in un’area per poi regolare l’illuminazione.

Tra i sensori meteo per le automazioni per le tende c’è
STRAUSS di CAME, dispositivo meteo per la gestione automatica del movimento delle tende da sole in relazione alle condizioni metereologiche.
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Per rendere più smart la propria abitazione, oltre ai sistemi domotici che permettono un’elevata integrazione tra tutti i dispositivi, si
può ricorrere anche a singoli prodotti ad alto contenuto tecnologico che controllano una specifica funzione (ad esempio l'apertura di porte o finestre) anche se non sono inseriti in un sistema domotico unico.
Attraverso sistemi di automazione dei serramenti è possibile assicurare l’apertura e la chiusura delle finestre e delle tapparelle solo quando serve davvero, ad esempio per proteggere la casa dall’irraggiamento del sole o dalla pioggia.
Nel campo dei serramenti un esempio di un singolo prodotto con caratteristiche innovative di automazione è
GGL INTEGRA ELETTRICA di VELUX, in grado di aprirsi e chiudersi grazie all’intuitivo control pad touch screen, che consente di scegliere tra 8 programmi d’uso quotidiano predefiniti, oppure di crearne di personalizzati a seconda dei propri bisogni. Inoltre, in caso di pioggia, le finestre si chiudono da sole grazie al sensore di cui sono dotate.
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Per aprire le finestre con un semplice interruttore, impronta digitale o telecomando c’è
Schüco e-slide con sistema di azionamento a scomparsa totale che apre, chiude e blocca anche gli elementi a sollevamento e scorrimento ad altezza dell’interpiano.

Per l’automazione delle tende c’è
M2NET di MOTTURA SISTEMI PER TENDE, una piattaforma sviluppata per la gestione ed il controllo dei sistemi motorizzati.
AUTOMAZIONE PER SERRAMENTI >> VEDI TUTTE
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Automazioni per porte
Tra sistemi innovativi per il controllo delle porte di casa c’è OPEN di SCRIGNO,un dispositivo che consente di rendere automatica l’apertura e la chiusura della porta scorrevole a scomparsa per il modello di controtelaio SCRIGNO GOLD BASE.

Un altro esempio è
ECLIS 5 di ECLISSE che consistente in un sistema elettronico intelligente completamente invisibile dall’esterno che permette l’apertura e la chiusura automatica della porta con un movimento delicato in chiusura e dinamico in apertura (simultaneo in caso di doppia anta).

Un esempio è
PortaMatic di HÖRMANN ITALIA che permette di aprire automaticamente le porte semplicemente di un telecomando o di un pulsante.

Nel caso di porte scorrevoli c’è
NAVILIGHT di GLASSOLUTIONS, un sistema motorizzato azionabile con un telecomando, un pulsante o un radar.
Per apertura e controllo dei varchi c’è
Blue Entry di BFT che permette di comandare l’apertura del varco con un solo “tocco” sullo schermo o, più semplicemente, in modo automatico senza mai dover impiegare le mani per premere tasti o cercare chiavi.
AUTOMAZIONI PER CANCELLI >> VEDI TUTTI
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