L’annuncio è stato dato da Federica Galloni, Direttore Generale per l’Arte e l’Architettura Contemporanee e le Periferie Urbane del MiBACT e da Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori presso il Padiglione Italia dell’Arsenale di La Biennale di Venezia, sabato 19 novembre presso il Padiglione Italia della Biennale di Architettura di Venezia.
Tra i 220 partecipanti è stato nominato un vincitore per ciascuna delle aree, per il quale la Direzione Generale ha reso disponibile l’assegnazione di un contributo di 10.000 euro.
Successivamente i progetti saranno donati ai Comuni, i cui Sindaci hanno assunto in sede di selezione l’impegno di affidare ai vincitori gli approfondimenti progettuali, affinché possano procedere allo sviluppo e la realizzazione degli interventi.
Il concorso di idee 10 aree urbane periferiche
Bandito il 12 settembre scorso, il concorso è frutto di una convenzione sottoscritta tra Direzione Generale e Consiglio Nazionale e nata per promuovere presso i giovani progettisti l’opportunità di presentare proposte ideative su alcune aree periferiche, caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi.La prima fase dell’iniziativa ha visto la selezione delle aree, avvenuta attraverso un bando di manifestazione d’interesse aperto a tutti i Comuni d’Italia, che hanno risposto positivamente partecipando in 140 (58 dal Sud e Isole, 35 dal Centro e 47 dal Nord).
Sono state individuate 10 aree, localizzate in prevalenza al Sud e riguardano zone pubbliche e strutture edilizie esistenti che necessitano di interventi di riqualificazione, rifunzionalizzazione e riuso, con finalità d’interesse pubblico.
Le aree scelte sono: Aprilia (Latina): Area in quartiere Toscanini; Corato (Bari): Area “Case minime” in rione Belvedere; Marsala (Trapani): Area nel Parco della Salienza; Palermo: Area “Cittadella dello sport” in quartiere S. Filippo Neri (ZEN); Reggio Calabria: Area in rioni Trabocchetto e Sant’Anna; Ruvo di Puglia (Bari): Area ex Convento in rione Cappuccini; San Bonifacio (Verona): Area in quartiere Praissola; Santu Lussurgiu (Oristano): Area ex Collegio Carta-Meloni; Sassari: Area in quartiere Latte Dolce.
La Giuria ha individuato i vincitori attraverso l’attribuzione del punteggio (con un massimo di 100 punti) conseguente all’analisi di elementi considerati prioritari, che riguardavano in particolare gli aspetti compositivi e formali della proposta, intesi come qualità, innovazione e rapporto con il contesto urbano, le sue caratteristiche funzionali, quali la capacità di riuso o rifunzionalizzazione e le prestazioni dei servizi, le specificità tecnologiche legate alla sostenibilità sociale, economica ed ambientale e la sicurezza, e in ultimo, la capacità di valorizzare l’area, ovvero gli effetti virtuosi previsti su scala urbana.
I commenti di MiBACT e CNAPPC
“Sul tema delle periferie urbane - ha spiegato Galloni - non basta più elencare parole chiave, quali giovani, terzo settore, contemporaneità perché è arrivato il momento di renderle concrete e di fare in modo che interagiscano con il territorio e diano efficace risposta alle tante richieste. Il Concorso DGAAP/CNAPPC è stato ideato e realizzato proprio in questo senso, risponde a una visione concreta della Direzione che parte dal territorio e indaga la necessità di coniugare l’architettura con l’esigenza di una migliore qualità dell’ambiente edificato e quindi della vita delle persone”.“Questa iniziativa - ha ricordato Cappochin - rappresenta in maniera emblematica la possibilità di svolgere concorsi in tempi brevi grazie anche all’utilizzo delle procedure telematiche, garanzia anche di trasparenza e terzietà. Per quanto riguarda il contenuto del concorso esso corrisponde all’idea di una architettura che si sta riappropriando sempre più della sua funzione civile, confermando come gli architetti italiani siano indispensabili per migliorare le periferie, incidendo, di fatto, sulla marginalità sociale, per risolvere i problemi della condizione del patrimonio edilizio del Paese ed in grado, con la loro professionalità, di innovare i modelli e le tecniche dell’abitare, promuovendo una nuova consapevolezza verso la sostenibilità ecologica ed economica”.
Verso un Atlante delle Periferie Metropolitane
Il concorso rientra tra le azioni istituzionali volte alla conoscenza, la valorizzazione e riqualificazione delle periferie urbane che la Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane ha attivato coerentemente agli obiettivi strategici affidati dal Ministro Dario Franceschini.In questo senso, la giornata è stata occasione per annunciare la presentazione dell’Atlante delle Periferie Metropolitane, un’indagine promossa, coordinata e attuata dalla Direzione Generale relativa all’analisi di 9 città Metropolitane del territorio nazionale, da cui emerge una lettura inedita delle aree periferiche, che fornisce un nuovo e necessario punto di partenza per qualsiasi iniziativa diretta ad aprire ulteriori spazi d’azione.