Consumo di suolo, il Governo fa il punto della situazione
Il Ministro dell’Ambiente analizza il ‘caso Ravenna’ e assicura un monitoraggio continuo
15/12/2016 - Sono diverse le iniziative per fermare il consumo di suolo. Lo ha ricordato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, rispondendo all’interrogazione dell’on. Andrea Maestri, appartenente al Gruppo Misto.
Consumo di suolo in Italia e a Ravenna
Il deputato Maestri ha riportato le rilevazioni dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), in base alle quali in Europa si perdono ogni ora undici ettari di terreno, giungendo in Italia ad un consumo doppio rispetto alla media europea che è pari a circa 6-7 metri quadrati al secondo.
In questo scenario, il Comune con il valore più alto di suolo consumato pro-capite è risultato Ravenna, che ha raggiunto valori superiori ai 500 metri quadrati per abitante.
Maestri ha sottolineato che, a suo avviso, un’inversione di tendenza è ostacolata dalla lenta burocrazia e dai costi altissimi, che rendono spesso più conveniente la costruzione di un nuovo immobile, anziché la sistemazione dell'esistente.
Consumo di suolo, le iniziative per contrastarlo
Il Ministro Gian Luca Galletti ha spiegato che il disegno di legge in materia di contenimento del consumo e riuso del suolo edificato riconosce l'importanza del suolo come bene comune e risorsa non rinnovabile, anche in funzione della prevenzione e della mitigazione degli eventi di dissesto idrogeologico e delle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici.
La norma si prefigge l’obiettivo di consumo zero entro il 2050. Nel frattempo, ha affermato Galletti, l'unica disciplina dell'uso del territorio legata alle problematiche del dissesto è contenuta negli atti di pianificazione delle Autorità di Bacino.
Passando al caso di Ravenna, Galletti ha ricordato che in Emilia Romagna è in fase di discussione un disegno di legge regionale che mira a limitare al 3% il consumo di suolo. Ravenna, ha spiegato Galletti, è il secondo Comune più esteso d’Italia (dopo Roma). Al contrario della capitale, però, c’è una densità abitativa nettamente inferiore. Sono inoltre le infrastrutture, soprattutto portuali, e urbanizzazioni sparse a determinare un alto indice di consumo di suolo.
È quindi necessario, ha concluso Galletti, che i dati siano analizzati in base alle specificità territoriali. Galletti ha infine assicurato che, oltre alle iniziative in campo, il Ministero è impegnato in attività di monitoraggio.