
Correttivo Appalti, il Governo chiede l’aiuto dei RUP
LAVORI PUBBLICI
Correttivo Appalti, il Governo chiede l’aiuto dei RUP
La Cabina di Regia ha chiesto di segnalare le difficoltà applicative del Codice e di proporre miglioramenti
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del 20/02/2017

20/12/2016 - Saranno i responsabili unici del procedimento (RUP) i primi a esprimersi sullo stato di attuazione del Codice Appalti (D.lgs. 50/2016). La cabina di regia di palazzo Chigi, che si è insediata il 1° dicembre, ha iniziato l’attività di ricognizione per giungere alla stesura del Correttivo entro il 19 aprile 2017.
Lo utilizzeranno per segnalare le difficoltà riscontrate nell’applicazione del nuovo Codice Appalti e per proporre soluzioni migliorative, da far confluire nel primo Decreto Correttivo.
La consultazione resterà aperta fino al 16 gennaio 2017. I risultati confluiranno in un database nazionale, tenuto dal Ministero delle Infrastrutture e dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), e saranno analizzati dalla Cabina di regia.
La Rete delle Professioni Tecniche (RPT) ha anche proposto che sia assegnata obbligatoriamente la progettazione esecutiva al professionista vincitore del concorso di progettazione.
Gli esponenti della filiera delle costruzioni stanno chiedendo già da tempo di elevare a 2,5 milioni di euro la soglia al di sotto della quale poter aggiudicare le gare col criterio del prezzo più basso e meccanismo di esclusione delle offerte anomale col metodo antiturbativa.
Tra le proposte ventilate da imprese e società di ingegneria c’è anche la deroga al divieto di appalto integrato per “salvare” i progetti validati prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti. Su questo tema si è aperta una spaccatura tra professionisti e imprese.
È stato infine chiesto di riportare a dieci anni il periodo di riferimento per ottenere la qualificazione Soa, di rendere il subappalto sempre possibile, non solo a discrezione della Stazione appaltante, e di abrogare l’obbligo di indicare la terna dei subappaltatori già in fase di offerta.
Nella fase di programmazione, il RUP formula proposte e fornisce dati e informazioni utili per la predisposizione del programma triennale dei lavori pubblici e dei relativi aggiornamenti. Nella fase dell’affidamento, il RUP si occupa della verifica della documentazione amministrativa e verifica la congruità delle offerte. Nella fase dell’esecuzione, il RUP, avvalendosi del direttore dei lavori, sovraintende a tutte le attività finalizzate alla realizzazione degli interventi.
Il RUP può svolgere anche le funzioni di progettista, di direttore lavori o di direttore dell’esecuzione, a condizione che sia in possesso del titolo di studio, della formazione e dell’esperienza professionale necessaria e che non ci siano conflitti di interesse.
Correttivo Appalti e RUP
I RUP delle Stazioni Appaltanti delle Amministrazioni centrali hanno ricevuto in questi giorni una mail da cui possono accedere ad un questionario online.Lo utilizzeranno per segnalare le difficoltà riscontrate nell’applicazione del nuovo Codice Appalti e per proporre soluzioni migliorative, da far confluire nel primo Decreto Correttivo.
La consultazione resterà aperta fino al 16 gennaio 2017. I risultati confluiranno in un database nazionale, tenuto dal Ministero delle Infrastrutture e dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), e saranno analizzati dalla Cabina di regia.
Correttivo Appalti, le ipotesi e le proposte in campo
Nell'ambito delle azioni per la valutazione degli effetti del nuovo Codice Appalti, i rappresentanti delle professioni tecniche hanno chiesto che sia ribadito l’obbligo di determinare i corrispettivi sulla base del nuovo Decreto Parametri- bis (DM 17 giugno 2016). Il Codice, invece, stabilisce che il DM Parametri bis è una delle possibilità a disposizione delle Stazioni Appaltanti.La Rete delle Professioni Tecniche (RPT) ha anche proposto che sia assegnata obbligatoriamente la progettazione esecutiva al professionista vincitore del concorso di progettazione.
Gli esponenti della filiera delle costruzioni stanno chiedendo già da tempo di elevare a 2,5 milioni di euro la soglia al di sotto della quale poter aggiudicare le gare col criterio del prezzo più basso e meccanismo di esclusione delle offerte anomale col metodo antiturbativa.
Tra le proposte ventilate da imprese e società di ingegneria c’è anche la deroga al divieto di appalto integrato per “salvare” i progetti validati prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti. Su questo tema si è aperta una spaccatura tra professionisti e imprese.
È stato infine chiesto di riportare a dieci anni il periodo di riferimento per ottenere la qualificazione Soa, di rendere il subappalto sempre possibile, non solo a discrezione della Stazione appaltante, e di abrogare l’obbligo di indicare la terna dei subappaltatori già in fase di offerta.
Il ruolo del RUP nel nuovo Codice Appalti
Ricordiamo che con le linee guida pubblicate il 22 novembre, l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha definito i requisiti e i compiti del RUP. Viene subito chiarito che è necessario essere in possesso di un titolo di studio commisurato all’importo della gara e di molta esperienza sul campo.Nella fase di programmazione, il RUP formula proposte e fornisce dati e informazioni utili per la predisposizione del programma triennale dei lavori pubblici e dei relativi aggiornamenti. Nella fase dell’affidamento, il RUP si occupa della verifica della documentazione amministrativa e verifica la congruità delle offerte. Nella fase dell’esecuzione, il RUP, avvalendosi del direttore dei lavori, sovraintende a tutte le attività finalizzate alla realizzazione degli interventi.
Il RUP può svolgere anche le funzioni di progettista, di direttore lavori o di direttore dell’esecuzione, a condizione che sia in possesso del titolo di studio, della formazione e dell’esperienza professionale necessaria e che non ci siano conflitti di interesse.