
Case popolari, anticipati 16 milioni dell'annualità 2017 per piccoli lavori di recupero
NORMATIVA
Case popolari, anticipati 16 milioni dell'annualità 2017 per piccoli lavori di recupero
Le risorse finanzieranno interventi di lieve entità fino a 15mila euro. Alla Lombardia oltre 5 milioni di euro
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del 30/11/2018

14/12/2016 - Per dare continuità a piccoli interventi di recupero degli alloggi di edilizia popolare, il Ministero delle Infrastrutture ha ripartito tra le Regioni 16 milioni di euro, come anticipo dell’annualità 2017.
L’anticipo e la ripartizione sono avvenute con il DM 5 ottobre 2016 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che ha ufficializzato l’erogazione dei primi 25 milioni di euro previsti dal “Piano Casa Renzi”.
Le risorse saranno destinate ai lavori di importo fino a 15mila euro eseguiti sugli alloggi di proprietà dei Comuni e degli Istituti Autonomi Case Popolari, o altri enti con analoghe funzioni.
La quota maggiore, oltre 5 milioni di euro, andrà alla Lombardia, seguita da Emilia Romagna (2,2 milioni), Veneto (1,7 milioni) e Toscana (1,2 milioni).
I 468 milioni del Piano Casa Renzi sono stati ripartiti tra Le Regioni con il DM 16 marzo 2015 in base al numero di alloggi di risulta, di sfratti e alla presenza di Comuni ad alta tensione abitativa.
Le Regioni hanno quindi inviato una serie di proposte di interventi considerati prioritari al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha stilato una graduatoria. Il DM 12 ottobre 2015 ha ammesso ai finanziamenti i progetti e autorizzato le Regioni a prevedere spese pari alle risorse assegnate.
Successivamente, il DL 185/2015, approvato il 25 novembre 2015, ha autorizzato lo sblocco della prima tranche delle risorse, pari a 25 milioni di euro, destinate ai piccoli interventi di manutenzione.
Il DM 5 ottobre 2016, pubblicato in Gazzetta nei giorni scorsi, ha ufficializzato l'erogazione alle Regioni dei 25 milioni di euro del DL 185/2015. Rispetto alla quota riconosciuta per il 2016, gli Enti locali hanno chiesto delle risorse aggiuntive. Per dare continuità agli interventi, il decreto ha quindi previsto una anticipazione di 16 milioni di euro sull’annualità 2017.
L’anticipo e la ripartizione sono avvenute con il DM 5 ottobre 2016 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che ha ufficializzato l’erogazione dei primi 25 milioni di euro previsti dal “Piano Casa Renzi”.
Le risorse saranno destinate ai lavori di importo fino a 15mila euro eseguiti sugli alloggi di proprietà dei Comuni e degli Istituti Autonomi Case Popolari, o altri enti con analoghe funzioni.
La quota maggiore, oltre 5 milioni di euro, andrà alla Lombardia, seguita da Emilia Romagna (2,2 milioni), Veneto (1,7 milioni) e Toscana (1,2 milioni).
La storia del Piano Casa Renzi
Ricordiamo che il Piano Casa voluto dal Governo Renzi (DL 47/2014) ha stanziato 468 milioni di euro, di cui 67,9 milioni destinati a piccoli interventi di manutenzione di importo fino a 15mila euro e 400 milioni per interventi di ripristino e manutenzione straordinaria fino a 50 mila euro.I 468 milioni del Piano Casa Renzi sono stati ripartiti tra Le Regioni con il DM 16 marzo 2015 in base al numero di alloggi di risulta, di sfratti e alla presenza di Comuni ad alta tensione abitativa.
Le Regioni hanno quindi inviato una serie di proposte di interventi considerati prioritari al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha stilato una graduatoria. Il DM 12 ottobre 2015 ha ammesso ai finanziamenti i progetti e autorizzato le Regioni a prevedere spese pari alle risorse assegnate.
Successivamente, il DL 185/2015, approvato il 25 novembre 2015, ha autorizzato lo sblocco della prima tranche delle risorse, pari a 25 milioni di euro, destinate ai piccoli interventi di manutenzione.
Il DM 5 ottobre 2016, pubblicato in Gazzetta nei giorni scorsi, ha ufficializzato l'erogazione alle Regioni dei 25 milioni di euro del DL 185/2015. Rispetto alla quota riconosciuta per il 2016, gli Enti locali hanno chiesto delle risorse aggiuntive. Per dare continuità agli interventi, il decreto ha quindi previsto una anticipazione di 16 milioni di euro sull’annualità 2017.