22/12/2016 - Sono 54 le proposte avanzate per il riuso di 20 fari, torri ed edifici costieri di proprietà dello Stato, che Agenzia del Demanio e Difesa Servizi s.p.a. daranno in concessione per 50 anni. Notevole è stata la partecipazione di investitori immobiliari italiani e stranieri, di associazioni, singoli imprenditori e imprese del settore alberghiero.
Lo fa sapere un comunicato dell’Agenzia del Demanio, soddisfatta della riuscita del secondo bando di gara del programma ‘Valore Paese-Fari’,
lanciato il 16 settembre scorso e chiusosi il 19 dicembre.
Rispetto al
bando del 2015, le strutture di pregio storico e paesaggistico disseminate lungo le coste italiane messe a bando quest’anno sono state in numero maggiore (20 a fronte di 11) e di diversa tipologia.
I progetti presentati
Le offerte si sono così suddivise:
4 per il
Padiglione Punta del Pero a Siracusa,
2 per lo
Stand Florio a Palermo,
4 per il
Faro di Capo Zafferano a Santa Flavia (PA),
2 per la
Torre Castelluccia Bosco Caggioni a Pulsano (TA),
1 per il
Convento S. Domenico Maggiore Monteoliveto,
2 per il
Faro del Po di Goro a Goro (FE) e
5 per il
Faro Spignon sull’isola di Spignon a Venezia.
E ancora:
4 per il
Faro della Guardia a Ponza (LT),
1 per il
Faro di Torre Preposti a Vieste (FG),
7 per il
Faro di Punta Polveraia a Marciana nell’Isola d’Elba (LI),
6 per il
Faro Formiche nell’isolotto Formica Grande (GR),
3 per il
Faro di Punta Libeccio nell’Isola di Marettimo (TP),
2 per il
Faro di Punta Spadillo a Pantelleria (TP),
4 per il
Faro di Capo Mulini ad Acireale (CT),
3 per il
Faro di Capo Milazzo a Milazzo (ME) e
4 per il
Faro di Capo Faro a S. Maria di Salina - Isola di Salina (ME).
I bandi sono stati gestiti dall’Agenzia del Demanio e da Difesa Servizi, Ministero della Difesa, parallelamente, con alcune differenze dovute alle peculiarità dei diversi beni. Per partecipare alla gara, era necessario presentare
un progetto di riqualificazione e valorizzazione e un’offerta economica libera.
La valutazione delle offerte
Comincia adesso la fase di valutazione delle offerte. Come già avvenuto per il primo bando, sono state appositamente costituite le Commissioni di gara per l’Agenzia del Demanio e per il Ministero della Difesa, che procederanno in seduta pubblica all’apertura dei plichi e verificheranno la correttezza formale della documentazione presentata dai partecipanti.
Le proposte idonee saranno valutate secondo il
criterio dell’offerta “economicamente più vantaggiosa”, data dalla proposta progettuale, valutata con punteggio pari al 60%, e dalla proposta economica, a cui può essere assegnato un punteggio massimo pari al 40%.
La valutazione della proposta progettuale terrà conto di
elementi qualitativi quali: soluzioni di recupero delle strutture, manutenzione, fruibilità pubblica, contributo allo sviluppo locale sostenibile e la possibilità di creare un network tra più strutture, attraverso una rete di servizi e attività condivise.
Le proposte progettuali dovranno essere
coerenti con gli indirizzi e le linee guida del progetto Valore Paese - FARI, in particolare i fari potranno accogliere iniziative ed eventi di tipo culturale, sociale, sportivo e per la scoperta del territorio insieme ad attività turistiche, ricettive, ristorative, ricreative, didattiche e promozionali.
I commenti di Agenzia del Demanio e Difesa Servizi
“Ancora una volta - ha commentato il
Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi - gli imprenditori, le associazioni e i cittadini hanno risposto con entusiasmo ad un progetto così significativo; far tornare a nuova vita queste strutture vuol dire infatti non solo recuperarle, grazie a progetti di valorizzazione, ma soprattutto metterle a disposizione della comunità, creare nuova occupazione, alimentare la rinascita dei bellissimi luoghi in cui si trovano.
“Siamo molto soddisfatti perchè quest’anno, a differenza della prima edizione,
il portafoglio inserito nel bando era variegato e, non comprendendo solo fari, più difficile da proporre al mercato. Il numero delle offerte ricevute ha invece confermato che se si lavora bene per costruire operazioni di recupero realmente appetibili, la partecipazione c’è e i risultati arrivano” - ha concluso Reggi.
“Il grande interesse verso il progetto Valore Paese Fari 2016 conferma ancora una volta la validità dell'idea ed è il frutto di una proficua collaborazione tra le amministrazioni centrali, territoriali, le comunità locali e il mondo dell’imprenditoria” - ha commentato
l’AD di Difesa Servizi S.p.A. Fausto Recchia - che ha poi aggiunto “questa iniziativa testimonia anche un cambio di marcia delle Forze Armate nella valorizzazione in senso duale del suo patrimonio immobiliare con un approccio finalizzato garantire il sistema di sicurezza, in questo caso marittimo e, allo stesso tempo, recuperare risorse per il bilancio dello Stato, generare ricchezza e occupazione per il Paese”.