Centro Italia, 24 scuole saranno ricostruite con tecnologia a secco
LAVORI PUBBLICI
Centro Italia, 24 scuole saranno ricostruite con tecnologia a secco
Si utilizzeranno strutture in legno, acciaio, casseri a perdere e calcestruzzo prefabbricato. Tempi abbreviati per l’affidamento dei lavori
19/01/2017 - La ricostruzione delle scuole danneggiate dai terremoti che, a partire dal 24 agosto 2016 hanno devastato il Centro Italia, avverrà con tecnologia a secco. Lo prevede l’ordinanza 14/2017, firmata dal Commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani.
La nuova norma si inserisce nel programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018. Il programma si articola in tre azioni:
- ricostruzione degli edifici scolastici che, a causa dei danni subiti, non possono essere riparati;
- riparazione, con adeguamento sismico, degli edifici scolastici che hanno avuto un esito di agibilità “E”;
- affitto, montaggio e smontaggio di moduli scolastici provvisori per le scuole che verranno riparate, con adeguamento sismico, entro il settembre 2018.
L’ordinanza 14/2017 si concentra sul primo caso, cioè sulla costruzione ex novo di edifici scolastici in sostituzione di quelli crollati o gravemente danneggiati. Ne sono stati individuati 24: la loro sostituzione potrà avvenire sullo stesso sito o altrove.
I sistemi di costruzione a secco non implicano nel processo di assemblaggio l’utilizzo dell’acqua o l’impiego di materiali di connessione che necessitino di consolidarsi dopo la posa, come collanti e sigillanti. Nella fase finale del montaggio i componenti, generalmente prodotti finiti in quanto precedentemente lavorati, vengono uniti attraverso giunzioni meccaniche (bulloni, viti ecc) per realizzare o l’intero edificio o alcuni elementi della costruzione.
Per utilizzare questa tecnica costruttiva è necessario che in sede di progettazione del singolo elemento si predisponga il collegamento e l’integrazione tra i vari elementi costruttivi, per permettere di rendere gli elementi facilmente collegabili e favorire una veloce posa in opera e un futuro smontaggio e riutilizzo. Infatti una costruzione stratificata a secco prevede tre elementi funzionali collegabili fra loro: la struttura, l’involucro esterno e l’involucro interno.
Sarà fondamentale il rispetto delle Norme Tecniche per le Costruzioni - NTC (DM 14 gennaio 2008) per gli edifici strategici di classe d’uso IV (Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità), della normativa in materia di risparmio energetico e di sicurezza antincendio.
Il criterio dell’aggiudicazione dell’appalto sarà quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, e del minor prezzo per i lavori di importo pari o inferiore a un milione di euro.
Data l’urgenza, l’ordinanza ha abbreviato a 15 giorni i termini per la partecipazione, cioè il minimo consentito dal Codice Appalti, e ha fissato a 15 giorni il lasso di tempo tra l’aggiudicazione e la firma del contratto.
I Comuni e le Province, proprietari degli immobili da sostituire, effettueranno i rilievi nelle aree su cui realizzare il nuovo edificio e la relazione geotecnica e geologica. Si occuperanno della demolizione degli edifici danneggiati e del conferimento delle macerie in discarica.
Se opteranno per la delocalizzazione, dovranno realizzare le opere di urbanizzazione primaria, cioè strade, parcheggi, fognature, rete idrica, rete di distribuzione dell'energia elettrica e del gas e pubblica illuminazione. I lavori di importo compreso tra 150mila euro e un milione di euro potranno essere affidati con trattativa privata e invito a dieci operatori. In caso di importi superiori a un milione di euro, si potranno accorciare i termini previsti per le procedure aperte e ristrette.
La nuova norma si inserisce nel programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018. Il programma si articola in tre azioni:
- ricostruzione degli edifici scolastici che, a causa dei danni subiti, non possono essere riparati;
- riparazione, con adeguamento sismico, degli edifici scolastici che hanno avuto un esito di agibilità “E”;
- affitto, montaggio e smontaggio di moduli scolastici provvisori per le scuole che verranno riparate, con adeguamento sismico, entro il settembre 2018.
L’ordinanza 14/2017 si concentra sul primo caso, cioè sulla costruzione ex novo di edifici scolastici in sostituzione di quelli crollati o gravemente danneggiati. Ne sono stati individuati 24: la loro sostituzione potrà avvenire sullo stesso sito o altrove.
Ricostruzione con sistemi a secco
La costruzione dei nuovi edifici scolastici sarà realizzata con tecnologia a secco, cioè con l’impiego di strutture lignee, acciaio, cassero a perdere, calcestruzzo prefabbricato. La tecnologia a secco rappresenta una alternativa ai sistemi costruttivi tradizionali a umido o in latero cemento. Minimizza l’uso dei materiali e consente non solo un elevato risparmio energetico, ma permette di realizzare l'opera in meno tempo.I sistemi di costruzione a secco non implicano nel processo di assemblaggio l’utilizzo dell’acqua o l’impiego di materiali di connessione che necessitino di consolidarsi dopo la posa, come collanti e sigillanti. Nella fase finale del montaggio i componenti, generalmente prodotti finiti in quanto precedentemente lavorati, vengono uniti attraverso giunzioni meccaniche (bulloni, viti ecc) per realizzare o l’intero edificio o alcuni elementi della costruzione.
Per utilizzare questa tecnica costruttiva è necessario che in sede di progettazione del singolo elemento si predisponga il collegamento e l’integrazione tra i vari elementi costruttivi, per permettere di rendere gli elementi facilmente collegabili e favorire una veloce posa in opera e un futuro smontaggio e riutilizzo. Infatti una costruzione stratificata a secco prevede tre elementi funzionali collegabili fra loro: la struttura, l’involucro esterno e l’involucro interno.
Titoli abilitativi
L’ordinanza precisa subito che gli interventi di costruzione degli edifici scolastici rientrano nell’attività edilizia delle pubbliche amministrazioni. Questo significa che non si applicano le norme sui titoli abilitativi previsti dal Testo Unico dell’edilizia (Dpr 380/2001).Sarà fondamentale il rispetto delle Norme Tecniche per le Costruzioni - NTC (DM 14 gennaio 2008) per gli edifici strategici di classe d’uso IV (Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità), della normativa in materia di risparmio energetico e di sicurezza antincendio.
Gli appalti per la costruzione delle nuove scuole
Sarà l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa - Invitalia a svolgere le funzioni di centrale unica di committenza. Le procedure di gara per l’affidamento dei lavori di costruzione saranno svolte con procedura aperta e sarà ammesso il subappalto.Il criterio dell’aggiudicazione dell’appalto sarà quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, e del minor prezzo per i lavori di importo pari o inferiore a un milione di euro.
Data l’urgenza, l’ordinanza ha abbreviato a 15 giorni i termini per la partecipazione, cioè il minimo consentito dal Codice Appalti, e ha fissato a 15 giorni il lasso di tempo tra l’aggiudicazione e la firma del contratto.
I Comuni e le Province, proprietari degli immobili da sostituire, effettueranno i rilievi nelle aree su cui realizzare il nuovo edificio e la relazione geotecnica e geologica. Si occuperanno della demolizione degli edifici danneggiati e del conferimento delle macerie in discarica.
Se opteranno per la delocalizzazione, dovranno realizzare le opere di urbanizzazione primaria, cioè strade, parcheggi, fognature, rete idrica, rete di distribuzione dell'energia elettrica e del gas e pubblica illuminazione. I lavori di importo compreso tra 150mila euro e un milione di euro potranno essere affidati con trattativa privata e invito a dieci operatori. In caso di importi superiori a un milione di euro, si potranno accorciare i termini previsti per le procedure aperte e ristrette.