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Industria 4.0, tutti gli incentivi per imprese e professionisti
FINANZIAMENTI
Industria 4.0, tutti gli incentivi per imprese e professionisti
Dal Ministero dello Sviluppo Economico una guida alle misure per investimenti innovativi, infrastrutture e competenze digitali
08/02/2017 - Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato una guida dedicata agli strumenti attuativi del Piano nazionale Industria 4.0 per professionisti e imprese.
La Guida, descrive le misure che il Governo italiano ha sviluppato nel “Piano nazionale Industria 4.0 2017-2020” che si muove secondo quattro direttrici strategiche:
- Investimenti innovativi: stimolare l’investimento privato nell’adozione delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 e aumentare la spese in ricerca, sviluppo e innovazione;
- Infrastrutture abilitanti: assicurare adeguate infrastrutture di rete, garantire la sicurezza e la protezione dei dati, collaborare alla definizione di standard di interoperabilità internazionali;
- Competenze e Ricerca: creare competenze e stimolare la ricerca mediante percorsi formativi ad hoc;
- Awareness e Governance: diffondere la conoscenza, il potenziale e le applicazioni delle tecnologie Industria 4.0 e garantire una governance pubblico-privata per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Sarà inoltre prorogato l’attuale superammortamento con aliquota al 140% per i beni strumentali nuovi e sarà potenziato inserendo beni immateriali strumentali (software) funzionali alla trasformazione in chiave Industria 4.0.
I provvedimenti riguardano interventi iniziati nel 2017 e completati entro giugno 2018 (con consegna del bene al 30 giugno 2018, previo ordine e acconto maggiore del 20% entro il 31 dicembre 2017).
La ricerca svolta dai privati non sarà più interna alle singole aziende. Le imprese finanzieranno piuttosto delle start-up e questa scelta sarà incentivata con detrazioni fiscali fino al 30% (oggi 19%). Ipotizzando un investimento pari a 1 milione, la detrazione sarà pari a 300mila euro a fronte dei 95mila che si possono ottenere oggi considerando l'aliquota al 19% e il limite di 500 milioni agli investimenti.
Nel caso della Garanzia diretta i soggetti interessati devono presentare a una banca o a un intermediario finanziario una richiesta di finanziamento e, contestualmente, richiedere che sia assistito dalla garanzia pubblica. In caso di inadempimento del soggetto che ha ottenuto il finanziamento, la banca o l’intermediario finanziario concedente potrà rivalersi sul Fondo di Garanzia.
“Abbiamo disegnato delle misure che ogni azienda può attivare in modo automatico senza ricorrere a bandi o sportelli e, soprattutto, senza vincoli dimensionali, settoriali o territoriali. Quello che il Governo propone, impegnando risorse importanti nei prossimi anni, è un vero patto di fiducia con il mondo delle imprese che vogliono crescere e innovare. Industria 4.0 investe tutti gli aspetti del ciclo di vita delle imprese che vogliono acquisire competitività, offrendo un supporto negli investimenti, nella digitalizzazione dei processi produttivi, nella valorizzazione della produttività dei lavoratori, nella formazione di competenze adeguate e nello sviluppo di nuovi prodotti e processi”, ha concluso Calenda.
La Guida, descrive le misure che il Governo italiano ha sviluppato nel “Piano nazionale Industria 4.0 2017-2020” che si muove secondo quattro direttrici strategiche:
- Investimenti innovativi: stimolare l’investimento privato nell’adozione delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 e aumentare la spese in ricerca, sviluppo e innovazione;
- Infrastrutture abilitanti: assicurare adeguate infrastrutture di rete, garantire la sicurezza e la protezione dei dati, collaborare alla definizione di standard di interoperabilità internazionali;
- Competenze e Ricerca: creare competenze e stimolare la ricerca mediante percorsi formativi ad hoc;
- Awareness e Governance: diffondere la conoscenza, il potenziale e le applicazioni delle tecnologie Industria 4.0 e garantire una governance pubblico-privata per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Industria 4.0, iperammortamento e superammortamento
Il Piano Industria 4.0 prevede un iperammortamento con aliquota al 250% per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione in chiave innovativa.Sarà inoltre prorogato l’attuale superammortamento con aliquota al 140% per i beni strumentali nuovi e sarà potenziato inserendo beni immateriali strumentali (software) funzionali alla trasformazione in chiave Industria 4.0.
I provvedimenti riguardano interventi iniziati nel 2017 e completati entro giugno 2018 (con consegna del bene al 30 giugno 2018, previo ordine e acconto maggiore del 20% entro il 31 dicembre 2017).
Agevolazioni Industria 4.0 per la ricerca e start-up
Il credito di imposta alla ricerca salirà dal 25% al 50%. Ogni azienda contribuente avrà diritto ad un credito massimo di 20 milioni di euro, mentre fino ad oggi il limite è stato 5 milioni. Prendendo sempre come esempio un investimento di 1 milione di euro, si ottiene un credito di imposta di 500mila euro.La ricerca svolta dai privati non sarà più interna alle singole aziende. Le imprese finanzieranno piuttosto delle start-up e questa scelta sarà incentivata con detrazioni fiscali fino al 30% (oggi 19%). Ipotizzando un investimento pari a 1 milione, la detrazione sarà pari a 300mila euro a fronte dei 95mila che si possono ottenere oggi considerando l'aliquota al 19% e il limite di 500 milioni agli investimenti.
Fondo di garanzia
Il provvedimento mira a sostenere le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie.Nel caso della Garanzia diretta i soggetti interessati devono presentare a una banca o a un intermediario finanziario una richiesta di finanziamento e, contestualmente, richiedere che sia assistito dalla garanzia pubblica. In caso di inadempimento del soggetto che ha ottenuto il finanziamento, la banca o l’intermediario finanziario concedente potrà rivalersi sul Fondo di Garanzia.
Opportunità per le imprese: il commento di Calenda
Il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha commentato in questo modo la misura messa in campo dal Governo: “Il Piano Industria 4.0 è una grande occasione per tutte le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale: il Piano prevede un insieme di misure organiche e complementari in grado di favorire gli investimenti per l’innovazione e per la competitività. Sono state potenziate e indirizzate in una logica 4.0 tutte le misure che si sono rilevate efficaci e, per rispondere pienamente alle esigenze emergenti, ne sono state previste di nuove”.“Abbiamo disegnato delle misure che ogni azienda può attivare in modo automatico senza ricorrere a bandi o sportelli e, soprattutto, senza vincoli dimensionali, settoriali o territoriali. Quello che il Governo propone, impegnando risorse importanti nei prossimi anni, è un vero patto di fiducia con il mondo delle imprese che vogliono crescere e innovare. Industria 4.0 investe tutti gli aspetti del ciclo di vita delle imprese che vogliono acquisire competitività, offrendo un supporto negli investimenti, nella digitalizzazione dei processi produttivi, nella valorizzazione della produttività dei lavoratori, nella formazione di competenze adeguate e nello sviluppo di nuovi prodotti e processi”, ha concluso Calenda.