A stabilirlo un provvedimento, che estende le tutele rispetto alle norme vigenti, deliberato dal Comitato Nazionale di Inarcassa lo scorso aprile e approvato in questi giorni dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Indennità di paternità: cosa prevede l’estensione
Fino ad oggi l’indennità di paternità, prevista dal DLgs 151/2001, veniva riconosciuta per la nascita del figlio o per l’ingresso in famiglia di un minore adottato o affidato, nei casi di abbandono, morte o grave infermità della madre, purché fosse anch’essa libera professionista.Con il nuovo provvedimento, invece, Inarcassa amplia la tutela in quanto riconosce all’iscritto un’indennità anche quando la madre non sia una libera professionista o una lavoratrice, per il periodo in cui essa non ne abbia diritto, per i tre mesi successivi all’ingresso del bambino in famiglia.