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Puglia, 200 milioni di euro per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici

Puglia, 200 milioni di euro per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici

Il bando regionale riserva 30 milioni agli ospedali e 30 alle case popolari

Vedi Aggiornamento del 26/07/2017
Puglia, 200 milioni di euro per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 26/07/2017
13/02/2017 - 200 milioni di euro per l’efficientamento energetico di edifici pubblici, case popolari, scuole e ospedali. Li mette sul piatto la Regione Puglia attraverso uno dei bandi europei con la più alta dotazione finanziaria e con importanti ricadute sulla vivibilità di spazi finora poco funzionali e sulle piccole e medie imprese interessate ai lavori.
 

Involucro, impianti, fonti rinnovabili

Si potrà intervenire sugli edifici esistenti rinnovando l’involucro, le dotazioni impiantistiche, con sistemi di telecontrollo intelligente, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici, oltre all’installazione di impianti di produzione energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo. 
 

Massimo 5 milioni di euro per intervento e 15 per ogni ente

Infissi, isolamenti murari, sistemi efficienti di riscaldamento e condizionamento sono tra gli interventi ammessi, con al massimo 5 milioni di euro per ciascun intervento. Ciascun ente potrà presentare fino a tre progetti, con un ipotesi di finanziamento fino a 15 milioni di euro.
 

30 milioni di euro per gli ospedali, 30 per le case popolari

La somma è stata stanziata con fondi Por Puglia 2014-2020 e 10 milioni sono riservati alle amministrazioni statali e 30 alle aziende sanitarie e ospedaliere. Inoltre, sono riservati 30 milioni per le case popolari, 8 milioni per gli edifici pubblici regionali e 8 milioni per interventi nell’area interna dei Monti Dauni. L’avviso è stato già condiviso con il partenariato.
 

Obiettivo “edifici ad energia quasi zero”

Uno degli obiettivi è arrivare alla realizzazione di edifici ad energia “quasi zero”, del tipo passivo, sostenibili anche con l’installazione di building automation e domotica. Si dovrà arrivare minimo a edifici di classe “C” e sarà maggiore la premialità per la riduzione di emissioni, l’innovazione, il livello di progettazione e per il cofinanziamento.
 

Bando aperto agli ospedali

Per la prima volta per bandi di questo tipo è data la possibilità di partecipare anche alle aziende sanitarie e ospedaliere, che presentano spesso edifici carenti dal punto di vista del risparmio energetico. Finora infatti questi interventi hanno riguardato spesso solo le scuole: oggi saranno finanziate anche opere per case popolari e ospedali.
 

In arrivo un bando nazionale per le scuole

Per le scuole è in arrivo - è stato detto oggi in conferenza stampa - un bando nazionale simile, con una dotazione di 300 milioni di euro per tutta Italia. Quello regionale mette a disposizione 200 milioni di euro solo per la Puglia.
 

Assessore Capone: ‘Puglia smart è anche efficientare gli edifici pubblici’

Il bando, approvato con delibera di Giunta presentata dall’assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, è a cura della sezione Infrastrutture Energetiche della Regione Puglia. Alla conferenza stampa sono intervenuti Carmela Iadaresta, dirigente della sezione e Domenico Laforgia, direttore del dipartimento.
 
“La Puglia smart significa anche efficientare in maniera intelligente gli edifici pubblici - spiega l’assessore Capone - perché con investimenti mirati riusciamo a migliorare la vita delle persone e degli utenti. Si pensi agli ospedali, dove mantenere la corretta temperatura negli ambienti di degenza costa moltissimo e dove spesso le infrastrutture di base come finestre e murature sono fonti di sprechi”. “Ma mi riferisco anche alle scuole, agli edifici pubblici e alle case popolari, dove ci sono le stesse necessità Con questo bando aiuteremo le amministrazioni e le Asl a risparmiare e a ristrutturare edifici vetusti e non sostenibili.
 
Siamo sicuri che anche il mondo dell’impresa attende un bando di questa portata per utilizzare le proprie professionalità nel corso di interventi non più rinviabili su edifici spesso insicuri e fonte di sprechi energetici. Si tratterà di ossigeno per un settore che ha risentito molto della crisi. Infine, il messaggio per gli enti locali è chiaro: più risparmi, più ti premio” ha concluso Capone.
 
“Il moltiplicatore per l’indotto - ha specificato Laforgia in chiusura - per questo settore degli impianti arriva fino a 5: 200 milioni di euro investiti significano che si può generare fino a un miliardo di ricaduta sul tessuto produttivo e questo è uno degli obiettivi che ci poniamo con questo bando”.
 
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