Nei primi undici mesi del 2016 la spesa sostenuta da incentivi per le ristrutturazioni è cresciuta del 13,9%, dopo la flessione osservata nello stesso periodo del 2015 (-14,0%). Sulla base di questo trend, si stima per il 2016 una spesa incentivata pari a 28.207 milioni di euro con un aumento di 3.439 milioni rispetto al 2015.
Sulla domanda nelle costruzioni stanno agendo positivamente le politiche di incentivazione degli interventi per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico che - anche grazie all’azione di Confartigianato - sono state recentemente confermate e prorogate dalla Legge di Bilancio 2017.
I dati arrivano da ANAEPA-Confartigianato Edilizia, che ha analizzato l’andamento del settore delle costruzioni nel 2016, anno di entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti pubblici.
I trend del settore delle costruzioni
Prosegue la risalita della fiducia delle imprese di costruzione: a febbraio 2017 l’indice di fiducia è invariato rispetto al mese precedente e superiore del 3,9% rispetto allo stesso mese del 2016. Tuttavia, la produzione registra ancora una flessione, seppur limitata: -0,3% al netto degli effetti di calendario, pur segnando il migliore risultato dal 2007.La strada del recupero è lunga: a dicembre 2016 la produzione risulta quasi dimezzata (-42,6%) rispetto al livello che aveva a luglio 2008, il mese di massimo pre crisi, diminuzione due volte e mezzo maggiore rispetto al calo registrato dal manifatturiero (-16,7%) nello stesso periodo.
Il nuovo Codice Appalti ha rallentato la produzione edilizia
Con elevata probabilità il trend della produzione dell’edilizia si sarebbe collocato in territorio positivo se non si fossero registrate le incertezze e rallentamenti nelle procedure derivanti dalla adozione dal 19 aprile del 2016 del nuovo Codice degli appalti.L’analisi dei report dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) evidenzia che tra il 19 aprile ed il 30 giugno 2016 gli appalti di lavori pubblici hanno registrato, rispetto allo stesso periodo del 2015, un calo del 52,5% in termini di numerosità e del 61,8% in termini di importo.
Nel periodo antecedente l’introduzione del nuovo Codice degli Appalti (1 gennaio 2016-18 aprile 2016) il calo era del 33% e questo intensificarsi della flessione, in gran parte riconducibile a problemi applicativi della normativa, vale 1.128 milioni di euro di minori lavori pubblici in appalto in soli 72 giorni.
Il decreto correttivo al Codice Appalti
Sono in cantiere modifiche al Codice: recentemente l’ANAC ha segnalato a Governo e Parlamento modifiche condivise e promosse anche da ANAEPA-Confartigianato Edilizia in merito agli organismi di attestazione, al rating di impresa ed al rating di legalità come criterio premiale per la valutazione delle offerte.Le complessità della nuova normativa si inserisce in un contesto in cui è evidente che “….la struttura della domanda non sia particolarmente favorevole alla partecipazione delle piccole e medie imprese (PMI) al mercato degli appalti pubblici” (Relazione annuale ANAC, pag. 171).