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Società di ingegneria nel mercato privato, riparte il ddl ‘Concorrenza’

Società di ingegneria nel mercato privato, riparte il ddl ‘Concorrenza’

Via libera del Senato dopo una lunga pausa. Nel testo la copertura assicurativa per dieci anni dopo la scadenza della polizza

Vedi Aggiornamento del 04/08/2017
Società di ingegneria nel mercato privato, riparte il ddl ‘Concorrenza’
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 04/08/2017
03/05/2017 - Si riaccendono i riflettori sulla possibilità che le società di ingegneria operino nel mercato privato. Il Senato ha approvato il nuovo maxi-emendamento sostitutivo del disegno di legge “Concorrenza”, su cui il Governo aveva chiesto la fiducia.
 
Il testo, che prima della votazione di oggi è stato fermo in Parlamento dal 2015, contiene anche delle proposte per tutelare i professionisti da richieste di risarcimento giunte dopo la disdetta della polizza.
 

Le società di ingegneria lavoreranno con i privati

Il disegno di legge sta tentando da tempo di mettere fine alla querelle infinita tra le società di ingegneria, che rivendicano il diritto a lavorare nel settore privato, e i professionisti, che invece vorrebbero limitare l’attività delle società al settore pubblico.
 
Con una disposizione di interpretazione autentica, il ddl estende la disciplina della Legge 266/1997, che ha consentito l’esercizio della professione in forma societaria, alle società di ingegneria costituite in forma di società di capitali o cooperative.
 
Questo significa che, spiega la relazione di accompagnamento del maxi-emendamento, oltre ad aprire il mercato privato alle società di ingegneria, si affermerà la validità dei contratti tra società di ingegneria e privati conclusi a decorrere dall’11 agosto 1997 (Data di entrata in vigore della L 266/1997).
 
Per operare con i privati, le società di ingegneria dovranno stipulare una polizza assicurativa per la copertura dei rischi derivanti dalla responsabilità civile per gli eventuali danni causati ai clienti dai singoli soci professionisti nell’esercizio dell’attività professionale.
 

Assicurazione professionale, ultrattività di dieci anni

Nelle polizze assicurative per la responsabilità civile professionale, stipulate sia dai singoli professionisti sia dalle società di ingegneria, sarà offerta la copertura per le richieste di risarcimento presentate nei dieci anni successivi alla scadenza del contratto, riferite ad eventi verificatisi nel periodo di copertura.
 
I titolari di polizze in corso di validità alla data di entrata in vigore della legge “Concorrenza” potranno richiedere alle compagnie l’inserimento di questa clausola di ultrattività nei loro contratti.
 

Obbligatorio indicare al cliente i compensi

Il professionista avrà l'obbligo di fornire al cliente, in forma scritta o telematica, tutte le informazioni inerenti al suo compenso.

Per assicurare la trasparenza, i professionisti iscritti ad ordini e Collegi sono tenuti ad indicare agli utenti i titoli posseduti e le eventuali specializzazioni conseguite.
 

Oice: 'finalmente chiarita la legittimità dei contratti di ingegneria'

L'Oice, l’Associazione delle società di ingegneria aderente a Confindustria, ha espresso soddisfazione per l'approvazione della norma interpretativa sulla validità dei contratti stipulati dalle società di ingegneria con committenti privati. "Il provvedimento - ha affermato il presidente Gabriele Scicolone - chiude definitivamente ogni questione inerente la legittimazione delle nostre società anche nei rapporti privati, una vicenda giuridica che non si doveva porre e che la giurisprudenza, anche recentissima, ha confermato non esistere. Adesso anche una norma di legge lo conferma, come chiedevamo da tempo". 

Dopo aver illustrato che la norma, così come strutturata, tutela i consumatori, Scicolone ha concluso: “che nessuno si permetta anche solo di accennare ad un fantomatico condono a favore delle nostre società perché la disposizione approvata è soltanto una interpretazione autentica di una vicenda risolta da vent'anni e che ha consentito alle nostre società di crescere e svilupparsi in Italia e all’estero, offrendo lavoro a tanti giovani professionisti, contribuendo anche al bilancio di Inarcassa per più di 60 milioni di euro ogni anno per il solo contributo oggettivo del 4%. Di ciò siamo contenti e confidiamo in una rapida approvazione definitiva alla Camera. Alla fine sono prevalsi equilibrio e saggezza, nel rispetto ovvio delle prerogative parlamentari e della libertà di giudizio che altri hanno tentato in tutti i modi di calpestare e sottomettere alle proprie logiche corporative.”
 
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