
Case insieme agli stadi e deroghe per i mondiali di sci, la Camera dice no
URBANISTICA
Case insieme agli stadi e deroghe per i mondiali di sci, la Camera dice no
Manovrina 2017: le Commissioni chiedono di restituire all’Anac il potere di raccomandazione vincolante
Vedi Aggiornamento
del 12/06/2017

12/05/2017 - Vietare la costruzione di edifici residenziali contestualmente alle attività di realizzazione e potenziamento degli impianti sportivi, ma anche le deroghe al Codice Appalti per le opere necessarie allo svolgimento dei mondiali di sci di Cortina d’Ampezzo del 2021.
Sono le richieste avanzate dalla Commissione Ambiente della Camera durante l’esame per la conversione in legge della Manovrina 2017.
Nei giorni scorsi, il vice presidente di Legambiente, Edoardo Zanchini, ha definito la norma “un intervento normativo pensato più per dare il via libera alla costruzione di veri e propri quartieri e all’occupazione di nuovi suoli, che per la riqualificazione o la realizzazione di nuovi impianti sportivi”.
La Commissione ha raccolto i dissensi e ha dato parere positivo a condizione che si chiarisca che, negli interventi riguardanti gli impianti sportivi, non è ammessa la realizzazione di edifici residenziali.
Il commissario deve predisporre il piano degli interventi entro trenta giorni dalla sua nomina e, dopo altri trenta giorni, ha il compito di convocare la conferenza di servizi, che si svolge con termini dimezzati. Al termine della conferenza, il commissario approva il piano degli interventi con proprio decreto, che sostituisce ogni parere, valutazione, autorizzazione o permesso necessari alla realizzazione dell’intervento. Il decreto commissariale può costituire adozione di variante allo strumento urbanistico comunale.
Le condizioni poste dalla Commissione accolgono il parere dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), che nei giorni scorsi ha spiegato che si contraddicono i principi ispiratori della riforma del Codice degli appalti dimostrando come i processi autorizzativi siano troppo lunghi e complicati.
Questa possibilità, prevista dal Codice Appalti del 2016, è stata cancellata dal Correttivo, ma ora alcuni operatori del settore ne stanno chiedendo il ripristino.
Sono le richieste avanzate dalla Commissione Ambiente della Camera durante l’esame per la conversione in legge della Manovrina 2017.
Nuovi stadi e complessi residenziali
La Manovrina, lo ricordiamo, contiene disposizione per rendere più facile e conveniente la realizzazione di nuovi impianti sportivi. Tra queste c’è la possibilità che lo studio di fattibilità comprenda la costruzione di immobili con destinazioni d’uso diverse da quella sportiva, complementari e/o funzionali al finanziamento e alla fruibilità dell’impianto, la demolizione dell’impianto da dismettere, la demolizione e ricostruzione, anche con diverse volumetria e sagoma, o la riconversione e riutilizzazione dell’impianto.Nei giorni scorsi, il vice presidente di Legambiente, Edoardo Zanchini, ha definito la norma “un intervento normativo pensato più per dare il via libera alla costruzione di veri e propri quartieri e all’occupazione di nuovi suoli, che per la riqualificazione o la realizzazione di nuovi impianti sportivi”.
La Commissione ha raccolto i dissensi e ha dato parere positivo a condizione che si chiarisca che, negli interventi riguardanti gli impianti sportivi, non è ammessa la realizzazione di edifici residenziali.
Mondiali di sci e Codice Appalti
Un secco no della Commissione arriva anche in materia di deroghe al Codice Appalti per i mondiali di sci 2021. La Manovrina prevede la nomina di un commissario che curi la progettazione, la realizzazione o l’adeguamento di impianti a fune, collegamenti, anche viari diversi dalla viabilità statale, tra gli impianti, piste per lo sci da discesa, opere connesse alla riqualificazione dell’area turistica della provincia di Belluno, in particolare nel comune di Cortina d’Ampezzo. Tra questi sono compresi infrastrutture, servizi destinati allo sport, alla ricreazione, al turismo sportivo, alle attività di somministrazione di alimenti e bevande e all’attività turistico-ricettiva.Il commissario deve predisporre il piano degli interventi entro trenta giorni dalla sua nomina e, dopo altri trenta giorni, ha il compito di convocare la conferenza di servizi, che si svolge con termini dimezzati. Al termine della conferenza, il commissario approva il piano degli interventi con proprio decreto, che sostituisce ogni parere, valutazione, autorizzazione o permesso necessari alla realizzazione dell’intervento. Il decreto commissariale può costituire adozione di variante allo strumento urbanistico comunale.
Le condizioni poste dalla Commissione accolgono il parere dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), che nei giorni scorsi ha spiegato che si contraddicono i principi ispiratori della riforma del Codice degli appalti dimostrando come i processi autorizzativi siano troppo lunghi e complicati.
Poteri dell’Anac
La Commissione Ambiente ha chiesto che sia anche reintrodotto il potere di raccomandazione vincolante dell’Anac. Si tratta della possibilità che l’Anticorruzione raccomandi alla Stazione Appaltante di correggere eventuali atti ritenuti illegittimi, punendo con una multa fino a 25mila euro il mancato adeguamento alle sue prescrizioni.Questa possibilità, prevista dal Codice Appalti del 2016, è stata cancellata dal Correttivo, ma ora alcuni operatori del settore ne stanno chiedendo il ripristino.