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Gare di progettazione, corrispettivi errati nella metà dei bandi

Gare di progettazione, corrispettivi errati nella metà dei bandi

Cnappc: ‘mancata indicazione o calcoli sbagliati che non rispettano il Decreto Parametri’

Vedi Aggiornamento del 06/03/2020
Gare di progettazione, corrispettivi errati nella metà dei bandi
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 06/03/2020
06/07/2017 - La metà dei bandi per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura non è in regola. Calcolo errato o mancata indicazione dei corrispettivi sono le criticità maggiormente riscontrate, cui si aggiungono anche requisiti di accesso alle gare sbagliati.
 
Sono questi i dati emersi dal primo monitoraggio dell’ONSAI, l’Osservatorio Nazionale sui Servizi di Architettura e Ingegneria, istituito presso il Consiglio Nazionale degli Architetti per favorire il controllo dei bandi e il confronto tra Ordini territoriali e Stazioni Appaltanti.
 

Corrispettivi nelle gare di progettazione

L’ONSAI ha esaminato 100 bandi e ha rilevato che ben 52 non contengono l’allegato con il calcolo dei corrispettivi posti a base di gara.
 
Nel 47% dei casi è stato riscontrato invece un calcolo errato rispetto alle indicazioni fornite dal “Decreto Parametri” (DM 17 luglio 2016).
 
Si tratta di numeri molto critici, ma secondo Rino La Mendola, vicepresidente del Consiglio Nazionale e coordinatore del dipartimento Lavori Pubblici, potrebbe esserci una spiegazione: “i bandi analizzati sono in gran parte partiti prima del 20 maggio 2017, data dell’entrata in vigore del Decreto correttivo (D.lgs. 56/2017) del Codice Appalti (D.lgs. 50/2016), che ha finalmente ripristinato l’obbligo per le stazioni appaltanti di calcolare l’importo a base di gara nel rispetto del Decreto Parametri. Sarà interessante - ha aggiunto - analizzare il censimento dei dati aggiornati a fine anno per verificare se il Correttivo ha prodotto gli effetti da noi auspicati”.
 

Gare di progettazione, errori nei requisiti e nelle procedure

L’Osservatorio ha registrato che nel 33% dei casi le Stazioni Appaltanti hanno chiesto immotivatamente il requisito del fatturato per poter partecipare alle gare. Rilevati errori anche nell’attribuzione delle categorie delle opere, nella scelta del criterio di aggiudicazione e delle procedure in base agli importi a base di gara.
 
Altre criticità riguardano la richiesta di una cauzione provvisoria, che è invece vietata, prestazioni su immobili storici non riservate agli architetti o un tempo non congruo per lo svolgimento del servizio.
 
Il Cnappc in una nota ha annunciato che l’Osservatorio entrerà a pieno regime subito dopo il rinnovo dei Consigli degli Ordini Provinciali degli Architetti. Alimenterà una banca dati informatica che raccoglierà, per tipologia, le criticità rilevate sul territorio nazionale, consentendo
al Consiglio nazionale l’adozione delle azioni necessarie al loro superamento.
 

La guida del Cnappc per redigere i bandi

Ricordiamo che, con la speranza di limitare errori ed incertezze, il Consiglio nazionale degli Architetti a marzo scorso ha fornito alle Amministrazioni delle indicazioni su come redigere i bandi di gara. Le linee guida riguardano sia i casi ordinari, cioè i servizi di ingegneria e architettura che non hanno una particolare rilevanza sotto il profilo architettonico, storico, ambientale o paesaggistico, sia i concorsi di progettazione o di idee, che in base al Codice Appalti vanno invece utilizzati quando l’incarico ha una rilevanza architettonica.
 
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