03/07/2017 - Il commissario per la ricostruzione post-sisma, Vasco Errani, ha approvato il secondo programma di interventi - finanziato dallo Stato con oltre 29 milioni di euro - per il recupero edilizio e la messa in sicurezza di 111 chiese danneggiate e rese inagibili dalle scosse di terremoto che dal 24 agosto 2016 hanno colpito il centro Italia.
Le chiese interessate sono 19 in Abruzzo, 15 nel Lazio, 59 nelle Marche, 18 in Umbria. 100 di esse sono di proprietà delle Diocesi e 11 di proprietà del Ministero dei Beni culturali e del Fondo edifici di culto.
L’Ordinanza 32/2017 disciplina in modo dettagliato tempi di intervento e risorse finanziarie.
Le chiese di proprietà delle Diocesi
Per le chiese di proprietà delle Diocesi, i progetti devono essere presentati agli Uffici speciali regionali per la ricostruzione entro 30 giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza.I lavori possono essere affidati solo a imprese scelte tra ‘almeno 5 ditte individuate nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e rotazione’, iscritte al registro Antimafia, in regola con gli obblighi contributivi e previdenziali.
Nei 30 giorni successivi, gli Uffici speciali regionali per la ricostruzione curano l’istruttoria e determinano l’importo massimo ammesso a contributo. In seguito, i presidenti di Regione vicecommissari, autorizzano l’intervento e adottano il decreto di concessione del contributo. Infine gli uffici speciali provvedono alla liquidazione del contributo ai soggetti attuatori.
Per gli interventi di importo inferiore ai 40mila euro, la somma viene erogata a conclusione dei lavori. Per i lavori che superano i 40mila euro, può essere erogato un anticipo del 10% a conclusione dell’istruttoria, un ulteriore anticipo fino al 50% all’avvio del cantiere ed ulteriori pagamenti a stati di avanzamento dei lavori fino al 90% dell’importo totale.