Ecobonus e ristrutturazioni, investiti più di 28 miliardi di euro
Gli incentivi fiscali per il recupero edilizio e per la riqualificazione energetica hanno interessato dal 1998 al 2017 16 milioni di interventi, ossia il 62% del numero di famiglie italiane stimato dall’ISTAT pari a 25,9 milioni. Nello stesso periodo le misure di incentivazione fiscale hanno attivato investimenti pari a 264 miliardi di euro, di cui 229,4 miliardi hanno riguardato il recupero edilizio e 34,6 miliardi la riqualificazione energetica.Nel 2016 indica il volume di investimenti è stato pari a 28.243 milioni di euro, di cui 3.309 milioni di euro per la riqualificazione energetica e a 24.934 milioni di euro per il recupero edilizio.
Le previsioni per il 2017, sulla base delle dinamiche registrate nei primi sette mesi dell’anno, indicano un volume di spesa complessivo sui livelli del 2016, con 28.030 milioni di euro. Di questi 3.249 milioni di euro sono imputabili alla riqualificazione energetica e 24.781 milioni al recupero edilizio.
Le misure di incentivazione hanno attivato un volume importante di investimenti a partire dal 2013, cioè in corrispondenza della maggiorazione dal 36% al 50% delle aliquote per le ristrutturazioni e dal 55% al 65% per le riqualificazioni energetiche.
L’articolazione territoriale degli incentivi
Confrontando i dati degli importi dei lavori in detrazione relativi al biennio 2015-2016 con quelli del biennio 2010-2011, emerge un aumento del 68% degli importi dei lavori portati in detrazione. Si evidenzia, in generale, un maggior ricorso agli incentivi nelle regioni del nordovest, dove si concentra il 38% degli importi in detrazione per quanto riguarda il recupero edilizio e ben il 42% con riferimento all’efficientamento energetico. Nelle regioni meridionali, l’incremento del ricorso agli incentivi è stato più significativo (con tassi di crescita del 92% al Sud e del 99% nelle Isole) anche se rappresentano il 13,5% del totale nel biennio 2015-2016 (in tali due aree risiede il 34,3% della popolazione).La regione che fa registrare il maggior ricorso agli incentivi risulterebbe la Lombardia con 6,6 miliardi di euro, seguita da Emilia Romagna (3,3 miliardi), Piemonte e Veneto. Ma in relazione al parco abitativo emerge il Trentino-Alto Adige con 1.923 euro per abitazione, seguito da Emilia-Romagna (1.419 euro per abitazione), Lombardia (1.373 euro), Friuli Venezia Giulia (1.206 euro), Veneto (1.188 euro). Campania (331 euro), Sicilia (244 euro) e Calabria (184 euro) presentano valori inferiori.