Investimenti nei Comuni: risorse per la messa in sicurezza
Al fine di favorire gli investimenti nei Comuni, che non abbiano usufruito dei contributi del Bando Periferie (istituito dal comma 974 della Legge 208/2015), la Legge di Bilancio 2018 assegna 850 milioni di euro, per il triennio 2018-2020, per la realizzazione di opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio.Le risorse sono suddivise così: 150 milioni di euro per il 2018, 300 milioni di euro per il 2019 e 400 milioni di euro per il 2020.
I Comuni dovranno comunicare le richieste di contributo al Ministero dell'Interno entro il 20 febbraio 2018 per l'anno 2018, entro il 20 settembre 2018 per l'anno 2019 ed entro il 20 settembre 2019 per l'anno 2020.
La richiesta dovrà contenere le informazioni riferite alla tipologia dell'opera e al codice unico di progetto (CUP) o ad eventuali forme di finanziamento concesse da altri soggetti sulla stessa opera. La mancanza dell'indicazione di un CUP valido o l'errata indicazione in relazione all'opera per il quale viene chiesto il contributo, comporta l'esclusione dalla procedura.
La richiesta di contributo dovrà riferirsi ad opere inserite in uno strumento programmatico e ciascun Comune non potrà chiedere contributi di importo superiore a 5.225.000 euro complessivi.
I Comuni beneficiari del contributo dovranno affidare i lavori per la realizzazione delle opere pubbliche entro otto mesi dalla data di emanazione del decreto che determina il contributo assegnato.
10 milioni di euro annui ai piccoli Comuni
La Legge di Bilancio 2018, inoltre, contiene novità sul fronte dei piccoli Comuni che potranno contare, a partire dal 2018, su contributo di 10 milioni di euro annui (il contributo per ciascun ente non deve essere superiore a 500.000 euro annui) da destinare al finanziamento di interventi diretti alla tutela dell'ambiente e dei beni culturali, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia e alla riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici nonché alla promozione dello sviluppo economico e sociale e all'insediamento di nuove attività produttive.Con il nuovo stanziamento di 10 milioni di euro annui, la misura incrementerebbe il Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli Comuni, istituito dalla Legge sui piccoli Comuni (in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) e con dotazione iniziale di 100 milioni di euro per il periodo compreso dal 2017 al 2023.
La nuova bozza della Legge di Bilancio 2018, però, non specifica l’orizzonte temporale dei 10 milioni di euro annui stanziati: non è specificato se le risorse siano da ritenersi strutturali o abbiano la stessa validità del Fondo piccoli Comuni, ovvero fino al 2023.