Cessione alle banche dei bonus edilizi
Secondo Cna, se si trasformassero le attuali detrazioni in credito d’imposta cedibile il risultato sarebbe la copertura del 42,52% dell’investimento che si intende realizzare per la ristrutturazione (invece della detrazione del 50% diluita in 10 anni). Negli interventi di riqualificazione energetica si arriverebbe a coprire il 55,28% dell’investimento.Le ipotesi di Cna si basano su un tasso del 3,6% praticato dalle banche per i mutui destinati alla ristrutturazione delle abitazioni. Le famiglie e le imprese avrebbero denaro “spendibile subito” e questo, sostiene Cna, genererebbe in soli due anni una domanda di lavori nel settore delle costruzioni pari a circa 5 miliardi di euro.
“È questa - scrive Cna in una nota - la strada maestra per consentire alle famiglie e alle imprese di ottenere liquidità per poter realizzare l’investimento sulla propria abitazione o sull’immobile dell’impresa per il quale si ha diritto all’agevolazione fiscale”.
Al momento, questa possibilità è consentita solo agli incapienti per i lavori di efficientamento energetico dei condomìni.