
Tariffe professionali, CNI: ‘la UE ribadisce che sono legittime’
La normativa spagnola sui compensi dei procuratori rispetta i parametri europei. Ingegneri: ‘princìpi generali applicabili a tutte le professioni’

I giudici europei si sono espressi su una normativa spagnola, ma secondo il CNI i princìpi alla base della sentenza hanno una portata generale e possono essere applicati a tutte le professioni
Corte di Giustizia UE: ‘legittime le tariffe fissate per legge’
A finire sotto accusa, dopo due controversie sul pagamento delle parcelle, è stato un regio decreto spagnolo del 2003 che fissa i compensi dei procuratori legali. Procuratore e cliente possono negoziare la retribuzione, ma rispetto ai limiti previsti dalla legge, hanno solo un margine di manovra del 12% al rialzo o al ribasso. Esiste inoltre un tetto massimo agli onorari che il procuratore legale può percepire nell’ambito dello stesso procedimento, limite che può essere superato solo previa autorizzazione del giudice, ed è previsto il diritto del cliente di contestare le spese ritenute inutili.Secondo i giudici europei, dal momento che le tariffe sono previste da una norma nazionale, e non sono state predisposte dalle associazioni professionali, non si crea un contrasto con l’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, in base al quale sono incompatibili gli accordi tra imprese o tra associazioni in grado di falsare la concorrenza.
CNI: princìpi applicabili a tutte le professioni
Nella circolare inviata a tutti gli iscritti, il Cni sottolinea che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ritiene che la regolamentazione dei compensi minimi, contenuta in una normativa statale, non contrasta con il diritto dell’Unione Europea e non rappresenta un ostacolo alla libera concorrenza.Anche se, fa notare il CNI, la sentenza riguarda una professione forense ed è incentrata sul diritto di un altro Paese membro, “è indubitabile che i princìpi siano suscettibili di assumere portata di carattere generale e quindi di valere ed essere considerati applicabili anche per le Professioni di altri Paesi dell’Unione Europea”.
Italia: dalle tariffe alla lotta per l’equo compenso
In Italia, lo ricordiamo, le tariffe di ingegneri e architetti erano regolate dalla Legge 143/1949, più volte modificata fino agli anni Ottanta.Il decreto “Bersani” (DL 223/2006 convertito nella Legge 248/2006) ha eliminato l’inderogabilità dei minimi tariffari. Più tardi, il decreto “Liberalizzazioni” (DL 1/2012 convertito nella Legge 27/2012) ha abrogato definitivamente le tariffe professionali.
La determinazione dei compensi è demandata alla contrattazione e alla libera concorrenza. Per correlare il compenso alla complessità degli incarichi è stato elaborato il Decreto Parametri (DM 17 giugno 2016 che ha sostituito il DM 143/2013) usato negli appalti pubblici.
Sono state inoltre presentate in Parlamento una serie di iniziative sull’equo compenso, che mirano a ripristinare i minimi tariffari.
Consiglio Nazionale degli Ingegneri - Sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, 8 dicembre 2016, I sezione, cause riunite C-532/15 e C-538/15 – confermata la compatibilità delle tariffe professionali (spagnole) con il diritto europeo - considerazioni
Corte di Giustizia dell'Unione Europea - Rinvio pregiudiziale – Servizi prestati dai procuratori legali – Tariffa – Organi giurisdizionali – Impossibilità di deroga
Ministero della Giustizia – Approvazione delle tabelle dei corrispettivi commisurati al livello qualitativo delle prestazioni di progettazione adottato ai sensi dell'articolo 24, comma 8, del decreto legislativo n. 50 del 2016 (Nuovo Decreto parametri bis)
Regolamento recante determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all'architettura ed all'ingegneria (Decreto Parametri bis)
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività (Decreto-legge liberalizzazioni)
Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività (Decreto Liberalizzazioni)
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonche' interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale
Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonche' interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale (Decreto Bersani)

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