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Ecobonus stabile e fotovoltaico in area agricola, le richieste degli operatori

Ecobonus stabile e fotovoltaico in area agricola, le richieste degli operatori

Tra le ipotesi di modifica alla Strategia Energetica Nazionale: estendere a tutti gli edifici pubblici l’obbligo del 3% annuo di riqualificazione energetica

Vedi Aggiornamento del 24/04/2018
di Paola Mammarella
26/10/2017 - Stabilizzare l’Ecobonus, graduando gli incentivi in base ai risultati di efficienza energetica raggiunti, ed eliminare il divieto di installare pannelli fotovoltaici sui terreni agricoli. Sono alcune delle proposte per la modifica della Strategia Energetica nazionale (SEN) raccolte durante la consultazione pubblica.
 
I risultati della consultazione sono stati presentati dai Ministri dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in audizione davanti alle commissioni Ambiente della Camera e Attività produttive del Senato.
 
Il documento aggiornato della Strategia energetica nazionale sarà chiuso entro la prima settimana di novembre.
 

Ecobonus e riqualificazione energetica

Quasi tutti i soggetti che hanno partecipato alla consultazione hanno chiesto di stabilizzare l’Ecobonus, concordando sulla graduazione del beneficio rispetto al risparmio ottenibile. Alcuni si sono mostrati contrari all’introduzione di massimali di costo specifici. Le richieste di stabilizzazione degli incentivi sono numerose e secondo molti addetti ai lavori non comporterebbero un aggravio di spesa per lo Stato.
 
Tutti hanno mostrato di apprezzare la proposta di istituire un Fondo di garanzia per gli ecoprestiti e si sono detti favorevoli alla previsione di misure comportamentali per affrontare il tema della povertà energetica. Il Fondo di garanzia per l'eco-prestito è stato previsto anche nel disegno di legge di Bilancio 2018.
 

Fotovoltaico in area agricola

Durante la consultazione è stato chiesto di consentire l’installazione di impianti fotovoltaici sulle aree agricole abbandonate o in disuso. In questo modo, sostengono, si raggiungerebbe più facilmente l’obiettivo di 3000 MW/a, mentre al momento il trend è di 300 MW/a.
 
Altri partecipanti hanno invece chiesto di mantenere il divieto per evitare un maggiore consumo di suolo. Il Ministro Galletti ha affermato che bisognerà confrontarsi con gli enti locali, ma ha assicurato che considera importante il tema del consumo del suolo e che è necessario prevedere piani mirati al rifacimento dell’eolico e misure per sviluppare il fotovoltaico integrato agli edifici.
 

Riqualificazione energetica degli edifici pubblici

Alcuni contributors hanno proposto di estendere a tutte le Pubbliche Amministrazioni l’obbligo del 3% annuo di riqualificazione energetica, oggi valido solo per la PA centrale. Molti hanno manifestato la necessità di potenziare le misure per l’informazione e la formazione nell’ambito della Pubblica Amministrazione.
 
Per quanto riguarda il settore terziario, quasi tutti sono contrari all’istituzione di un obbligo di risparmio, ma favorevoli ad estendere l’obbligo di audit energetico a tutti gli edifici energivori.
 
Unanime invece l’accordo sull’introduzione dei contratti di prestazione energetica. Si tratta dei meccanismi in base ai quali una Esco effettua un investimento che migliora l'efficienza energetica rientrando poi degli oneri sostenuti attraverso i risparmi generati dall'investimento stesso.
 
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