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Piccoli Comuni, dal 17 novembre in vigore la legge per valorizzarli

Piccoli Comuni, dal 17 novembre in vigore la legge per valorizzarli

Il provvedimento stanzia 100 milioni di euro in sette anni per il recupero e la messa in sicurezza dei 5.567 borghi italiani

Vedi Aggiornamento del 26/10/2023
Piccoli Comuni, dal 17 novembre in vigore la legge per valorizzarli
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 26/10/2023
06/11/2017 - Il prossimo 17 novembre entra in vigore la Legge 158/2017 per la valorizzazione dei Comuni con meno di 5000 abitanti che prevede un Piano Nazionale da 100 milioni di euro in sette anni (dal 2017 al 2023). 
 

Valorizzazione piccoli Comuni: cosa prevede la legge

La Legge prevede misure per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento da riconvertire in alberghi diffusi e incentiva l’acquisizione e la riqualificazione di terreni e di edifici in stato di abbandono o di degrado per l'avvio di nuove attività turistiche e commerciali volte alla valorizzazione e alla promozione del territorio e dei suoi prodotti.
 
In più le risorse serviranno ad avviare opere di manutenzione del territorio con priorità alla tutela dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade e scuole e interventi volti alla riduzione del rischio idrogeologico.
 
Il provvedimento mira anche all’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e alla realizzazione di impianti di produzione e distribuzione di energia da fonti rinnovabili.
 
I piccoli Comuni potranno, inoltre, acquisire case cantoniere e tratti di ferrovie dismesse da rendere disponibili per attività di protezione civile, volontariato, promozione dei prodotti tipici locali e turismo.

La Legge istituisce misure per favorire la diffusione della banda larga, una dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, itinerari di mobilità e turismo dolce, la promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta.
 

Piccoli Comuni: la soddisfazione di Realacci

Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera e primo firmatario del testo, soddisfatto per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ha dichiarato: “Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge a mia prima firma sui Piccoli Comuni. Un passo avanti importante per un’Italia più attenta ai territori, alle comunità e al futuro. Questa legge a lungo attesa considera i nostri 5.567 Piccoli Comuni la chiave per un’alleanza tra innovazione, territori, coesione e bellezza alla base del futuro dell’Italia”.
 
“Da oggi nessuno parlerà più dei Piccoli Comuni come un peso per il nostro Paese ma, guardandoli con nuovi occhi, come una straordinaria opportunità per l’Italia. Un modello per uno sviluppo sostenibile e un’economia più a misura d’uomo che punta sulle comunità e i territori, sull’intreccio fra tradizione e innovazione, vecchi e nuovi saperi. Tra i punti qualificanti di questa legge, infatti, ci sono misure per la diffusione della banda larga, il sostegno dell’artigianato digitale e la promozione dei prodotti locali. Un modo per valorizzare sia le nostre bellezze che tanta parte di quel made in Italy apprezzato dappertutto. Si può competere in un mondo globalizzato se si mantengono solide radici. Se si innova senza cancellare la propria identità, perché l’Italia e forte quando fa l’Italia” ha concluso Realacci.
 
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