Edilizia scolastica, in arrivo 209 milioni di euro per asili e materne
LAVORI PUBBLICI
Edilizia scolastica, in arrivo 209 milioni di euro per asili e materne
Ok dalla Conferenza Unificata alle risorse per la costruzione e la ristrutturazione delle strutture
06/11/2017 - In arrivo 209 milioni di euro per la realizzazione, il miglioramento e l’ampliamento di asili nido e scuole materne.
La Conferenza Unificata Stato-Regioni ha, infatti, dato l’ok all’avvio del Piano pluriennale di azione nazionale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione per la fascia 0-6 anni, previsto dalla Legge della Buona Scuola.
Il Piano, di durata triennale, finanzierà interventi in materia di edilizia scolastica, sia con nuove costruzioni che con azioni di ristrutturazione, restauro, riqualificazione, messa in sicurezza e risparmio energetico di stabili di proprietà delle amministrazioni locali.
Le risorse sosterranno anche parte delle spese di gestione per l’istruzione 0-6 anni, con lo scopo di incrementare i servizi offerti alle famiglie nonché di ridurre i costi che devono sostenere.
- per il 40% in proporzione alla popolazione di età 0-6 anni, in base ai dati Istat;
- per il 50% in proporzione alla percentuale di iscritti ai servizi educativi al 31 dicembre 2015;
- per il 10% in proporzione alla popolazione di età 3-6 anni, non iscritta alla scuola dell’infanzia statale, in modo da garantire un accesso maggiore.
La Lombardia è la Regione che ha ottenuto più fondi (40 milioni di euro) mentre Molise e Val d’Aosta sono le Regioni con le risorse minori (rispettivamente 731.872 euro e 658.516 euro).
Il Sottosegretario Vito De Filippo ha aggiunto: “Con il via libera di oggi in Conferenza Unificata, il Piano di azione nazionale di attuazione del sistema integrato 0-6 anni viene inviato al Consiglio dei Ministri e potrà poi partire concretamente a beneficio delle nuove generazioni e delle famiglie. Il Piano coinvolgerà attivamente tutti gli attori in campo. La sinergia è decisiva per portare a segno le nostre politiche educative. Il risultato di oggi ci dice che siamo sulla buona strada e che stiamo costruendo insieme, ciascuno per la propria parte, percorsi di crescita eguale su tutto il territorio, a partire dall’infanzia”.
La Conferenza Unificata Stato-Regioni ha, infatti, dato l’ok all’avvio del Piano pluriennale di azione nazionale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione per la fascia 0-6 anni, previsto dalla Legge della Buona Scuola.
Piano per asili e materne: cosa prevede
Il Piano prevede l’assegnazione alle Regioni di 209 milioni di euro erogati dal Ministero dell’Istruzione (Miur) direttamente ai Comuni beneficiari, in forma singola o associata.Il Piano, di durata triennale, finanzierà interventi in materia di edilizia scolastica, sia con nuove costruzioni che con azioni di ristrutturazione, restauro, riqualificazione, messa in sicurezza e risparmio energetico di stabili di proprietà delle amministrazioni locali.
Le risorse sosterranno anche parte delle spese di gestione per l’istruzione 0-6 anni, con lo scopo di incrementare i servizi offerti alle famiglie nonché di ridurre i costi che devono sostenere.
Suddivisione regionale del fondo
Per l’anno 2017, il Fondo è stato ripartito tra le Regioni secondo i seguenti criteri:- per il 40% in proporzione alla popolazione di età 0-6 anni, in base ai dati Istat;
- per il 50% in proporzione alla percentuale di iscritti ai servizi educativi al 31 dicembre 2015;
- per il 10% in proporzione alla popolazione di età 3-6 anni, non iscritta alla scuola dell’infanzia statale, in modo da garantire un accesso maggiore.
La Lombardia è la Regione che ha ottenuto più fondi (40 milioni di euro) mentre Molise e Val d’Aosta sono le Regioni con le risorse minori (rispettivamente 731.872 euro e 658.516 euro).
Piano per le scuole d’infanzia: i commenti del Miur
“Con questo Piano - dichiara il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli - stiamo garantendo alle bambine e ai bambini pari opportunità di educazione, istruzione, cura, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche e culturali. I servizi per l’infanzia escono dalla dimensione assistenziale ed entrano a pieno titolo nella sfera educativa. L’obiettivo è lavorare in sinergia con tutte le istituzioni coinvolte per offrire alle famiglie strutture e servizi ispirati a standard uniformi su tutto il territorio nazionale.”.Il Sottosegretario Vito De Filippo ha aggiunto: “Con il via libera di oggi in Conferenza Unificata, il Piano di azione nazionale di attuazione del sistema integrato 0-6 anni viene inviato al Consiglio dei Ministri e potrà poi partire concretamente a beneficio delle nuove generazioni e delle famiglie. Il Piano coinvolgerà attivamente tutti gli attori in campo. La sinergia è decisiva per portare a segno le nostre politiche educative. Il risultato di oggi ci dice che siamo sulla buona strada e che stiamo costruendo insieme, ciascuno per la propria parte, percorsi di crescita eguale su tutto il territorio, a partire dall’infanzia”.