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Poli innovativi per l’infanzia, dai Comuni le aree in cui realizzarli

Poli innovativi per l’infanzia, dai Comuni le aree in cui realizzarli

I siti che gli enti locali segnalano alle Regioni devono essere di proprietà comunale, senza vincoli e urbanisticamente idonei

Vedi Aggiornamento del 13/03/2020
Poli innovativi per l’infanzia, dai Comuni le aree in cui realizzarli
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 13/03/2020
14/11/2017 - È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 637/2017 che ripartisce tra le Regioni i 150 milioni di euro di fondi Inail (previsti dal D.lgs 65/2017 attuativo della Buona Scuola) per la realizzazione di nuovi poli per l’infanzia.

I Poli per l’infanzia, edifici innovativi sia dal punto di vista tecnologico che didattico, dovranno essere localizzati in aree di proprietà comunale libere da vincoli e urbanisticamente idonee.


Poli innovativi per l’infanzia, i bandi regionali

Molte Regioni hanno già pubblicato i bandi con cui raccogliere le manifestazioni di interesse da parte dei Comuni e individuare le aree comunali dove sorgeranno le nuove strutture per i bambini da 0 a 6 anni.
 

Abruzzo

Con apposito bando, l’Abruzzo ha stabilito che gli enti locali avranno tempo fino al 18 Novembre 2017 per trasmettere le richieste tramite PEC all’indirizzo: [email protected].
 

Calabria

Il bando della Calabria prevede che le manifestazioni di interesse siano inviate entro il 15 novembre alle 12:00.
 

Lombardia

In Lombardia, che lo scorso 13 settembre ha approvato il bando con cui definisce i criteri per la selezione, gli Enti locali potranno inviare le candidature entro il 21 novembre 2017. Nei successivi 60 giorni l’elenco sarà trasmesso al Ministero dell’Istruzione.
 

Marche

La Regione ha predisposto la procedura di selezione delle manifestazioni d’interesse da parte degli Enti locali. Le richieste dei Comuni e delle Associazioni di comuni dovranno pervenire a [email protected].
 

Piemonte

I Comuni piemontesi oltre i 15.000 abitanti, ai quali il Bando è destinato, hanno tempo fino al 20 novembre 2017 per proporre le aree. Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate tramite il modulo scaricabile dal sito della Regione.
 

Puglia

In Puglia (avviso pubblico e la relativa modulistica per la selezione di manifestazioni di interesse da parte dei Comuni) gli enti locali avranno tempo fino al 18 novembre 2017 (termine prorogato rispetto alla data iniziale del 13 novembre) per candidare le proprie aree.
 

Bandi scaduti

Il bando del Friuli Venzia Giulia è scaduto lo scorso 29 settembre. Il bando per la Basilicata è scaduto lo scorso 23 ottobre. Il bando dell’Emilia-Romagna è scaduto il 10 novembre 2017. Il bando della Liguria è scaduto lo scorso 10 novembre. Il bando per la Sicilia è scaduto ieri. 
 

Poli per l’infanzia, la valutazione delle proposte

Nella valutazione delle proposte comunali, le Regioni dovranno tener conto della popolazione scolastica interessata dalla proposta, della presenza di un servizio di trasporto che garantisca i collegamenti adeguati alle esigenze del territorio, dell'utenza della scuola da realizzare e della congruità del costo stimato per la realizzazione del nuovo polo alla luce di prezziari regionali vigenti.
 
Successivamente, trasmetteranno al Ministero dell’Istruzione i progetti selezionati. Le aree individuate saranno ammesse al finanziamento nei limiti delle risorse assegnate a ciascuna Regione. 
 
Le risorse Inail sono destinate a finanziare solo le spese per la costruzione di nuove scuole-poli per l'infanzia (da uno a tre per Regione); nella fase di gestione, il Ministero dell'Istruzione si farà carico dei canoni di locazione da versare all’Inail. Le spese per indagini preliminari, progettazione, arredi, allestimenti, eventuale demolizione dei fabbricati e bonifica delle aree saranno a carico dell'ente locale.
 
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