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Fatturazione elettronica, esonerati i ‘minimi’ e i ‘forfettari’

Fatturazione elettronica, esonerati i ‘minimi’ e i ‘forfettari’

Bilancio 2018: per tutti gli altri l’obbligo scatterà in due tempi il 1° luglio 2018 e il 1° gennaio 2019

Vedi Aggiornamento del 23/06/2022
Fatturazione elettronica, esonerati i ‘minimi’ e i ‘forfettari’
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 23/06/2022
02/11/2017 - Dal 2019 entrerà a regime la fatturazione elettronica anche tra privati. Lo prevede il disegno di legge di Bilancio 2018 all’interno di un pacchetto di misure per il contrasto all’evasione fiscale.
 

Fatturazione elettronica

In base al disegno di legge, dal 1° luglio 2018 la fatturazione elettronica sarà obbligatoria per le prestazioni rese dai subappaltatori nell’ambito degli appalti pubblici e per le cessioni di benzina e gasolio da utilizzare come carburante per motori.
 
Dal 1° gennaio 2019 l’obbligo riguarderà tutte le operazioni. I contribuenti dovranno utilizzare il sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate, già utilizzato per le operazioni con la Pubblica Amministrazione.
 

Niente fatturazione elettronica per minimi e forfettari

Il ddl di Bilancio 2018 esonera professionisti e lavoratori autonomi che si trovano nel regime dei minimi (regolato dall’articolo 27, commi 1 e 2 del Dl 98/2011, convertito nella Legge 111/2011) e quelli che applicano il regime forfetario (art 1, commi da 54 a 89 della Legge 190/2014). 

Ricordiamo che il regime dei “minimi” prevede un'aliquota del 5% sul fatturato per professionisti che guadagnano fino a 30 mila euro all’anno. Rientrano in questo regime i professionisti che hanno aperto Partita Iva fino al 2015. L’agevolazione durerà per 5 anni dall’inizio dell’attività o fino al trentacinquesimo anno d’età.
 
Chi ha avviato l’attività in epoca successiva ha dovuto optare per il regime "forfettario", che prevede un’aliquota forfettaria al 15% del reddito per professionisti che guadagnano fino a 30 mila euro. In questo caso non ci sono limiti temporali. L’unico modo per perdere l’agevolazione è sforare il tetto dei guadagni. Nei primi cinque anni è inoltre prevista una tassazione al 5%.
 
Saranno escluse dalla fatturazione elettronica anche la cessione di beni e le prestazioni di servizi nei confronti di soggetti che non sono stabiliti in Italia. In questi casi bisognerà inviare all’Agenzia delle Entrate i dati in via telematica entro il 5 del mese successivo. 
 

Precompilate per chi sceglie la fatturazione elettronica

I professionisti e le imprese in regime di contabilità semplificata che scelgono volontariamente la fatturazione elettronica per la comunicazione di acquisti e compensi avranno diritto ad una serie di semplificazioni: l’Agenzia delle Entrate metterà a loro disposizione le informazioni per la predisposizione dei prospetti di liquidazione periodica dell’Iva, una bozza di dichiarazione annuale dell’Iva e di dichiarazione dei redditi, con prospetti riepilogativi e dei calcoli effettuati (precompilata), le bozze dei modelli F24 di versamento recanti gli ammontari delle imposte da versare, compensare o richiedere a rimborso.
 
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