Oneri di urbanizzazione per la progettazione di opere pubbliche
La Legge di Bilancio 2017 ha previsto che dal 1° gennaio 2018 i proventi dei titoli abilitativi edilizi e delle sanzioni, pagate da chi infrange le norme edilizie e urbanistiche, vengano destinati alla realizzazione e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate, a interventi di riuso e di rigenerazione, a interventi di demolizione di costruzioni abusive, all'acquisizione e alla realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, a interventi di tutela e riqualificazione dell'ambiente e del paesaggio, anche ai fini della prevenzione e della mitigazione del rischio idrogeologico e sismico e della tutela e riqualificazione del patrimonio rurale pubblico e a interventi volti a favorire l'insediamento di attività di agricoltura nell'ambito urbano.Si tratta di spese per effettuare lavori, cui l’emendamento al ddl “Fiscale” aggiunge quelle per la progettazione delle opere pubbliche.
Oneri di urbanizzazione
Ricordiamo che quando si richiede il permesso di costruire bisogna pagare al Comune un contributo commisurato all’incidenza degli oneri di urbanizzazione e al costo di costruzione.I contributi cambiano da Comune a Comune, mentre le modalità con cui devono essere utilizzati è la stessa in tutta Italia e ha subito diverse modifiche. Inizialmente i proventi non potevano esseree destinati alle spese correnti, tra le quali c’è ad esempio la manutenzione ordinaria degli immobili pubblici.
La Legge di Stabilità per il 2016 (Legge 208/2015) ha consentito l’utilizzo dei proventi per la manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale, nonché per la progettazione delle opere pubbliche.
La Legge di Bilancio 2017 ha cambiato di nuovo le regole concentrandosi sui lavori e abrogando la possibilità di finanziare la progettazione delle opere pubbliche. Chance reintrodotta con l’emendamento al ddl “Fiscale”.