“A Viterbo inauguriamo la fase due del progetto del Governo per le periferie” ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. “L’impegno è ricucire i nostri tessuti urbani, il ‘rammendo’ proposto da Renzo Piano, che non ha solo un significato importante per l’architettura, ma anche per il contesto sociale”.
“Il rammendo di un territorio urbano - ha aggiunto il premier - è anche un modo per curare le ferite sociali che la crisi ha creato. L’Italia ha uno straordinario bisogno di coesione sociale, il Paese ha ripreso a crescere ma non ha affatto superato le difficoltà sociali, i traumi della crisi, i problemi del lavoro. Ha bisogno anche di un’iniezione di fiducia e migliorare il tessuto urbano è uno dei modi più importanti per curare anche le ferite immateriali, che derivano dalla mancanza di inclusione”.
“Le città sono per l’Italia una risorsa straordinaria, se c’è qualcosa che caratterizza la nostra immagine del mondo è la bellezza delle nostre città. Bisogna prendersi cura di questa bellezza” - ha concluso Gentiloni.
Il Bando Periferie 2016
Ricordiamo che il Bando Periferie 2016 è partito con una dotazione iniziale di 500 milioni di euro, insufficienti per i 120 progetti in graduatoria. Per poterli realizzare tutti, il Governo ha stanziato ulteriori 1 miliardo e 600 mila euro; l’ultima tranche è stata resa operativa dal CIPE alcuni giorni fa.Alla convenzione di Viterbo, seguiranno quelle con gli altri 95 Comuni; a breve quindi anche le città della parte bassa della graduatoria potranno cominciare ad attuare i progetti.