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Bilancio 2018: le PA dovranno pagare i fornitori entro 30 giorni

Bilancio 2018: le PA dovranno pagare i fornitori entro 30 giorni

Più risorse agli enti locali per scuole, rinnovabili, sport e territorio. Le concessionarie autostradali potranno affidare in-house il 40% dei contratti

Vedi Aggiornamento del 28/01/2019
Bilancio 2018: le PA dovranno pagare i fornitori entro 30 giorni
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 28/01/2019
19/12/2017 - Tempi più brevi per i pagamenti della Pubblica Amministrazione e maggiori tutele per i creditori. Più risorse per gli investimenti in scuole, rinnovabili, impianti sportivi e sicurezza del territorio che dispongono di un progetto esecutivo e un cronoprogramma completo. Innalzamento dal 20% al 40% della quota di lavori che le concessionarie autostradali possono affidare in house.

Sono alcune novità contenute negli emendamenti al disegno di legge di Bilancio 2018 che mercoledì 20 dicembre approda in Aula alla Camera.
 

Tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione

L'emendamento approvato tenta di risolvere la piaga dei ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione introducendo delle garanzie per i creditori.
 
In primo luogo viene abbassato da 45 a 30 giorni il termine, decorrente dall’adozione di ogni stato di avanzamento dei lavori, entro cui le Amministrazioni devono emettere i certificati di pagamento. In secondo luogo, le parti possono anche concordare termini diversi a condizione che sia espressamente previsto nella documentazione di gara e non risulti iniquo per il creditore.

L'emendamento rappresenta probabilmente una risposta alla decisione della Commissione Europea di deferire l'Italia alla Corte di Giustizia UE. In Italia le Amministrazioni pagano anche con diciotto mesi di ritardo e secondo Bruxelles, “nonostante gli sforzi fatti” i ritardi sono sistematici.

La situazione ha messo in ginocchio professionisti, società di ingegneria e imprese. La puntualità dei pagamenti e la possibilità di avere un flusso di cassa positivo è importante non solo per la gestione finanziaria e per la competitività, ma in molti casi per garantirsi la sopravvivenza ed evitare il fallimento.
 

Più risorse per scuole, impianti sportivi, rinnovabili e territorio

Nell’assegnazione degli spazi finanziari avranno la priorità gli investimenti finalizzati al potenziamento e al rifacimento di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili diverse da quelle fotovoltaiche e gli interventi di ripristino e messa in sicurezza del territorio, a seguito di danni derivanti da eccezionali eventi meteorologici per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza. 

Una corsia preferenziale sarà riconosciuta agli  interventi finanziati con avanzi di amministrazioni e quelli che dispongono di un progetto esecutivo e di un cronoprogramma completo. 

Restano confermati i termini entro i quali gli Enti locali devono richiedere l’assegnazione di spazi finanziari per gli investimenti. Nella versione iniziale del ddl di Bilancio era stato invece previsto un anticipo, che avrebbe concesso meno tempo per l'invio delle domande. Le richieste per gli interventi di edilizia scolastica e di impiantistica sportiva dovranno essere inoltrate entro il 20 gennaio di ogni anno. I beneficiari saranno individuati entro il 10 febbraio (al momento 15 febbraio).
 
Entro il 20 febbraio di ogni anno dovranno essere inviate le richieste per gli interventi diversi da quelli di edilizia scolastica e impiantistica sportiva.
 

Illuminazione pubblica, incentivi per l’efficientamento

Entro il 31 dicembre 2022 gli enti locali dovranno promuovere la realizzazione di interventi di efficientamento energetico e adeguamento normativo sugli impianti di illuminazione pubblica di proprietà. Con gli interventi, entro il 31 dicembre 2023 si dovrà raggiungere una riduzione dei consumi elettrici pari almeno al 50% rispetto al consumo medio calcolato con riferimento agli anni 2015 e 2016 ed ai punti luce esistenti nel medesimo periodo per i quali non siano già stati eseguiti nell'ultimo quadriennio o siano in corso di esecuzione, alla data di entrata in vigore della legge in esame, interventi di efficientamento energetico o non sia stata installata tecnologia LED, mediante il ricorso a tecnologie illuminanti che abbiano una emergenza luminosa almeno pari a 90 lumen Watt (Im/W).
 
Gli interventi, ove realizzati da imprese, potranno essere agevolati, nel limite di 288 milioni di euro, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI). L’accesso ai finanziamenti agevolati sarà definito con un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. Non potranno accedere alle agevolazioni gli impianti che nell’ultimo quadriennio sono già stati sottoposti ad interventi di efficientamento, anche attraverso l’installazione di sistemi a LED.
 

Appalti in house e concessionarie autostradali

Una delle conquiste del Codice Appalti (D.lgs. 50/2016) è stata la riduzione degli affidamenti in-house, cioè senza bando a società controllate dalle Amministrazioni. Il Codice prevede che i titolari di concessioni di importo pari o superiore a 150mila euro, non affidate con la formula della finanza di progetto o con gara pubblica, devono affidare l’80% dei contratti con gara e possono ricorrere all’in-house solo per il 20% dell’importo. Prima dell’entrata in vigore del Codice Appalti, l’obbligo di gara riguardava il 60% dei contratti, mentre il restante 40% poteva essere affidato alle società in-house.
 
Le concessionarie autostradali si sono mostrate da subito contrarie al limite dell’80-20 e hanno promosso una serie di iniziative per tornare alla situazione pre-Codice Appalti e tutelare i lavoratori che altrimenti avrebbero dovuto essere licenziati. L’emendamento approvato ha quindi introdotto una deroga al Codice Appalti per le concessionarie autostradali, che potranno tornare ad affidare alle società controllate il 40% dei lavori. In tutti gli altri casi resta fermo il limite 80-20.
 

Manutenzione delle reti viarie: 1,62 miliardi di euro

Stanziati 1,62 miliardi (120 milioni per il 2018 e 300 milioni per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023) per i programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane. Le risorse saranno ripartite con un decreto del Mit sulla base della consistenza della rete viaria, del tasso di incidentalità e della vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico.
 

SOA, sede nello Spazio economico europeo

Le Società Organismi di Attestazione, o gli organismi con requisiti equivalenti di un altro Stato membro dello Spazio economico europeo (SEE), devono avere sede in uno Stato membro dello stesso SEE che attribuisca all'attestazione che essi adottano la capacità di provare il possesso dei requisiti di qualificazione dell'esecutore dei lavori pubblici.
 

Ricostruzione aree terremotate: 80 milioni di euro

Saranno destinati 80 milioni di euro alla ricostruzione post sisma. Le risorse confluiranno nella contabilità speciale intestata al Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016. 
 

Matera 2019, in arrivo oltre 30 milioni di euro

Per gli interventi urgenti nella città di Matera, designata Capitale europea della cultura per il 2019, sarà autorizzata una spesa di 20 milioni di euro nel 2018 e 10 milioni di euro nel 2019. Gli interventi dovranno essere finalizzati a migliorare l’accoglienza, l’accessibilità dei visitatori, il sistema di sicurezza della mobilità e il decoro urbano, nonché l’attuazione del programma culturale da parte della Fondazione Matera-Basilicata 2019. Inoltre sono assegnati ulteriori 350mila euro al Fondo ‘Magna Grecia’, finalizzato a progetti che valorizzino il ruolo di Matera quale città porta verso il Mediterraneo e connessi al riconoscimento di “Capitale europea della cultura 2019”.
 

Laguna di Venezia: in arrivo 265 milioni di euro

265 milioni di euro saranno destinati alla realizzazione degli interventi per la salvaguardia della laguna di Venezia. La spesa complessiva sarà di 25 milioni per l'anno 2018 e di 40 milioni per ciascuno degli anni dal 2019 al 2024. Le risorse saranno drenate dal Fondo Investimenti (istituito dalla Legge di Bilancio 2017) e verranno ripartite tra i Comuni interessati, tra cui Venezia, Chioggia e Cavallino-Treporti.
 

Viabilità accesso hub portuale di La Spezia: 20 milioni di euro

L’intervento comporta la variante alla SS 1 Aurelia. Per questo è riconosciuto all’Anas un contributo straordinario pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020.
 

Smart Road: 2 milioni di euro

1 milione di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 finanzieranno la sperimentazione su strada delle soluzioni Smart Road e di guida connessa e automatica.
 

Rischio idrogeologico: 70 milioni all’anno

Dal Fondo Investimenti sarà prelevata una quota annua di 70 milioni euro per il finanziamento degli interventi del Piano stralcio aree metropolitane e aree urbane con alto livello di popolazione esposta al rischio di alluvione (dpcm 15 settembre 2015) e degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico nelle Regioni del Centro-Nord.
 

50 milioni per Maxxi L’Aquila e Gran Sasso Science Institute

Sarà finanziato con 1 milione di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2024 per la realizzazione del centro di arte e creatività contemporanea denominato “Maxxi L’Aquila”. Al Gran Sasso Science Institute sarà riconosciuto un contributo pari a 4,5 milioni di euro in ciascuno degli anni dal 2019 al 2027 e di 1,5 milioni di euro a decorrere dal 2028.
 

Eventi sismici del 2016: risorse per gli edifici scolastici

I Comuni assegnatari di finanziamenti per adeguamento sismico di edifici scolastici di cui al DL 269/2003, continueranno ad usufruire dei finanziamenti anche nel caso di accertata inagibilità dell’edificio a seguito degli eventi sismici. All’edificio potrà essere assegnata una diversa destinazione pubblica e non potrà essere alienato prima di 20 anni.
 
È modificato il termine entro cui il beneficiario del contributo per la ricostruzione deve presentare la documentazione relativa agli esiti della procedura concorrenziale attivata per la selezione dell’impresa esecutrice dei lavori. Al momento, in base al DL 189/2016, i documenti devono essere allegati alla domanda di contributo. Dal 1° gennaio 2018 sarà possibile presentarli in un secondo momento, ma in ogni caso prima dell’emissione del provvedimento di concessione del contributo.
 

Aree naturali protette: 10 milioni di euro l'anno

Le attività relative al programma triennale per le aree naturali protette saranno finanziate, fino a 10 milioni di euro all’anno, con una quota dei proventi delle aste per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra di competenza del Ministero dell’Ambiente.
 

Pubblicità delle gare e subappalto

La pubblicità delle gare in caso di subappalto sarà assicurata attraverso la pubblicazione sui quotidiani cartacei più diffusi sul territorio nazionale e dai siti web.

 

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