Legge di Bilancio 2018, le novità per professionisti e imprese
NORMATIVA
Legge di Bilancio 2018, le novità per professionisti e imprese
Equo compenso rafforzato, tempi certi per i pagamenti della PA, fatturazione elettronica e rinvio degli indici di affidabilità fiscale
22/12/2017 - Equo compenso conforme al DM parametri, tempi certi per i pagamenti della pubblica amministrazione, fatturazione elettronica obbligatoria anche tra privati, rinvio al 2019 degli indici di affidabilità fiscale al posto degli studi di settore e incentivi per l’acquisto di beni strumentali nuovi e formazione del personale.
Queste le novità per professionisti e imprese contenute nella Manovra 2018.
Inoltre, viene elimina la possibilità che le parti si accordino su clausole potenzialmente vessatorie. Questo perché molto spesso dietro gli accordi si nasconde comunque un abuso da parte di un soggetto contrattualmente più forte. In nessun caso, quindi, clausole, come ad esempio la facoltà di modifica unilaterale del contratto o di pretendere prestazioni aggiuntive, potranno più essere inserite nei contratti.
Allo stesso modo, non potranno essere stipulati accordi per eludere l’obbligo di forma scritta degli elementi essenziali del contratto e il riconoscimento dei rimborsi per le spese connesse alla prestazione. I professionisti non potranno inoltre accettare termini di pagamento superiori a 60 giorni.
Le parti possono anche concordare termini diversi a condizione che sia espressamente previsto nella documentazione di gara e non risulti iniquo per il creditore.
Sono esonerati professionisti e lavoratori autonomi che si trovano nel regime dei minimi (regolato dall’articolo 27, commi 1 e 2 del Dl 98/2011, convertito nella Legge 111/2011) e quelli che applicano il regime forfetario (art 1, commi da 54 a 89 della Legge 190/2014).
Per la misura sono stati previsti 250 milioni di euro per l'anno 2019. Gli investimenti dovranno essere sostenuti nel 2018 e il credito di imposta sarà indicato nella relativa dichiarazione dei redditi.
Queste le novità per professionisti e imprese contenute nella Manovra 2018.
Equo compenso conforme al Decreto Parametri
La Legge di Bilancio 2018 rafforza il principio dell'equo compenso specificando che il compenso del professionista deve essere conforme al Decreto Parametri (DM 17 giugno 2016). Viene, infatti, sostituita la formulazione introdotta dal Decreto Fiscale (Legge 172/2017) in base al quale il compenso, per essere equo, avrebbe dovuto essere determinato “tenuto conto dei parametri”. Si tratta di una formulazione più stringente, pesata per non lasciare spazio a equivoci e a diverse interpretazioni.Inoltre, viene elimina la possibilità che le parti si accordino su clausole potenzialmente vessatorie. Questo perché molto spesso dietro gli accordi si nasconde comunque un abuso da parte di un soggetto contrattualmente più forte. In nessun caso, quindi, clausole, come ad esempio la facoltà di modifica unilaterale del contratto o di pretendere prestazioni aggiuntive, potranno più essere inserite nei contratti.
Allo stesso modo, non potranno essere stipulati accordi per eludere l’obbligo di forma scritta degli elementi essenziali del contratto e il riconoscimento dei rimborsi per le spese connesse alla prestazione. I professionisti non potranno inoltre accettare termini di pagamento superiori a 60 giorni.
Tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione
Per risolvere il problema dei ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione, la Manovra 2018 abbassa da 45 a 30 giorni il termine, decorrente dall’adozione di ogni stato di avanzamento dei lavori, entro cui le Amministrazioni devono emettere i certificati di pagamento.Le parti possono anche concordare termini diversi a condizione che sia espressamente previsto nella documentazione di gara e non risulti iniquo per il creditore.
Obbligo di fatturazione elettronica tra privati
Con l'obiettivo di potenziare gli strumenti contro l'evasione fiscale, la Manovra 2018 prevede che dal 1° luglio 2018 la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria per la cessione di carburanti e le prestazioni di subappaltatori nell'ambito degli appalti pubblici. Dal 1° gennaio 2019 l'obbligo di fatturazione elettronica scatterà per tutte le transazioni tra privati.Sono esonerati professionisti e lavoratori autonomi che si trovano nel regime dei minimi (regolato dall’articolo 27, commi 1 e 2 del Dl 98/2011, convertito nella Legge 111/2011) e quelli che applicano il regime forfetario (art 1, commi da 54 a 89 della Legge 190/2014).
Indici di affidabilità fiscale rinviati al 2019
Slitta di un anno l'abolizione degli studi di settore; viene, infatti, rinviata al 2019 l’introduzione degli indici di affidabilità economica.Agevolazioni per l'acquisto di beni strumentali
La Manovra 2018 incrementa di 330 milioni di euro, dal 2018 al 2023, i finanziamenti agevolati concessi alle piccole e medie imprese da banche e intermediari finanziari, per l’acquisto di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché per gli investimenti in hardware, in software ed in tecnologie digitali. Il 30% di queste risorse (al momento è il 20%) sarà riservato agli investimenti di “Industria 4.0” assicurando la finanziabilità delle tecnologie più avanzate. La misura non avrà più una scadenza (al momento fissata al 31 dicembre 2018), ma si esaurirà automaticamente quando saranno spese tutte le risorse disponibili.Credito d'imposta per la Formazione 4.0
Le imprese che formano i propri dipendenti in tecnologie “Industria 4.0” (ad esempio analisi dei dati, cyber security, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, internet delle cose ecc) potranno usufruire di un credito di imposta del 40%, fino ad un massimo di 300 mila euro, sul costo del lavoro per le ore impegnate dal personale nei corsi. Sono esclusi dalle agevolazioni i corsi di formazione ordinaria e periodica per conformarsi alle norme in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, di protezione dell'ambiente e ad ogni altra normativa obbligatoria in materia di formazione.Per la misura sono stati previsti 250 milioni di euro per l'anno 2019. Gli investimenti dovranno essere sostenuti nel 2018 e il credito di imposta sarà indicato nella relativa dichiarazione dei redditi.