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Obbligo di POS, via libera alla riduzione delle commissioni interbancarie

Obbligo di POS, via libera alla riduzione delle commissioni interbancarie

Confcommercio chiede di ridurre anche le commissioni sui pagamenti

Vedi Aggiornamento del 01/07/2020
Obbligo di POS, via libera alla riduzione delle commissioni interbancarie
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 01/07/2020
13/12/2017 - Si abbasseranno le commissioni interbancarie sui pagamenti con POS. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto che recepisce la Direttiva 2015/2366 sui servizi di pagamento nel mercato interno e le commissioni interbancarie.
 
La norma contribuirà a diffondere maggiormente i pagamenti con moneta elettronica anche per importi limitati e dovrebbe aprire la strada alla determinazione delle sanzioni a carico di chi non accetta il POS.
 
L’obbligo di POS, lo ricordiamo, esiste già, ma spesso professionisti e commercianti rifiutano i pagamenti con carta perché, di fatto, non sono state ancora introdotte sanzioni adeguate.
 

POS: taglio delle commissioni sui pagamenti

Il decreto prevede che per i pagamenti tramite carta di debito e prepagata la commissione interbancaria per ogni operazione di pagamento non possa essere superiore allo 0,2% del valore dell'operazione stessa (0,3% per le operazioni tramite carta di credito).
 
Sui pagamenti fino a 5 euro, i prestatori di servizi di pagamento dovranno applicare commissioni interbancarie ridotte.
 
Per incentivare la diffusione degli strumenti di pagamento elettronici, è confermato il divieto di applicare un sovrapprezzo per l'utilizzo di un determinato strumento di pagamento.
 
Per le operazioni nazionali tramite carta di debito, il decreto prevede, fino a dicembre 2020, un periodo transitorio durante il quale i prestatori di servizi potranno applicare una commissione interbancaria non superiore all'equivalente dello 0,2% calcolato sul valore medio annuo di tutte le operazioni nazionali tramite carta di debito all'interno di ciascuno schema di carta di pagamento.
 

POS: in arrivo regole uniformi

Il decreto stabilisce inoltre requisiti tecnici e regole commerciali uniformi per garantire una maggiore sicurezza, efficienza e competitività dei pagamenti elettronici, a vantaggio di esercenti e consumatori. I titolari dei conti beneficeranno di un regime di responsabilità ridotta in caso di pagamenti non autorizzati: viene ridotta da 150 a 50 euro la franchigia massima a carico degli utenti.
 
La norma non riguarderà gli strumenti a “spendibilità limitata”, utilizzati in reti commerciali o per servizi e beni molto limitati.
 
Saranno la Banca d’Italia e l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ad effettuare i dovuti controlli.
 

Confcommercio: ‘in Italia più POS che in Francia e Germania’

Secondo Confcommercio, è positivo “che il Governo abbia deciso di intervenire per ridurre le commissioni per i pagamenti con carte di credito e bancomat tramite Pos, anche se si tratta delle commissioni interbancarie e non di quelle a carico delle imprese”.
 
La Confederazione ritiene che “le commissioni applicate dalle banche alle imprese che restano ancora troppo elevate e nel caso di pagamenti di piccoli importi, soprattutto in alcuni settori, assorbono i margini di profitto degli imprenditori”. 

A fare i conti con le commissioni sui pagamenti sono anche i professionisti, che hanno lamentato difficoltà tecniche dal momento che spesso svolgono il proprio lavoro fuori dagli studi.
 
Confcommercio esorta inoltre a “superare i luoghi comuni e le facili strumentalizzazioni” ricordando che “in Italia il numero dei Pos installati è di 2,2 milioni, rispetto a 1,5 milioni in Francia e a 1,2 milioni in Germania, con un incremento di circa il 60% negli ultimi cinque anni, inoltre, le transazioni effettuate complessivamente annualmente con carte di credito, di debito e prepagate sono passate da circa 1 miliardo e 700 mila del 2011 a oltre 3 miliardi del 2016, con un incremento di quasi l'80%”.

 
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